06-09-2023, 12:34 PM
Korinna Suder
Betazoid
Mh borbottò Korinna, valutando l'interpretazione che Nikola aveva dato delle sue parole confuse riguardo al suo scarso interesse per gli ologrammi sì. decise vista così ha molto più senso. E non farmi nemmeno iniziare a discutere della fatica che faccio a volte a tradurre in parole quello che mi passa per la testa. Non so come facciate a comunicare così tutto il tempo: perdonami, ma è un sistema talmente lento e inefficiente che a volte è frustrante! sbuffò, sentendosi sufficientemente a suo agio con l'el-auriano da rivelare quella difficoltà che solitamente si asteneva dal menzionare con i non telepati, che avevano il vizio di fraintenderla per un giudizio sulla loro condizione più che prenderla per quello che realmente era: un puro e semplice sfogo verso una modalità di comunicazione che le costava più fatica di quanta potessero immaginare.
Dopo aver fatto rallentare la nave e nuovamente impostato il pilota automatico, Korinna tornò ad osservare i dati della scansione che aveva compiuto Nikola. Scorse velocemente alcune informazioni senza effettivamente notare niente di interessante, poi una sequenza di numeri parve attirare l'attenzione della donna, che richiamò tutta una serie di dati correlati. Questo è insolito disse forse più a se stessa che al barista qualcosa sta causando una distorsione gravimetrica, dev'esserci un oggetto di massa... permettimi... disse, tamburellando sulla console per far eseguire al computer i relativi calcoli. Attese il risultato, poi proseguì un oggetto della massa di un planetoide, ma i nostri sensori non lo rilevano. Quindi o c'è un errore nei dati dei sensori, o lì fuori c'è qualcosa che non vediamo spiegò.
A quelle parole un pensiero balenò nella mente della donna e Korinna si morse la lingua, incerta, mentre per un istante considerava se quella fosse una domanda appropriata. Scosse la testa, poi decise che alla peggio, Nikola si sarebbe semplicemente rifiutato di rispondere: Parlando di pianeti... non mi hai ancora detto da dove vieni fece notare ... le immagini che hai condiviso prima erano... disse, interrompendosi perché non sapeva bene come continuare quella frase. Le aveva trovate angoscianti ed era certa che un betazoide avrebbe capito cosa intendeva, ma non era sicura che un el-auriano apprezzasse il pensiero che il suo pianeta natale potesse essere definito a quel modo. Voglio dire... è così che lo ricordi ogni volta che pensi al tuo mondo? chiese, confusa. Un intero pianeta distrutto e razziato, non poteva certo dire di aver mai vissuto una simile esperienza in prima persona, ma era abbastanza sicura che non sarebbe stato l'aspetto sul quale avrebbe preferito focalizzarsi se qualcosa di simile fosse capitato a Betazed.
Dopo aver fatto rallentare la nave e nuovamente impostato il pilota automatico, Korinna tornò ad osservare i dati della scansione che aveva compiuto Nikola. Scorse velocemente alcune informazioni senza effettivamente notare niente di interessante, poi una sequenza di numeri parve attirare l'attenzione della donna, che richiamò tutta una serie di dati correlati. Questo è insolito disse forse più a se stessa che al barista qualcosa sta causando una distorsione gravimetrica, dev'esserci un oggetto di massa... permettimi... disse, tamburellando sulla console per far eseguire al computer i relativi calcoli. Attese il risultato, poi proseguì un oggetto della massa di un planetoide, ma i nostri sensori non lo rilevano. Quindi o c'è un errore nei dati dei sensori, o lì fuori c'è qualcosa che non vediamo spiegò.
A quelle parole un pensiero balenò nella mente della donna e Korinna si morse la lingua, incerta, mentre per un istante considerava se quella fosse una domanda appropriata. Scosse la testa, poi decise che alla peggio, Nikola si sarebbe semplicemente rifiutato di rispondere: Parlando di pianeti... non mi hai ancora detto da dove vieni fece notare ... le immagini che hai condiviso prima erano... disse, interrompendosi perché non sapeva bene come continuare quella frase. Le aveva trovate angoscianti ed era certa che un betazoide avrebbe capito cosa intendeva, ma non era sicura che un el-auriano apprezzasse il pensiero che il suo pianeta natale potesse essere definito a quel modo. Voglio dire... è così che lo ricordi ogni volta che pensi al tuo mondo? chiese, confusa. Un intero pianeta distrutto e razziato, non poteva certo dire di aver mai vissuto una simile esperienza in prima persona, ma era abbastanza sicura che non sarebbe stato l'aspetto sul quale avrebbe preferito focalizzarsi se qualcosa di simile fosse capitato a Betazed.