06-11-2023, 06:16 PM
It is worthwhile studying other peoples, because every understanding of another culture is an experiment with our own.
Haruka Abe Umana
Rimossa dalla missione!? Non era proprio per evitare quel finale che aveva scelto di parlare con McCoy, di chiedergli aiuto e consiglio? Per un istante - breve, ma al contempo infinito - Haruka si sentì tradita. Se non fosse rimasta bloccata per lo shock, probabilmente sarebbe finita per urlare al dottore. Poi quell'attimo passò, e un pensiero attraversò la sua mente: Cosa mi aspettavo da McCoy? Un miracolo?
Sì, le sue aspettative erano state sin dall'inizio sbagliate. Si era aspettata che l'uomo davanti a lei avesse la soluzione a tutti i suoi problemi, che con uno schiocco di dita avrebbe potuto cancellare la sua confusione e far chiarezza tra suoi pensieri, mettendo in ordine le sue priorità. Haruka era abbastanza ottimista che alla fine sarebbe riuscita a mettere il cuore in pace sulla questione, a dimenticare Vaurek e andare avanti, ma ci sarebbero voluti mesi, se non anni. Tempo che l'Enterprise non aveva, non se l'equipaggio voleva fermare l'esperimento romulano prima che la linea temporale finisse ulteriormente alterata.
Sembra essere l'unica opzione... Ammise, la voce stranamente calma ma il tono quasi sconfitto. Aveva fallito a convincere il capitano, aveva fallito a convincere l'ufficiale medico capo... e aveva fallito a convincere sé stessa. Anche lei sapeva che non sarebbe stata una buona idea farla scendere nuovamente sul pianeta, semplicemente non voleva accettarlo. Anche in quel preciso momento una parte di lei stava cercando una soluzione, arrivando anche a considerare se rubare una navetta pur di... Pur di cosa? Raggiungere Vaurek? Un'azione simile non sarebbe rientrata esclusivamente nel reato di disobbedienza ma avrebbe potuto strabordare nel reato di alto tradimento. Non solo avrebbe commesso un gravissimo reato, punibile con la corte marziale, ma la sua interferenza non avrebbe portato benefici a nessuno: non all'equipaggio dell'Enterprise, non a sé stessa e sicuramente non a Vaurek. Al massimo, avrebbe rischiato di peggiorare la situazione.
Trattenendo un'imprecazione in giapponese (in quanto il traduttore universale l'avrebbe di certo convertita nel suo corrispettivo in federale standard), riprese a parlare: Non posso dire di esserne contenta ma mi rendo conto che è necessario. Sono troppo coinvolta, e... non del tutto in me. Ammise. Farò del mio meglio per mettere giù delle indicazioni per la squadra. Sappia però che sono disponibile ad aiutare anche in altri modi, se ce ne sarà la necessità.
Sì, le sue aspettative erano state sin dall'inizio sbagliate. Si era aspettata che l'uomo davanti a lei avesse la soluzione a tutti i suoi problemi, che con uno schiocco di dita avrebbe potuto cancellare la sua confusione e far chiarezza tra suoi pensieri, mettendo in ordine le sue priorità. Haruka era abbastanza ottimista che alla fine sarebbe riuscita a mettere il cuore in pace sulla questione, a dimenticare Vaurek e andare avanti, ma ci sarebbero voluti mesi, se non anni. Tempo che l'Enterprise non aveva, non se l'equipaggio voleva fermare l'esperimento romulano prima che la linea temporale finisse ulteriormente alterata.
Sembra essere l'unica opzione... Ammise, la voce stranamente calma ma il tono quasi sconfitto. Aveva fallito a convincere il capitano, aveva fallito a convincere l'ufficiale medico capo... e aveva fallito a convincere sé stessa. Anche lei sapeva che non sarebbe stata una buona idea farla scendere nuovamente sul pianeta, semplicemente non voleva accettarlo. Anche in quel preciso momento una parte di lei stava cercando una soluzione, arrivando anche a considerare se rubare una navetta pur di... Pur di cosa? Raggiungere Vaurek? Un'azione simile non sarebbe rientrata esclusivamente nel reato di disobbedienza ma avrebbe potuto strabordare nel reato di alto tradimento. Non solo avrebbe commesso un gravissimo reato, punibile con la corte marziale, ma la sua interferenza non avrebbe portato benefici a nessuno: non all'equipaggio dell'Enterprise, non a sé stessa e sicuramente non a Vaurek. Al massimo, avrebbe rischiato di peggiorare la situazione.
Trattenendo un'imprecazione in giapponese (in quanto il traduttore universale l'avrebbe di certo convertita nel suo corrispettivo in federale standard), riprese a parlare: Non posso dire di esserne contenta ma mi rendo conto che è necessario. Sono troppo coinvolta, e... non del tutto in me. Ammise. Farò del mio meglio per mettere giù delle indicazioni per la squadra. Sappia però che sono disponibile ad aiutare anche in altri modi, se ce ne sarà la necessità.