18-06-2023, 04:24 PM
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Rahnaz Mezza Klingon
Al commento di Merzenich sull'ipnosi regressiva, G'Vera non ebbe reazioni evidenti. Seeth la conosceva a sufficienza dal sapere che non le avesse fatto piacere vedere la sua proposta venir scartata: se non era scattata era perché aveva apprezzato la sincerità dell'uomo. Sì, ulteriori analisi sarebbero prudenti. La dottoressa concordò a malincuore su quel punto. Continuo a considerare l'ipnosi un'opzione più che valida ma sono disposta a considerare alternative. Il tono era lievemente brusco, come se nelle parole di G'Vera ci fosse sottintesa una lieve minaccia. Non accetterò però nulla che vada contro l'etica klingon. Il dottor Raal poteva non voler cancellare la personalità betazoide del paziente, ma G'Vera non avrebbe accettato qualsiasi opzione che avrebbe reso la sua vita non degna di essere vissuta secondo la società klingon. A quello, la morte era decisamente preferibile.
Alla proposta del capitano T'Dal, G'Vera fece un verso che rese piuttosto chiaro cosa pensasse dell'idea. Solo all'occhiataccia di Seeth, la klingon si degnò di spiegarsi a parole: Ritengo poco probabile far coesistere le due identità ma, per il bene di questa missione diplomatica, mi sforzerò a perdere tem.. G'Vera! ..mi sforzerò ad analizzare la questione. Seeth, sappi che per questo mi devi una bottiglia di Chech'tluth d'annata, non replicata.
A quell'ultima affermazione, evidentemente rivolta a lei, Seeth alzò metaforicamente gli occhi al cielo. Tutto dipenderà da come andrà la collaborazione tra te e i medici federali. Niente richieste di duello e niente litigi riguardanti l'etica medica. Rispose, per poi spostare la sua attenzione sulle parole del console Suder. Sì, andiamo. Concordò al suo consiglio di lasciare l'infermeria ai dottori. Non c'era nient'altro che potessero fare lì, l'ideale era tornare a lavorare sull'altro incidente diplomatico che aveva tra le mani. Dottor Raal, mi contatti se ci fossero delle... difficoltà con la dottoressa Roc. Disse infine, beccandosi un'occhiataccia dall'altra klingon, prima di prepararsi a lasciare l'infermeria.
Alla proposta del capitano T'Dal, G'Vera fece un verso che rese piuttosto chiaro cosa pensasse dell'idea. Solo all'occhiataccia di Seeth, la klingon si degnò di spiegarsi a parole: Ritengo poco probabile far coesistere le due identità ma, per il bene di questa missione diplomatica, mi sforzerò a perdere tem.. G'Vera! ..mi sforzerò ad analizzare la questione. Seeth, sappi che per questo mi devi una bottiglia di Chech'tluth d'annata, non replicata.
A quell'ultima affermazione, evidentemente rivolta a lei, Seeth alzò metaforicamente gli occhi al cielo. Tutto dipenderà da come andrà la collaborazione tra te e i medici federali. Niente richieste di duello e niente litigi riguardanti l'etica medica. Rispose, per poi spostare la sua attenzione sulle parole del console Suder. Sì, andiamo. Concordò al suo consiglio di lasciare l'infermeria ai dottori. Non c'era nient'altro che potessero fare lì, l'ideale era tornare a lavorare sull'altro incidente diplomatico che aveva tra le mani. Dottor Raal, mi contatti se ci fossero delle... difficoltà con la dottoressa Roc. Disse infine, beccandosi un'occhiataccia dall'altra klingon, prima di prepararsi a lasciare l'infermeria.