30-06-2023, 09:19 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Ascoltai attentamente le sue parole, riflettendo sulle informazioni che Korinna mi diede. Mi stupid il fatto che Balint lavorasse per l'Intelligence della Flotta e che avevano prove che coinvolgevano Jor nella situazione in cui stavamo indagando, così riflettei sulle sue parole, cercando di trovare una posizione logica da mantenere per salvaguardare la salute del mio equipaggio, primo ufficiale compreso. //Sono consapevole della potenziale minaccia rappresentata dalla classe Constitution della Yorktown, e dobbiamo fare attenzione. Non voglio mettere in pericolo la Saratoga o il suo equipaggio, nemmeno gli ospiti presenti sulla nave.// ammisi per poi aggiungere //È vero che ho perso fiducia in Jor, ma l'affetto e il rispetto che provo nei suoi confronti sono presenti, rendendo di fatto la situazione complessa. Non posso negare che la mia valutazione personale possa essere influenzata, ma non riesco a considerarlo un pericoloso terrorista ma ciò non mi impedirà di analizzare obiettivamente delle prove... se mi venissero presentate. Posso dirti che in condizioni normali, prima di tutto questo, Jor ha sempre preso in grande considerazione l'essere il mio primo ufficiale e ho affidato la mia vita nelle sue mani in alcuni momenti critici.// ammisi.
"E continuerei a farlo" pensai con illogica amarezza. Non riuscivo a smettere di pensare che Jor era da sempre il mio braccio destro, facevo affidamento a lui in tutte le occasioni possibili. Era affidabile, amichevole con tutti e sapevo che tutti gli volevano bene, io per prima. Negli anni gli lasciai sempre più spazio nel tempo, lasciavo mi contestasse quando qualcosa non gli piacesse, che elencasse tutte le alternative emotive da tenere in considerazione, non mi permetteva di rischiare la vita se per lui era un rischio inutile ed era capitato che se la mia presenza fosse necessaria sul pianeta, spesso e volentieri non mi lasciava scendere in superficie senza di lui come parte della squadra di sbarco; ma facevo in modo che cogliesse ogni opportunità per sfruttare i suoi privilegi di essere primo Uuficiale, conducendo squadre in trasferta ogni volta che poteva. Volevo che assumesse il comando di qualsiasi situazione possibile, per far si che si abituasse al suo futuro ruolo di capitano. Apprezzavo quel tipo di collaborazione e mi mancava più di quanto volessi ammettere.
Dopo aver ascoltato il suggerimento di Korinna riguardo al ritorno alle trattative con Seeth, feci un piccolo ceno di assenso, intuendo che era meglio mostrare una distanza.
«Capisco la vostra posizione, console. Continuate il vostro lavoro, e comprendo la protesta ufficiale al Comando. Sono consapevole dell'importanza delle trattative che state portando avanti. Vi lascio nelle mani del tenente Owens.» risposi in tono formale, evitando qualsiasi sospetto di amicizia con Korinna. Diedi l'ordine ad un mio ufficiale della sicurezza di accompagnare Korinna e Seeth alla sala tattica, mentre io avrei accompagnato Balint nel mio ufficio. Avrei mantenuto un atteggiamento cortese ma riservato, in quanto avevo intenzione di rimanere concentrata e valutare attentamente le informazioni e le azioni che si sviluppavano intorno a noi. Non avrei permesso che il mio rapporto con Korinna o Jor - o addirittura Dakona, se qualcuno lo avesse scoperto - fosse sfruttato contro di noi.
«Siamo pronti a proseguire, capitano Balint. Esamineremo attentamente i dati e lavoreremo per trovare una soluzione adeguata a questa situazione.» dissi pacatamente.
"E continuerei a farlo" pensai con illogica amarezza. Non riuscivo a smettere di pensare che Jor era da sempre il mio braccio destro, facevo affidamento a lui in tutte le occasioni possibili. Era affidabile, amichevole con tutti e sapevo che tutti gli volevano bene, io per prima. Negli anni gli lasciai sempre più spazio nel tempo, lasciavo mi contestasse quando qualcosa non gli piacesse, che elencasse tutte le alternative emotive da tenere in considerazione, non mi permetteva di rischiare la vita se per lui era un rischio inutile ed era capitato che se la mia presenza fosse necessaria sul pianeta, spesso e volentieri non mi lasciava scendere in superficie senza di lui come parte della squadra di sbarco; ma facevo in modo che cogliesse ogni opportunità per sfruttare i suoi privilegi di essere primo Uuficiale, conducendo squadre in trasferta ogni volta che poteva. Volevo che assumesse il comando di qualsiasi situazione possibile, per far si che si abituasse al suo futuro ruolo di capitano. Apprezzavo quel tipo di collaborazione e mi mancava più di quanto volessi ammettere.
Dopo aver ascoltato il suggerimento di Korinna riguardo al ritorno alle trattative con Seeth, feci un piccolo ceno di assenso, intuendo che era meglio mostrare una distanza.
«Capisco la vostra posizione, console. Continuate il vostro lavoro, e comprendo la protesta ufficiale al Comando. Sono consapevole dell'importanza delle trattative che state portando avanti. Vi lascio nelle mani del tenente Owens.» risposi in tono formale, evitando qualsiasi sospetto di amicizia con Korinna. Diedi l'ordine ad un mio ufficiale della sicurezza di accompagnare Korinna e Seeth alla sala tattica, mentre io avrei accompagnato Balint nel mio ufficio. Avrei mantenuto un atteggiamento cortese ma riservato, in quanto avevo intenzione di rimanere concentrata e valutare attentamente le informazioni e le azioni che si sviluppavano intorno a noi. Non avrei permesso che il mio rapporto con Korinna o Jor - o addirittura Dakona, se qualcuno lo avesse scoperto - fosse sfruttato contro di noi.
«Siamo pronti a proseguire, capitano Balint. Esamineremo attentamente i dati e lavoreremo per trovare una soluzione adeguata a questa situazione.» dissi pacatamente.