09-09-2023, 08:30 AM
Korinna Suder
Betazoid
Aspetta... disse Korinna, sorpresa: non si era mai fermata a discutere della sua difficoltà nel verbalizzare con persone che non avessero abilità telepatiche e l'idea che anche loro potessero trovarlo faticoso le era del tutto nuova vuoi dire che anche per voi è faticoso? chiese incredula. Aveva dato per scontato che, con l'abitudine, quel processo diventasse normale al punto che, per un adulto, non ci fosse alcuna differenza tra pensare qualcosa e verbalizzarla. Ho sempre pensato che i non telepati mentissero di proposito quando le vostre parole non coincidono con il vostro pensiero ragionò ad alta voce. Se tuttavia anche per loro era difficile tradurre in parole pensieri complicati, forse quella convinzione nei loro confronti era più ingenerosa di quanto si fosse mai resa conto. Si perse qualche istante ad inseguire quel ragionamento, poi la risposta di Nikola riguardo al suo pianeta attirò l'attenzione della donna.
Il dolore, ma anche la passione con cui parlava del suo mondo si intrecciavano in maniera interessante, alimentando la curiosità di Korinna riguardo a quel mondo che probabilmente mai avrebbe conosciuto, visto come era stato ridotto chissà quanto tempo prima. Non provi mai il desiderio di incontrare gli altri sopravvissuti? chiese, con il forte sospetto di conoscere la risposta: anche se incontrare dei connazionali poteva essere piacevole, non osava nemmeno immaginare cosa potesse significare assistere alla distruzione del proprio mondo e non le era difficile immaginare che, incontrarli, potesse portare alla mente i ricordi di ciò che tutti loro avevano perso. Nella stessa situazione, non era del tutto sicura che nemmeno lei avrebbe avuto molta voglia di incontrarli.
Ti va di farmi vedere qualcosa di più del tuo pianeta? suggerì. Non era sua abitudine frugare tra i pensieri altrui senza autorizzazione, anche se avrebbe potuto farlo facilmente e senza che l'altro se ne accorgesse, ma rispettava gli altri esseri viventi abbastanza da lasciare loro il proprio spazio, specialmente da quando aveva capito quanto fosse importante per le specie non telepatiche. ... qualcosa di ordinario suggerì.
Il dolore, ma anche la passione con cui parlava del suo mondo si intrecciavano in maniera interessante, alimentando la curiosità di Korinna riguardo a quel mondo che probabilmente mai avrebbe conosciuto, visto come era stato ridotto chissà quanto tempo prima. Non provi mai il desiderio di incontrare gli altri sopravvissuti? chiese, con il forte sospetto di conoscere la risposta: anche se incontrare dei connazionali poteva essere piacevole, non osava nemmeno immaginare cosa potesse significare assistere alla distruzione del proprio mondo e non le era difficile immaginare che, incontrarli, potesse portare alla mente i ricordi di ciò che tutti loro avevano perso. Nella stessa situazione, non era del tutto sicura che nemmeno lei avrebbe avuto molta voglia di incontrarli.
Ti va di farmi vedere qualcosa di più del tuo pianeta? suggerì. Non era sua abitudine frugare tra i pensieri altrui senza autorizzazione, anche se avrebbe potuto farlo facilmente e senza che l'altro se ne accorgesse, ma rispettava gli altri esseri viventi abbastanza da lasciare loro il proprio spazio, specialmente da quando aveva capito quanto fosse importante per le specie non telepatiche. ... qualcosa di ordinario suggerì.