05-05-2023, 06:39 PM
Korinna Suder
Betazoid
Alla proposta del medico Korinna drizzò la testa in deirezione del terminale del computer: era la prima volta che aveva a che fare con un ponte ologrammi e non aveva un programma preferito, né idea di cosa fosse in grado di proporre Computer, dammi una lista dei programmi disponibili decise, per poi studiare con interesse i titoli dei vari programmi comparire in sequenza sullo schermo. Dopo averli rapidamente scorsi avanti e indietro per un paio di volte, scelse a caso un oloromanzo ambientato sulla Terra all'inizio del ventesimo secolo. All'improvviso tutti i presenti si ritrovarono improvvisamente in una delle sale da ballo del Titanic. Qualcuno sa spiegarmi il contesto? chiese, guardandosi attorno perplessa. Sembrerebbe una nave dedusse dal modo in cui il pavimento ondeggiava, prendendosi poi un momento per ammirare come il computer riuscisse a simulare quella sensazione. I personaggi, al contrario, si muovevano, ma sembravano del tutto privi di vita. Non poteva né leggere i loro pensieri, né percepire le loro emozioni, era una situazione davvero curiosa.
Fu allora che la sua attenzione fu catturata dal turbamento di Erulen. Ancora una volta provò a sondare i pensieri più profondi dell'uomo, senza successo: la scena dei klingon lo aveva scosso ed era sicura di aver visto affiorare qualcosa, ma non abbastanza da poter confermare o fugare i loro sospetti su di lui. Non posso fare quello che avevamo previsto comunicò telepaticamente sia in direzione di T'Dal che di Dakona, dando per scontato che non avendo grandi differenze fisiologiche con i vulcaniani, anche i rigeliani fossero in grado di ricevere i suoi pensieri. Qualcosa mi impedisce di raggiungere i suoi pensieri più profondi. Potrei violarli con la forza, ma non sono disposta a farlo: c'è qualcosa nascosto tra gli strati più profondi della sua mente, qualcosa che sta facendo di tutto per non far riemergere. Forzarlo sarebbe non solamente scorretto, ma anche molto doloroso. Per quanto ci servano quelle informazioni, non intendo torturare un uomo. mise in chiaro, per poi avvicinarsi a T'Dal e al comandante.
Non so bene come funzioni questa cosa... disse in direzione di Erulen ... ma penso che dovrebbe invitarmi a ballare. decise, prendendolo a braccetto e proiettando verso di lui la curiosità che provava per quello strano programma e il piacere nell'ascoltare quella musica aliena che risuonava nell'aria, nel tentativo di placare l'agitazione che percepiva in lui.
Fu allora che la sua attenzione fu catturata dal turbamento di Erulen. Ancora una volta provò a sondare i pensieri più profondi dell'uomo, senza successo: la scena dei klingon lo aveva scosso ed era sicura di aver visto affiorare qualcosa, ma non abbastanza da poter confermare o fugare i loro sospetti su di lui. Non posso fare quello che avevamo previsto comunicò telepaticamente sia in direzione di T'Dal che di Dakona, dando per scontato che non avendo grandi differenze fisiologiche con i vulcaniani, anche i rigeliani fossero in grado di ricevere i suoi pensieri. Qualcosa mi impedisce di raggiungere i suoi pensieri più profondi. Potrei violarli con la forza, ma non sono disposta a farlo: c'è qualcosa nascosto tra gli strati più profondi della sua mente, qualcosa che sta facendo di tutto per non far riemergere. Forzarlo sarebbe non solamente scorretto, ma anche molto doloroso. Per quanto ci servano quelle informazioni, non intendo torturare un uomo. mise in chiaro, per poi avvicinarsi a T'Dal e al comandante.
Non so bene come funzioni questa cosa... disse in direzione di Erulen ... ma penso che dovrebbe invitarmi a ballare. decise, prendendolo a braccetto e proiettando verso di lui la curiosità che provava per quello strano programma e il piacere nell'ascoltare quella musica aliena che risuonava nell'aria, nel tentativo di placare l'agitazione che percepiva in lui.