11-07-2023, 08:26 AM
The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.
Nikola El-Auriano
Ascoltai attentamente le parole di Korinna, mantenendo un'espressione enigmatica ma con un accenno di riconoscimento. Era evidente che la betazoide aveva intuito qualcosa di diverso in me, qualcosa che andava al di là delle sue capacità empatiche. Le sorrisi, deciso di ammettere la mia razza, in qualche modo sentivo che in qualche modo le nostre strade si sarebbero divise ad un certo punto e forse non ci saremmo più incontrati.
«È vero, non sono un betazoide ed è altrettanto vero, che vengo da un luogo molto lontano.» confermai, sorridente per poi prendere un momento di pausa, raccogliendo i pensieri e cercando di trovare le parole giuste per rispondere. Sapevo che la betazoide aveva condiviso una parte importante della sua vita con me e mi sentivo in dovere di rispondere sinceramente.
«Io sono qui per ascoltare e offrire il mio sostegno. Sono un custode di storie, un confidente silenzioso. Mi piace offrire un luogo dove le persone possano trovare conforto, consiglio o semplicemente uno spazio per condividere le loro esperienze e un bar mi sembrava un luogo adatto. Ognuno ha una storia unica, e la tua è preziosa... ma per quanto riguarda la mia storia, non è importante. Si tratta soltanto di un intricato intreccio di viaggi e incontri, di esperienze che mi hanno formato nel corso del tempo. È una storia che si sviluppa lentamente, come una melodia che si svela nota dopo nota; ma forse, se ci sarà un momento adatto, potrò condividere alcuni frammenti con te.» le dissi con un sorriso, per poi appoggiarmi al bancone e sporgermi verso di lei.
«El-Auriano, qualcuno ci definisce "ascoltatori" e mi piace come calza la definizione. Siamo rimasti in pochissimi.» dissi in un sospiro guardandola, facendo un occhiolino, cercando di dissipare qualsiasi senso di mistero che potesse aver generato. «Ma per ora, dopo le dovute presentazioni, mi piacerebbe sentire di più sul perché mi hai posto la domanda su San Francisco.» dissi guardandola con un sorriso, appoggiandomi al bancone. Ero pronto ad ascoltare attentamente e a offrire il mio sostegno, come aveva fatto fin dall'inizio.
«È vero, non sono un betazoide ed è altrettanto vero, che vengo da un luogo molto lontano.» confermai, sorridente per poi prendere un momento di pausa, raccogliendo i pensieri e cercando di trovare le parole giuste per rispondere. Sapevo che la betazoide aveva condiviso una parte importante della sua vita con me e mi sentivo in dovere di rispondere sinceramente.
«Io sono qui per ascoltare e offrire il mio sostegno. Sono un custode di storie, un confidente silenzioso. Mi piace offrire un luogo dove le persone possano trovare conforto, consiglio o semplicemente uno spazio per condividere le loro esperienze e un bar mi sembrava un luogo adatto. Ognuno ha una storia unica, e la tua è preziosa... ma per quanto riguarda la mia storia, non è importante. Si tratta soltanto di un intricato intreccio di viaggi e incontri, di esperienze che mi hanno formato nel corso del tempo. È una storia che si sviluppa lentamente, come una melodia che si svela nota dopo nota; ma forse, se ci sarà un momento adatto, potrò condividere alcuni frammenti con te.» le dissi con un sorriso, per poi appoggiarmi al bancone e sporgermi verso di lei.
«El-Auriano, qualcuno ci definisce "ascoltatori" e mi piace come calza la definizione. Siamo rimasti in pochissimi.» dissi in un sospiro guardandola, facendo un occhiolino, cercando di dissipare qualsiasi senso di mistero che potesse aver generato. «Ma per ora, dopo le dovute presentazioni, mi piacerebbe sentire di più sul perché mi hai posto la domanda su San Francisco.» dissi guardandola con un sorriso, appoggiandomi al bancone. Ero pronto ad ascoltare attentamente e a offrire il mio sostegno, come aveva fatto fin dall'inizio.