08-05-2023, 07:38 PM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna non sapeva più dello stretto necessario sulla storia terrestre, ma conosceva bene quella del suo pianeta e, essendo la superficie in gran parte ricoperta da oceani, anche loro avevano avuto la loro lunga storia di navigazioni... e incidenti. La breve spiegazione di T'Dal era stata più che sufficiente per farle comprendere a fondo cosa dovesse aver significato. A parte l'abbigliamento curioso dei presenti e il loro buffo modo di danzare, quella scena non era molto diversa da quelle che si potevano leggere nei libri sulla storia di Betazed. Fu solo quando notò il modo di ballare dei ballerini olografici che le sfuggì una risata divertita: senza realmente soffermarsi a riflettere o concordare ciò che stavano facendo, sia lei che Erulen avevano adattato i passi di una delle danze tradizionali del loro pianeta al ritmo della musica che risuonava nella sala e quella era probabilmente l'unica ragione per la quale non si stavano inciampando una sull'altro.
Fu sorpresa, tuttavia, di non ricevere alcuna risposta da parte del dottore e sondò i suoi pensieri, riuscendo a cogliere solo l'ultima parte del suo discorso: evidentemente il rigeliano non era in grado di utilizzare attivamente la sua telepatia, sebbene dalla risposta fosse evidente che era in grado di ricevere i suoi pensieri. Invece che rispondere nuovamente con un messaggio telepatico, Korinna si limitò a muovere un cenno di assenso nella sua direzione. Su Betazed utilizzare la telepatia in una qualunque conversazione era naturale come respirare, ma sapeva bene che non era lo stesso per gli altri popoli della Federazione: sebbene i vulcaniani fossero sufficientemente esperti in quell'arte da riuscire a sostenere una conversazione mentale, aveva l'impressione che questo richiedesse loro qualche sforzo e profonda concentrazione e non era sua abitudine imporre la telepatia a coloro che la trovavano faticosa, solo per assecondare la propria comodità.
Non le manca l'aria di casa, comandante? suggerì Korinna con un sorriso allegro, cercando quantomeno di tirare fuori qualcosa di buono da quella missione e fare felice la famiglia di Erulen che aveva chiaramente espresso il desiderio di rivederlo. Percepì dell'esitazione a quella domanda, ma non ne fu realmente una sorpresa, dato che sapeva che da mesi evitava i contatti con la propria famiglia devo confessarle una cosa: quando si è saputo che mi era stato affidato questo negoziato sulla USS Saratoga, sua madre mi ha contattata per chiedermi di dirle che vorrebbe sentirla più spesso precisò Korinna, ottenendo un secondo, lungo, silenzio. Un silenzio insolito. Poi, senza una parola, l'uomo collassò a terra. Dottore! chiamò Korinna, cercando di sorreggere il comandante per evitare che si facesse male.
E' strano, T'Dal. Non ho mai percepito una mente strana come la sua. comunicò alla vulcaniana, senza riuscire realmente a spiegare la propria sensazione.
Fu sorpresa, tuttavia, di non ricevere alcuna risposta da parte del dottore e sondò i suoi pensieri, riuscendo a cogliere solo l'ultima parte del suo discorso: evidentemente il rigeliano non era in grado di utilizzare attivamente la sua telepatia, sebbene dalla risposta fosse evidente che era in grado di ricevere i suoi pensieri. Invece che rispondere nuovamente con un messaggio telepatico, Korinna si limitò a muovere un cenno di assenso nella sua direzione. Su Betazed utilizzare la telepatia in una qualunque conversazione era naturale come respirare, ma sapeva bene che non era lo stesso per gli altri popoli della Federazione: sebbene i vulcaniani fossero sufficientemente esperti in quell'arte da riuscire a sostenere una conversazione mentale, aveva l'impressione che questo richiedesse loro qualche sforzo e profonda concentrazione e non era sua abitudine imporre la telepatia a coloro che la trovavano faticosa, solo per assecondare la propria comodità.
Non le manca l'aria di casa, comandante? suggerì Korinna con un sorriso allegro, cercando quantomeno di tirare fuori qualcosa di buono da quella missione e fare felice la famiglia di Erulen che aveva chiaramente espresso il desiderio di rivederlo. Percepì dell'esitazione a quella domanda, ma non ne fu realmente una sorpresa, dato che sapeva che da mesi evitava i contatti con la propria famiglia devo confessarle una cosa: quando si è saputo che mi era stato affidato questo negoziato sulla USS Saratoga, sua madre mi ha contattata per chiedermi di dirle che vorrebbe sentirla più spesso precisò Korinna, ottenendo un secondo, lungo, silenzio. Un silenzio insolito. Poi, senza una parola, l'uomo collassò a terra. Dottore! chiamò Korinna, cercando di sorreggere il comandante per evitare che si facesse male.
E' strano, T'Dal. Non ho mai percepito una mente strana come la sua. comunicò alla vulcaniana, senza riuscire realmente a spiegare la propria sensazione.