28-05-2023, 08:47 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Ascoltate le parole di Korinna, riguardo la sua lealtà: onestamente non mi aspettavo nulla di diverso da parte sua: aveva dismesso la divisa da molto tempo e lavorando per il proprio governo era ovvio che desse la precedenza ad esso, oltre ai propri ideali. //Comprendo le tue preoccupazioni riguardo alla Flotta Stellare e ai problemi interni che essa affronta. È vero che non è possibile risolvere tutte le questioni da soli, ma ciò non deve impedirci di perseguire i nostri ideali fondamentali. Anch'io condivido l'importanza dei valori sui quali si fonda la Federazione. Se mai ci fosse un'occasione in cui i bisogni della Federazione e di Betazed non fossero allineati, terrei conto della tua lealtà ai valori che ritieni primari. Dobbiamo sempre bilanciare i nostri doveri e le nostre responsabilità, tenendo presente ciò che riteniamo giusto.// dissi pacatamente. Ero stata pronta ad abbandonare tutto ed ero felice di non averlo fatto.
Osservai attentamente la conversazione tra le due klingon, ascoltando le loro parole con interesse... fingendo accuratamente di non provarne, guardando Erulen. Era evidente che c'era una certa tensione tra loro, eppure la diplomazia richiedeva rispetto e collaborazione, specialmente in una missione delicata come quella diplomatica in cui ci trovavamo.
//Nonostante abbiano differenze, sia i Klingon che i Romulani condividono una certa propensione per l'azione e una mentalità tattica. Entrambi sono abili combattenti e strategi. Tuttavia, è importante riconoscere che le motivazioni dietro le loro azioni possono essere molto diverse: i Klingon agiscono spesso in base all'onore e alla gloria, i Romulani sono più interessati al potere e alla manipolazione. I klingon hanno una lunga tradizione di combattimenti e duelli, che spesso determinano la loro gerarchia sociale e politica. Tuttavia, non dobbiamo sottovalutare il fatto che abbiano anche un forte senso dell'onore e del rispetto per la loro cultura. Ti chiedo di essere cauto e vigilante.// dissi rivolto a Dakona, aggiungendo poi in un secondo momento //Non vorrei ti accadesse nulla.//
Rimasi in silenzio a guardare la scena, c'era una parte di me che desiderava intervenire e di far calmare tutti i presenti, notando Erulen mi sembrava stranamente sospettoso. Quel cambiamento caratteriale era esattamente quello che mi ricordavo da lui negli ultimi tempi, non il giovane primo ufficiale dal carattere gioviale che cercava sempre fare del suo meglio e che in qualche modo di imbarazzava quando sentiva di imporsi nei miei riguardi.
Rivolgendomi specificamente a Erulen, che non sembrava interessato a dire alcunché, dissi «Numero uno, siamo qui per te. Se hai bisogno di supporto o se qualcosa torna alla tua memoria, ti prego di condividerlo con noi.»
Osservai attentamente la conversazione tra le due klingon, ascoltando le loro parole con interesse... fingendo accuratamente di non provarne, guardando Erulen. Era evidente che c'era una certa tensione tra loro, eppure la diplomazia richiedeva rispetto e collaborazione, specialmente in una missione delicata come quella diplomatica in cui ci trovavamo.
//Nonostante abbiano differenze, sia i Klingon che i Romulani condividono una certa propensione per l'azione e una mentalità tattica. Entrambi sono abili combattenti e strategi. Tuttavia, è importante riconoscere che le motivazioni dietro le loro azioni possono essere molto diverse: i Klingon agiscono spesso in base all'onore e alla gloria, i Romulani sono più interessati al potere e alla manipolazione. I klingon hanno una lunga tradizione di combattimenti e duelli, che spesso determinano la loro gerarchia sociale e politica. Tuttavia, non dobbiamo sottovalutare il fatto che abbiano anche un forte senso dell'onore e del rispetto per la loro cultura. Ti chiedo di essere cauto e vigilante.// dissi rivolto a Dakona, aggiungendo poi in un secondo momento //Non vorrei ti accadesse nulla.//
Rimasi in silenzio a guardare la scena, c'era una parte di me che desiderava intervenire e di far calmare tutti i presenti, notando Erulen mi sembrava stranamente sospettoso. Quel cambiamento caratteriale era esattamente quello che mi ricordavo da lui negli ultimi tempi, non il giovane primo ufficiale dal carattere gioviale che cercava sempre fare del suo meglio e che in qualche modo di imbarazzava quando sentiva di imporsi nei miei riguardi.
Rivolgendomi specificamente a Erulen, che non sembrava interessato a dire alcunché, dissi «Numero uno, siamo qui per te. Se hai bisogno di supporto o se qualcosa torna alla tua memoria, ti prego di condividerlo con noi.»