02-07-2023, 01:51 PM
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.
Seeth Rahnaz Mezza Klingon
Era stato difficile, estremamente difficile non scattare contro il capitano Balint e i suoi uomini. Nata e cresciuta tra i klingon, Seeth poteva sentire la chiamata del sangue: se quegli uomini avevano intenzione di portare via Erulen, prima se la sarebbero vista con lei. Eppure, oltre che una klingon, Seeth era anche una trill. Era Sef. Se avesse voluto avrebbe potuto fare resistenza, avrebbe potuto attaccare il nuovo arrivato e far intervenire la IKS Kal'Ruq per disabilitare la USS Yorktown. Ciò però avrebbe scatenato la stessa guerra che stava tentando di fermare e avrebbe messo a rischio il suo simbionte. Considerando poi la reazione del console Suder, che improvvisamente era passata dal voler porre resistenza al soddisfare le richieste di Balint, era evidente che ci fosse qualcosa che non sapeva. Qualcosa da valutare prima di compiere azioni azzardate.
Capitano Balint, le voglio far presente che questo... cambio di programma potrebbe nuocere alle trattative in corso tra Betazed, quindi la Federazione, e l'Impero Klingon. Decise infine di intervenire. La prego di riferire ai suoi superiori che l'Impero si aspetta delle spiegazioni. Non poteva negare che i klingon fossero dalla parte del torto in quella situazione, considerando che c'era una buona probabilità che Erulen fosse veramente un loro agente, ma difficilmente il suo popolo avrebbe preso positivamente un affronto simile.
Non fece nulla per fermare i due capitani mentre lasciavano la sala teletrasporto, anzi fece loro un lieve (anche se forse un po' troppo brusco) segno di saluto col capo. Per quanto Balint non le avesse fatto la migliore delle impressioni, come lei stava facendo solamente il suo lavoro. La sua espressione seria si illuminò soltanto quando Suder riprese a parlare.
Oh, ora sì che si ragiona. Esclamò, le labbra che si piegavano in un sorriso. Ha in mente qualcosa di preciso? Per quanto mi riguarda, non avrei problemi nemmeno ad organizzare, per ragioni di sicurezza, un trasferimento di Erulen sulla Kal'Ruq. Si trattava una proposta un po' al bilico tra l'onore e il disonore ma era fattibile se svolta alla maniera klingon e non a quella romulana. Poteva immaginare che la flotta federale non avrebbe preso positivamente una chiamata dalla Kal'Ruq in cui lei ammetteva la sua azione e le motivazioni per la stessa: sarebbe stato un grosso danno alle trattative in corso ma era stata la flotta a fare il primo passo in proposito, lei stava soltanto cercando di arginare i danni.
Capitano Balint, le voglio far presente che questo... cambio di programma potrebbe nuocere alle trattative in corso tra Betazed, quindi la Federazione, e l'Impero Klingon. Decise infine di intervenire. La prego di riferire ai suoi superiori che l'Impero si aspetta delle spiegazioni. Non poteva negare che i klingon fossero dalla parte del torto in quella situazione, considerando che c'era una buona probabilità che Erulen fosse veramente un loro agente, ma difficilmente il suo popolo avrebbe preso positivamente un affronto simile.
Non fece nulla per fermare i due capitani mentre lasciavano la sala teletrasporto, anzi fece loro un lieve (anche se forse un po' troppo brusco) segno di saluto col capo. Per quanto Balint non le avesse fatto la migliore delle impressioni, come lei stava facendo solamente il suo lavoro. La sua espressione seria si illuminò soltanto quando Suder riprese a parlare.
Oh, ora sì che si ragiona. Esclamò, le labbra che si piegavano in un sorriso. Ha in mente qualcosa di preciso? Per quanto mi riguarda, non avrei problemi nemmeno ad organizzare, per ragioni di sicurezza, un trasferimento di Erulen sulla Kal'Ruq. Si trattava una proposta un po' al bilico tra l'onore e il disonore ma era fattibile se svolta alla maniera klingon e non a quella romulana. Poteva immaginare che la flotta federale non avrebbe preso positivamente una chiamata dalla Kal'Ruq in cui lei ammetteva la sua azione e le motivazioni per la stessa: sarebbe stato un grosso danno alle trattative in corso ma era stata la flotta a fare il primo passo in proposito, lei stava soltanto cercando di arginare i danni.