09-11-2023, 07:24 PM
Korinna Suder
Betazoid
Fate? chiese Korinna perplessa. Mai prima di allora aveva sentito quel termine, in sua difesa andava forse detto che la mitologia terrestre non rientrava esattamente nei corsi dell'Accademia e di certo non erano un tema di discussione molto abituale. Ad ogni modo concordava con la considerazione di Nikola sul fatto che le tradizioni fossero dure a morire o a lasciarsi sostituire dalla tecnologia. Mh. Capisco cosa intendi, anche sul mio pianeta abbiamo diverse tradizioni che risalgono a tempi in cui avevano ancora un senso. Oggi le portiamo avanti più che altro per abitudine, ma sono effettivamente un'occasione per ritrovarsi con amici e parenti più che altro convenne la donna mentre attraversavano un cortile con qualche albero sparuto che si era adattato a crescere nello spazio limitato che gli era stato riservato dal progettista, ovvero uno stretto quadrato di terra a lato di un ampio viale in pietra bianca.
Korinna si avviò con passo deciso verso uno dei palazzi che fiancheggiavano la passeggiata e utilizzò il codice di accesso per entrare nell'edificio. La luce si accese automaticamente al suo ingresso, rivelando un piccolo atrio con un turboascensore. Diciamo che l'Accademia è un'esperienza interessante, da qualunque pianeta tu provenga... ma sicuramente non è l'unica. La Federazione promuove diversi programmi di ricerca, non tutti legati alla Flotta. Le possibilità di trasferirsi per qualche anno su un altro pianeta, incontrare culture diverse e ampliare i propri orizzonti sono numerose. Pensa anche solo alla vita sulle stazioni spaziali: è raro che siano abitate da gente che proviene tutta dallo stesso mondo ed essendo confinati anche lì in spazi ristretti non si può fare a meno di venire in contatto reciproco, prima o poi disse, facendo strada verso l'alloggio che le avevano assegnato.
Essere capitano aveva certamente i suoi vantaggi, a meno che qualcuno non soffrisse particolarmente di vertigini: l'alloggio si trovava ad uno dei piani più alti ed un'ampia parete vetrata dava sull'esterno, offrendo un'interessante vista sulla città. L'arredamento era sobrio e non fosse stato per la vista sarebbe stato difficile stabilire se si trattasse di un appartamento o di uno dei tanti alloggi a bordo delle astronavi della flotta. Prima di uscire, Korinna aveva frettolosamente abbandonato una scatola di dolcetti semi-aperta sul tavolo dello spazio che fungeva da zona giorno, ma era l'unico segno di una presenza umana. Fai pure come se fossi a casa tua. Lì c'è un replicatore e l'accesso al computer è libero. Torno subito. promise Korinna, sparendo nella stanza accanto. Non aveva portato molti abiti con sé, in fondo quella avrebbe dovuto essere una sosta relativamente breve, ma non aveva la minima intenzione di andare a teatro in uniforme.
Korinna si avviò con passo deciso verso uno dei palazzi che fiancheggiavano la passeggiata e utilizzò il codice di accesso per entrare nell'edificio. La luce si accese automaticamente al suo ingresso, rivelando un piccolo atrio con un turboascensore. Diciamo che l'Accademia è un'esperienza interessante, da qualunque pianeta tu provenga... ma sicuramente non è l'unica. La Federazione promuove diversi programmi di ricerca, non tutti legati alla Flotta. Le possibilità di trasferirsi per qualche anno su un altro pianeta, incontrare culture diverse e ampliare i propri orizzonti sono numerose. Pensa anche solo alla vita sulle stazioni spaziali: è raro che siano abitate da gente che proviene tutta dallo stesso mondo ed essendo confinati anche lì in spazi ristretti non si può fare a meno di venire in contatto reciproco, prima o poi disse, facendo strada verso l'alloggio che le avevano assegnato.
Essere capitano aveva certamente i suoi vantaggi, a meno che qualcuno non soffrisse particolarmente di vertigini: l'alloggio si trovava ad uno dei piani più alti ed un'ampia parete vetrata dava sull'esterno, offrendo un'interessante vista sulla città. L'arredamento era sobrio e non fosse stato per la vista sarebbe stato difficile stabilire se si trattasse di un appartamento o di uno dei tanti alloggi a bordo delle astronavi della flotta. Prima di uscire, Korinna aveva frettolosamente abbandonato una scatola di dolcetti semi-aperta sul tavolo dello spazio che fungeva da zona giorno, ma era l'unico segno di una presenza umana. Fai pure come se fossi a casa tua. Lì c'è un replicatore e l'accesso al computer è libero. Torno subito. promise Korinna, sparendo nella stanza accanto. Non aveva portato molti abiti con sé, in fondo quella avrebbe dovuto essere una sosta relativamente breve, ma non aveva la minima intenzione di andare a teatro in uniforme.