06-07-2023, 08:28 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-07-2023, 08:29 PM da T'Dal.)
The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.
Nikola El-Auriano
Sorrisi alla sua risposta, dai racconti delle persone che passano dal mio locale posso capire bene che la vita a bordo di una nave può essere un mix di avventure entusiasmanti e momenti di grande incertezza... nonché terribile tristezza.
La guardai allontanarsi per poi dirigersi verso il tavolo dei suoi ex-colleghi: osservai la scena con soddisfazione, notando come il gruppo si riunisce e si scambiano storie e risate. Era davvero bello vedere vecchi amici che si ricongiungevano.
Se qualcuno me l'avesse chiesto, avrei detto che non sarebbe mai stato troppo tardi per riallacciare i legami, perché era importante in un lavoro come il loro non dimenticare mai il valore delle connessioni umane. Poteva farci sentire in qualche modo più vicini e meno soli in un universo così vasto, in una nave che - a detta di alcuni ufficiali - poteva sembrare estremamente troppo piccola con il passare del tempo.
La vedo poi posare lo sguardo pensieroso su di me dietro il bancone e le sorrisi amichevole, mentre servivo una guardiamarina spaventata per la sua prima missione e la sua fidanzata... che era stata affidata ad un'altra nave; per poi sedersi ad un tavolino parlando fitto. Feci un cenno di invito a Korinna, se voleva fare due chiacchiere ero a sua disposizione, era uno dei miei giorni "buoni". Quel giorno dietro al mio bancone sentivo che la storia di Korinna - come di quelle ragazze - non era ancora finita e che ci sarebbero state ancora avventure e decisioni da affrontare.... come sempre ero estremamente grato per il ruolo che potevo svolgere nella sua vita e per l'opportunità di fare parte del suo percorso.
La guardai allontanarsi per poi dirigersi verso il tavolo dei suoi ex-colleghi: osservai la scena con soddisfazione, notando come il gruppo si riunisce e si scambiano storie e risate. Era davvero bello vedere vecchi amici che si ricongiungevano.
Se qualcuno me l'avesse chiesto, avrei detto che non sarebbe mai stato troppo tardi per riallacciare i legami, perché era importante in un lavoro come il loro non dimenticare mai il valore delle connessioni umane. Poteva farci sentire in qualche modo più vicini e meno soli in un universo così vasto, in una nave che - a detta di alcuni ufficiali - poteva sembrare estremamente troppo piccola con il passare del tempo.
La vedo poi posare lo sguardo pensieroso su di me dietro il bancone e le sorrisi amichevole, mentre servivo una guardiamarina spaventata per la sua prima missione e la sua fidanzata... che era stata affidata ad un'altra nave; per poi sedersi ad un tavolino parlando fitto. Feci un cenno di invito a Korinna, se voleva fare due chiacchiere ero a sua disposizione, era uno dei miei giorni "buoni". Quel giorno dietro al mio bancone sentivo che la storia di Korinna - come di quelle ragazze - non era ancora finita e che ci sarebbero state ancora avventure e decisioni da affrontare.... come sempre ero estremamente grato per il ruolo che potevo svolgere nella sua vita e per l'opportunità di fare parte del suo percorso.