01-09-2023, 01:01 PM
Thomas Eugene Paris
Umano
Tom ascoltò in silenzio le considerazioni del tecnico informatico ma, anche se concordava sul fatto che il ragionamento della donna fosse plausibile, era un po' meno convinto che un lanciasiluri al plasma potesse essere considerato una delle "più semplici tra le componenti Borg" e avere a disposizione esclusivamente informazioni di dubbia affidabilità su cui poter prendere decisioni non gli sembrava esattamente l'ideale. Fortunatamente, a parte qualche nave che mostrava particolare interesse per ciò che doveva essere rimasto della loro sonda, niente lasciava supporre che li alieni li avessero individuati, o che avessero anche solo gli strumenti per farlo. Se non altro, considerando che avevano già per le mani quello che restava di un cubo borg, difficilmente qualche pezzo di tecnologia federale avrebbe potuto creare gravi cambiamenti nella loro società.
Per qualche strana ragione, la dose di fortuna che solitamente accompagnava gli equipaggi della Flotta sembrava essersi completamente esaurita per la Voyager, che nelle ultime settimane tra incidenti e malfunzionamenti vari sembrava aver accumulato la dose di disgrazie che solitametne si raccoglievano nel giro di mesi. Avevano letteralmente toccato il fondo. Chissà, forse ora avrebbero cominciato a risalire... o, almeno, era quello a cui Tom stava pensando nel momento in cui iniziarono a teletrasportare il ripetitore, qualche frazione di secondo prima che i sensori registrassero l'arrivo di non uno, ma ben cinque siluri. Fortunatamente Sarah fu lesta ad attivare gli scudi e Tom nell'afferrare i comandi: il planetoide esplose, scagliando rocce di varie dimensioni in gni direzione Reggetevi... suggerì Tom, sapendo che sarebbe stato impossibile evitare tutti i frammenti. Il comandante fece il possibile per evitare quantomeno i più grossi e ci furono un paio di momenti in cui fu un cambiamento di direzione all'ultimo istante ad evitare che facessero la stessa fine del loro ripetitore. Alcuni dei frammenti più piccoli, tuttavia, impattarono ad alta velocità contro i deflettori.
Scudi al 60%, devio l'energia ai deflettori di prua annunciò Philips, notando che erano quelli che stavano cedendo più rapidamente. Mendel, mi serve una rotta sicura... chiamò Tom, senza distogliere per un solo istante lo sguardo dai sensori che calcolavano la traiettoria dei vari asteroidi. Inutile dire che appena fossero usciti da quel campo di detriti sarebbero stati un bersaglio facile da individuare e difficilmente il Flyer avrebbe retto una scarica di siluri borg. Restare lì non si sarebbe comunque rivelata una buona idea, visto che le navi aliene li avrebbero raggiunti di lì a breve.
Per qualche strana ragione, la dose di fortuna che solitamente accompagnava gli equipaggi della Flotta sembrava essersi completamente esaurita per la Voyager, che nelle ultime settimane tra incidenti e malfunzionamenti vari sembrava aver accumulato la dose di disgrazie che solitametne si raccoglievano nel giro di mesi. Avevano letteralmente toccato il fondo. Chissà, forse ora avrebbero cominciato a risalire... o, almeno, era quello a cui Tom stava pensando nel momento in cui iniziarono a teletrasportare il ripetitore, qualche frazione di secondo prima che i sensori registrassero l'arrivo di non uno, ma ben cinque siluri. Fortunatamente Sarah fu lesta ad attivare gli scudi e Tom nell'afferrare i comandi: il planetoide esplose, scagliando rocce di varie dimensioni in gni direzione Reggetevi... suggerì Tom, sapendo che sarebbe stato impossibile evitare tutti i frammenti. Il comandante fece il possibile per evitare quantomeno i più grossi e ci furono un paio di momenti in cui fu un cambiamento di direzione all'ultimo istante ad evitare che facessero la stessa fine del loro ripetitore. Alcuni dei frammenti più piccoli, tuttavia, impattarono ad alta velocità contro i deflettori.
Scudi al 60%, devio l'energia ai deflettori di prua annunciò Philips, notando che erano quelli che stavano cedendo più rapidamente. Mendel, mi serve una rotta sicura... chiamò Tom, senza distogliere per un solo istante lo sguardo dai sensori che calcolavano la traiettoria dei vari asteroidi. Inutile dire che appena fossero usciti da quel campo di detriti sarebbero stati un bersaglio facile da individuare e difficilmente il Flyer avrebbe retto una scarica di siluri borg. Restare lì non si sarebbe comunque rivelata una buona idea, visto che le navi aliene li avrebbero raggiunti di lì a breve.