26-09-2023, 07:58 PM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna mosse un leggero cenno di assenso in direzione dell'el-auriano. "Privati" era certamente un efemismo per quanto riguardava la sua esperienza, ma probabilmente il suo punto di vista era viziato, considerando che quella betazoide sembrava essere una delle poche culture del quadrante a discostarsi da quella ritrosia che circondava non solo qualunque cosa riguardasse la sfera sessuale, ma anche il semplice rapporto con il corpo proprio ed altrui. La cosa più curiosa... aggiunse, non percependo alcun segno di fasidio che potesse indicarle che quell'argomento era sgradito all'el-auriano almeno quanto lo era per gran parte dei non telepati che avesse mai incontrato ... è che, ad esempio, nessuno si vergogna o è tanto infastidito nel guardare gli altri mangiare o... ci sono tantissimi gesti d'affetto che possono essere tranquillamente esibiti in pubblico, ma la nudità e il sesso sono tabù. E se chiedi il perché, nessuno te lo sa dire veramente. Prova... lo incoraggiò con un sorrisetto malizioso: sapeva bene che genere di reazioni avrebbe causato se avesse provato ad affrontare quell'argomento nel suo bar, prima che l'interlocutore avesse accesso ad una discreta dose di alcol.
Nel frattempo avevano raggiunto la sala mensa: a differenza del resto dell'Accademia, qui sembrava esserci un po' di vita: già lungo il corridoio si poteva cogliere il vociare allegro dei presenti: diversi cadetti riempivano i numerosi tavoli, ricoperti di piatti dai più familiari ai più esotici. Non erano presenti molti ufficiali e, i pochi presenti, erano probabilmente poco più grandi dei cadetti stessi, appena ritornati da qualche missione per passare qualche momento assieme ai compagni con cui avevano seguito qualche corso. Una grande parete vetrata consentiva di vedere l'esterno mentre, sulla parete opposta, una serie di replicatori erano a disposizione dei presenti e Korinna fece strada verso uno di essi. Si soffermò a riflettere per una frazione di secondo prima di ordinare un profumato piatto simile a riso bollito, condito con vedure dai colori allegri e aromi tipici del suo pianeta. Ci mettiamo lì? chiese telepaticamente, indicando con un cenno della testa un tavolino libero a pochi passi di distanza.
Nel frattempo avevano raggiunto la sala mensa: a differenza del resto dell'Accademia, qui sembrava esserci un po' di vita: già lungo il corridoio si poteva cogliere il vociare allegro dei presenti: diversi cadetti riempivano i numerosi tavoli, ricoperti di piatti dai più familiari ai più esotici. Non erano presenti molti ufficiali e, i pochi presenti, erano probabilmente poco più grandi dei cadetti stessi, appena ritornati da qualche missione per passare qualche momento assieme ai compagni con cui avevano seguito qualche corso. Una grande parete vetrata consentiva di vedere l'esterno mentre, sulla parete opposta, una serie di replicatori erano a disposizione dei presenti e Korinna fece strada verso uno di essi. Si soffermò a riflettere per una frazione di secondo prima di ordinare un profumato piatto simile a riso bollito, condito con vedure dai colori allegri e aromi tipici del suo pianeta. Ci mettiamo lì? chiese telepaticamente, indicando con un cenno della testa un tavolino libero a pochi passi di distanza.