25-08-2023, 04:54 PM
It's nice to have a family.
Carol Marcus Umana
Jim studiò il mio volto, e potei percepire la sorpresa nei suoi occhi. Era evidente che aveva notato la mia insicurezza e la mia diffidenza. Quelle parole che avevo appena pronunciato, mettendo metaforicamente le mani avanti per proteggermi, forse erano state troppo franche, troppo aperte riguardo ai miei timori. Eppure, era così che mi sentivo, costretta a prepararmi a un possibile fallimento.
Quando lui protestò, sollevando delicatamente il mio volto con la sua mano. Il suo sguardo incontrò il mio, e nel suo sguardo c'era una genuina preoccupazione e mi sentii arrossire appena, come una ragazzina quando cercò di rassicurarmi, e la sua voce era sincera. «Parola di boy scout» aggiunse con un sorriso, come se stesse cercando di sdrammatizzare la situazione. Sentii una lieve scossa di calore nel petto, una sensazione di calma che mi avvolse. Avevo sempre pensato che Jim non fosse esattamente un "boy scout" ma sapevo che quello che diceva era vero: sembrava voler fare sul serio e decisi che potevo davvero fidarmi di lui. Almeno per quella volta
All'esterno della navetta, la temperatura era gradevole, ma la brezza crescente aveva un tocco di freschezza e quando Jim suggerì di cercare un posto più riparato, io annuii seguendolo. Ci avvicinammo alla riva, dove la placca rocciosa cedeva il passo a una spiaggia di sabbia bianca. I colori del tramonto si riflettevano sulla sabbia, creando riflessi magici. Jim scese agilmente dalla placca e mi offrì una mano per aiutarmi. Sorrisi lievemente e accettai il suo aiuto, sentendomi protetta e accompagnata in quel gesto. Tenni la mia mano nella sua per un momento, prima di decidermi a lasciarla andare, incerta se fosse un gesto gradito o meno.
Sotto la protezione delle rocce circostanti, l'aria era deviata dalla brezza, ma il suono leggero delle onde era ancora udibile. «Direi che qui è sufficientemente riparato» decise Jim, stendendo una coperta argentata sulla sabbia. La coperta sventolava leggermente al vento prima di posarsi, creando una scena quasi magica. Mi sedetti accanto a lui, lasciando che quella sensazione di pace e tranquillità si diffondesse dentro di me. «Sembra proprio un posto perfetto» commentai, guardando il cielo colorato sopra di noi. «Grazie, Jim. Per essere qui con me, per aver tentato di capire, per avermi ascoltato, per questa... opportunità.» Sorrisi, sentendomi più leggera, più aperta alla possibilità di ciò che poteva accadere tra noi. Era come se, finalmente, avessi iniziato a vedere le sfumature del futuro.
Quando lui protestò, sollevando delicatamente il mio volto con la sua mano. Il suo sguardo incontrò il mio, e nel suo sguardo c'era una genuina preoccupazione e mi sentii arrossire appena, come una ragazzina quando cercò di rassicurarmi, e la sua voce era sincera. «Parola di boy scout» aggiunse con un sorriso, come se stesse cercando di sdrammatizzare la situazione. Sentii una lieve scossa di calore nel petto, una sensazione di calma che mi avvolse. Avevo sempre pensato che Jim non fosse esattamente un "boy scout" ma sapevo che quello che diceva era vero: sembrava voler fare sul serio e decisi che potevo davvero fidarmi di lui. Almeno per quella volta
All'esterno della navetta, la temperatura era gradevole, ma la brezza crescente aveva un tocco di freschezza e quando Jim suggerì di cercare un posto più riparato, io annuii seguendolo. Ci avvicinammo alla riva, dove la placca rocciosa cedeva il passo a una spiaggia di sabbia bianca. I colori del tramonto si riflettevano sulla sabbia, creando riflessi magici. Jim scese agilmente dalla placca e mi offrì una mano per aiutarmi. Sorrisi lievemente e accettai il suo aiuto, sentendomi protetta e accompagnata in quel gesto. Tenni la mia mano nella sua per un momento, prima di decidermi a lasciarla andare, incerta se fosse un gesto gradito o meno.
Sotto la protezione delle rocce circostanti, l'aria era deviata dalla brezza, ma il suono leggero delle onde era ancora udibile. «Direi che qui è sufficientemente riparato» decise Jim, stendendo una coperta argentata sulla sabbia. La coperta sventolava leggermente al vento prima di posarsi, creando una scena quasi magica. Mi sedetti accanto a lui, lasciando che quella sensazione di pace e tranquillità si diffondesse dentro di me. «Sembra proprio un posto perfetto» commentai, guardando il cielo colorato sopra di noi. «Grazie, Jim. Per essere qui con me, per aver tentato di capire, per avermi ascoltato, per questa... opportunità.» Sorrisi, sentendomi più leggera, più aperta alla possibilità di ciò che poteva accadere tra noi. Era come se, finalmente, avessi iniziato a vedere le sfumature del futuro.