27-10-2023, 03:52 PM
Causing people to suffer because you hate them... is terrible. But causing people to suffer because you have forgotten how to care... that's really hard to understand.
Dakona Raal Rigeliano
L'allenamento era stato intenso ma soddisfacente. I muscoli di Dakona potevano essere stanchi e quasi doloranti, la sua pelle cosparsa di sudore appiccicoso, ma la sua mente era calma. Sì, poteva ancora sentire l'adrenalina scorrere nelle sue vene e provava una certa soddisfazione per essere riuscito finalmente a fronteggiare alla pari T'Dal, ma l'esercizio l'aveva aiutato ad allontanare tutte quelle preoccupazioni (e quelle emozioni) che lo attanagliavano giorno dopo giorno. Lo stress lavorativo sarebbe certamente tornato a presentarsi... e le problematiche d'amore erano difficili da ignorare quando il suo interesse sentimentale era di fronte a lui, resa ancor più sexy dall'allenamento, ma tutto sommato le sue emozioni erano sotto controllo.
Il Navorkot si è rivelata una tecnica sorprendentemente problematica. Ammise, sorridendo gentilmente al complimento di T'Dal. All'apparenza può sembrare semplice - schivi il colpo con una rotolata, per poi tornare in posizione eretta - ma implementarla in un combattimento senza farsi atterrare dall'avversario è tutt'altro che semplice. Si trattava di quel tipo di tecnica che solo un master poteva utilizzare in un reale combattimento senza farsi ammazzare. Dakona non si riteneva un master - non del Suus Mahna, quantomeno - ma dopo mesi d'impegno era finalmente riuscito ad utilizzare quella tecnica su T'Dal senza finire al tappeto. Se sono riuscito a raggiungere questo livello, è solo grazie a te. Continuiamo a migliorarci assieme.
Se la vulcaniana aveva ammesso di avergli insegnato tutto quello che sapeva, significava che da quel momento in poi sarebbe stato più difficile avanzare nel Suus Mahna. Gli oloprogrammi potevano essere adatti ad un neofita ma non certo a loro due, e per trovare un master sarebbero stati costretti a raggiungere New Vulcano. Dakona era certo che c'erano ancora diversi punti che lei avrebbe potuto insegnargli ma, dopo a quello, migliorarsi sarebbe stata una sfida. Una sfida che avrebbe intrapreso più che volentieri insieme a T'Dal.
Direi che possiamo ritrovarci qui. Rispose, incuriosito, alla successiva domanda della vulcaniana. Non aveva idea di cosa T'Dal volesse parlare (per quanto una certa speranza totalmente egoistica si fosse ripresentata in lui a quelle parole) ma era certo che la sala ologrammi sarebbe stata più adatta di un ufficio per parlare in tranquillità. Una passeggiata all'aria aperta, in un tiepido pomeriggio estivo, potrebbe essere un toccasana dopo del duro allenamento. O anche un tè in un salottino privato. Propose, a mo' di spiegazione: perché chiudersi in un ufficio quando letteralmente potevano andare ovunque nell'universo conosciuto?
Il Navorkot si è rivelata una tecnica sorprendentemente problematica. Ammise, sorridendo gentilmente al complimento di T'Dal. All'apparenza può sembrare semplice - schivi il colpo con una rotolata, per poi tornare in posizione eretta - ma implementarla in un combattimento senza farsi atterrare dall'avversario è tutt'altro che semplice. Si trattava di quel tipo di tecnica che solo un master poteva utilizzare in un reale combattimento senza farsi ammazzare. Dakona non si riteneva un master - non del Suus Mahna, quantomeno - ma dopo mesi d'impegno era finalmente riuscito ad utilizzare quella tecnica su T'Dal senza finire al tappeto. Se sono riuscito a raggiungere questo livello, è solo grazie a te. Continuiamo a migliorarci assieme.
Se la vulcaniana aveva ammesso di avergli insegnato tutto quello che sapeva, significava che da quel momento in poi sarebbe stato più difficile avanzare nel Suus Mahna. Gli oloprogrammi potevano essere adatti ad un neofita ma non certo a loro due, e per trovare un master sarebbero stati costretti a raggiungere New Vulcano. Dakona era certo che c'erano ancora diversi punti che lei avrebbe potuto insegnargli ma, dopo a quello, migliorarsi sarebbe stata una sfida. Una sfida che avrebbe intrapreso più che volentieri insieme a T'Dal.
Direi che possiamo ritrovarci qui. Rispose, incuriosito, alla successiva domanda della vulcaniana. Non aveva idea di cosa T'Dal volesse parlare (per quanto una certa speranza totalmente egoistica si fosse ripresentata in lui a quelle parole) ma era certo che la sala ologrammi sarebbe stata più adatta di un ufficio per parlare in tranquillità. Una passeggiata all'aria aperta, in un tiepido pomeriggio estivo, potrebbe essere un toccasana dopo del duro allenamento. O anche un tè in un salottino privato. Propose, a mo' di spiegazione: perché chiudersi in un ufficio quando letteralmente potevano andare ovunque nell'universo conosciuto?