08-10-2023, 09:18 PM
The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.
Nikola El-Auriano
Ridacchiai quando Korinna ha scherzato sulle diversità che possono causare mal di testa. "Bene, forse dovrei portare un paio di aspirine la prossima volta che ci incontriamo al bar, solo per sicurezza." dissi scherzando. Era vero che affrontare le differenze culturali poteva essere un compito complicato, ma era anche uno dei motivi per cui amavo interagire con persone di tutto il quadrante. Era un modo per allargare i propri orizzonti e apprendere nuove prospettive.
Ascoltai con interesse la sua spiegazione riguardo le differenze tra la cucina terrestre e quella di Betazed, ascoltavo con interesse: era chiaro che aveva una visione unica delle cose, resa ancora più interessante dal suo talento telepatico. Quando menzionò che i piatti terrestri le sembravano troppo salati, sorrisi. «Penso che molti terrestri possano concordare con te su quello, specialmente se provengono da culture alimentari diverse. Io non faccio testo, normalmente mangio piatti terrestri e li gradisco saporiti, ma capita di fare un mix tra la cucina terrestre e quella vulcaniana, come ho fatto poco fa» ammisi con un sorriso. Ero sempre stata una buona forchetta, assaggiavo quasi di tutto e normalmente mi sarebbe piaciuto, difficilmente trovavo qualcosa che non mi piacesse; con buona pace di una delle mie ex mogli che al mio contrario era fin troppo selettiva in fattore di cibo e non trovavo praticamente mai un difetto in ciò che mangiavo.
L'idea di Korinna di farmi da guida su Betazed mi intrigava. «Nemmeno io ne ho incontrati molti al bar, o se li ho incontrati non ci ho scambiato niente di più che le solite formalità. Sarebbe un'esperienza interessante visitare Betazed con una guida così esperta» ho risposto sinceramente. La sua menzione di come le abilità telepatiche fossero percepite in altri sistemi stellari mi aveva fatto riflettere. Era chiaro che l'esperienza di un betazoide fosse unica.
Quando ha menzionato le usanze locali, ho ascoltato attentamente. «Società pacifica e ricerca dell'armonia suona davvero affascinante, immagino che il tuo talento telepatico aiuti molto in questo processo. Comunque, hai mai incontrato una cultura aliena con usanze particolarmente intriganti durante le tue missioni?» dissi per poi dire qualcosa di me.
«Come avrai intuito, noi ci definiamo una razza di "ascoltatori", questo dona un vantaggio: di solito non abbiamo difficoltà a relazionarci con gli altri, con i nostri genitori o i nostri figli, poiché i bambini sono solitamente bravi ad ascoltare i loro genitori, potremmo avere delle doti empatiche e/o telepatiche, ma non mi sono mai posto il problema. Capita, come in ogni società, che alcuni miei compatrioti usino le loro capacità per aiutare gli altri, agendo come consiglieri o confidenti; mentre altri hanno rivolto il loro talento ad attività più dubbie, diventando truffatori e imbroglioni. Noi crediamo di essere uniti dal cibo e dalle bevande, forse è per questo che scegliamo di aprire bar o ristoranti.» dissi pacatamente, tacendo che avevamo delle abilità che potrebbero catturare... un momento nel tempo all'interno di oggetti fisici.
Osservai i cadetti intorno a noi mentre parlavamo, immersi nelle loro conversazioni e nella loro vita all'Accademia. Era un'atmosfera vivace, e mi rendevo conto di quanto fosse importante per loro condividere questa esperienza. «Deve essere bello per i cadetti avere questo spazio per condividere il tempo e le esperienze qui all'Accademia. Si percepisce un senso di comunità.» dissi con un sorriso.
Ascoltai con interesse la sua spiegazione riguardo le differenze tra la cucina terrestre e quella di Betazed, ascoltavo con interesse: era chiaro che aveva una visione unica delle cose, resa ancora più interessante dal suo talento telepatico. Quando menzionò che i piatti terrestri le sembravano troppo salati, sorrisi. «Penso che molti terrestri possano concordare con te su quello, specialmente se provengono da culture alimentari diverse. Io non faccio testo, normalmente mangio piatti terrestri e li gradisco saporiti, ma capita di fare un mix tra la cucina terrestre e quella vulcaniana, come ho fatto poco fa» ammisi con un sorriso. Ero sempre stata una buona forchetta, assaggiavo quasi di tutto e normalmente mi sarebbe piaciuto, difficilmente trovavo qualcosa che non mi piacesse; con buona pace di una delle mie ex mogli che al mio contrario era fin troppo selettiva in fattore di cibo e non trovavo praticamente mai un difetto in ciò che mangiavo.
L'idea di Korinna di farmi da guida su Betazed mi intrigava. «Nemmeno io ne ho incontrati molti al bar, o se li ho incontrati non ci ho scambiato niente di più che le solite formalità. Sarebbe un'esperienza interessante visitare Betazed con una guida così esperta» ho risposto sinceramente. La sua menzione di come le abilità telepatiche fossero percepite in altri sistemi stellari mi aveva fatto riflettere. Era chiaro che l'esperienza di un betazoide fosse unica.
Quando ha menzionato le usanze locali, ho ascoltato attentamente. «Società pacifica e ricerca dell'armonia suona davvero affascinante, immagino che il tuo talento telepatico aiuti molto in questo processo. Comunque, hai mai incontrato una cultura aliena con usanze particolarmente intriganti durante le tue missioni?» dissi per poi dire qualcosa di me.
«Come avrai intuito, noi ci definiamo una razza di "ascoltatori", questo dona un vantaggio: di solito non abbiamo difficoltà a relazionarci con gli altri, con i nostri genitori o i nostri figli, poiché i bambini sono solitamente bravi ad ascoltare i loro genitori, potremmo avere delle doti empatiche e/o telepatiche, ma non mi sono mai posto il problema. Capita, come in ogni società, che alcuni miei compatrioti usino le loro capacità per aiutare gli altri, agendo come consiglieri o confidenti; mentre altri hanno rivolto il loro talento ad attività più dubbie, diventando truffatori e imbroglioni. Noi crediamo di essere uniti dal cibo e dalle bevande, forse è per questo che scegliamo di aprire bar o ristoranti.» dissi pacatamente, tacendo che avevamo delle abilità che potrebbero catturare... un momento nel tempo all'interno di oggetti fisici.
Osservai i cadetti intorno a noi mentre parlavamo, immersi nelle loro conversazioni e nella loro vita all'Accademia. Era un'atmosfera vivace, e mi rendevo conto di quanto fosse importante per loro condividere questa esperienza. «Deve essere bello per i cadetti avere questo spazio per condividere il tempo e le esperienze qui all'Accademia. Si percepisce un senso di comunità.» dissi con un sorriso.