13-05-2023, 08:31 PM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna fu più che felice di lasciare che fosse l'amica a farsi carico del peso dell'uomo: non aveva certamente la forza fisica di una vulcaniana e non era certa che sarebbe riuscita a sorreggerlo ancora a lungo. Grazie disse, concedendosi un momento per riprendere fiato. L'ambiente olografico sparì rapidamente come l'impressione di essere a bordo di una nave e all'improvviso si ritrovò nella silenziosa sala ologrammi della Saratoga, in compagnia delle uniche persone che non erano generate dal computer. Lanciò un'occhiata al comandante ancora privo di sensi: Niente di utile disse in direzione della diplomatica Klingon.
Quasi contemporaneamente le giunse il messaggio telepatico di T'Dal. La betazoide si fermò un istante a riflettere, come se quelle parole stonassero in qualche modo. Impiegò alcuni istanti a realizzare perché, poi alzò lo sguardo sull'amica Per Altha! T'Dal, hai ragione! realizzò notandolo solo in quel momento non so come ho fatto a non capirlo prima. Sono le sue emozioni! esclamò, cercando di riordinare i propri pensieri e le proprie sensazioni in un discorso sufficientemente coerente perché i presenti potessero seguirlo siamo in tanti su questa nave e non è semplicissimo isolare i pensieri di una sola persona. Per riuscire a concentrarmi ho lasciato che le sue emozioni passassero in secondo piano... ma... i suoi pensieri raccontano una storia, le sue emozioni ne raccontano un'altra. spiegò a fatica, lasciandosi sfuggire un moto di frustrazione di fronte alla limitatezza del linguaggio.
Nel senso... disse, trasmettendo a T'Dal la freddezza e il controllo che aveva percepito nelle emozioni del comandante, contemporaneamente ai pensieri che aveva letto riguardo alle pratiche Klingon e al suo apparente fastidio per le stesse, che non appariva tuttavia tra le sue emozioni, quasi come se i primi appartenessero a una persona, i secondi ad una dfferente. ... capisci cosa intendo? chiese all'amica.
Quasi contemporaneamente le giunse il messaggio telepatico di T'Dal. La betazoide si fermò un istante a riflettere, come se quelle parole stonassero in qualche modo. Impiegò alcuni istanti a realizzare perché, poi alzò lo sguardo sull'amica Per Altha! T'Dal, hai ragione! realizzò notandolo solo in quel momento non so come ho fatto a non capirlo prima. Sono le sue emozioni! esclamò, cercando di riordinare i propri pensieri e le proprie sensazioni in un discorso sufficientemente coerente perché i presenti potessero seguirlo siamo in tanti su questa nave e non è semplicissimo isolare i pensieri di una sola persona. Per riuscire a concentrarmi ho lasciato che le sue emozioni passassero in secondo piano... ma... i suoi pensieri raccontano una storia, le sue emozioni ne raccontano un'altra. spiegò a fatica, lasciandosi sfuggire un moto di frustrazione di fronte alla limitatezza del linguaggio.
Nel senso... disse, trasmettendo a T'Dal la freddezza e il controllo che aveva percepito nelle emozioni del comandante, contemporaneamente ai pensieri che aveva letto riguardo alle pratiche Klingon e al suo apparente fastidio per le stesse, che non appariva tuttavia tra le sue emozioni, quasi come se i primi appartenessero a una persona, i secondi ad una dfferente. ... capisci cosa intendo? chiese all'amica.