17-11-2023, 06:44 PM
Thomas Eugene Paris
Umano
Tom precisò il comandante in quello che sperava fosse un tono educato, senza essere del tutto certo di aver raggiunto il proprio intento. La situazione non era delle più rosee al momento, ma c'erano diversi punti in loro favore: per prima cosa era evidente che il piano del tenente Mendel avesse funzionato e gli alieni non erano riusciti a utilizzare la tecnologia del Flyer. Non aveva idea di quanto tempo fosse trascorso da quando era stato catturato, e il fatto che il Flyer fosse ancora lì non prometteva necessariamente bene, ma se avesse avuto modo di mettere mano a ciò che rimaneva del cubo Borg, avrebbe potuto recuperare cosa fosse successo e mettere assieme un qualche piano concreto per andarsene da lì. Con un po' di fortuna sarebbe anche riuscito a ritornare a bordo del Flyer in tempo per fuggire tutti assieme. Gli alieni, in fondo, nonostante quella poco salutare ossessione per i Borg, non sembravano particolarmente ostili.
Mi chiamo Tom, non Piaga... e prima di oggi non avevo idea né della vostra esistenza, né del fatto che la mia gente avesse messo piede in questo settore migliaia di anni fa. insistette Gli unici motivi che ho per avercela con voi sono che avete danneggiato la mia navetta e mi state trattenendo contro la mia volontà... se aiutarvi servirà a dimostrare che non ho cattive intenzioni, sono più che disponibile a farlo. rispose quanto al perché dovreste fidarvi, sappiate che ci tengo alla mia vita: siete tanti e siete armati, non intendo giocarmi l'unica possibilità che ho di uscire vivo da questa storia... e come ho già detto sono uno studioso. Vorrei sapere almeno quanto voi cosa ci facesse qui quella nave. aggiunse indicando l'immagine della Voyager con un cenno della testa.
Quando il finto drone intervenne, Tom lo ascoltò in silenzio, incerto se essergli grato o se avesse appena firmato la sua condanna a morte con quel suggerimento: non aveva la minima idea di chi o cosa fosse questa Regina Madre di cui parlava, ma sapeva per certo che, se la vera Regina di quel cubo fosse sopravvissuta, le sue probabilità di uscirne intero erano estremamente scarse. D'altra parte, il fatto che non fosse circondato da veri Borg, lasciava intendere che, anche nell'eventualità in cui la Regina o qualche sua parte si fosse salvata, non era riuscita ad assimilare nessuno e visto che quegli alieni sembravano non desiderare altro, non doveva certamente essere per il loro spirito di autoconservazione!
Nutrito? Fece appena in tempo a chiedersi, prima che la donna ordinasse di trasferirlo. Non che avesse qualcosa in contrario all'idea di andarsene da quella sala, era il fatto che potessero considerarlo una specie di animale da compagnia a lasciarlo interdetto. Non passò comunque molto prima che una squadra di finti Borg, armati di tutto punto, si presentasse al cospetto del "drone scientifico". Per un attimo, Tom temette che avrebbero deciso di stordirlo di nuovo con la grazia che li contraddistingueva ma, apparentemente, nelle ultime ore dovevano aver appreso un po' di cortesia, perché si limitarono a liberarlo dalla piattaforma per poi fargli strada verso chissà dove.
Il finto-Borg non notò l'esitazione di Sarah. Quello che veramente aveva attirato la sua attenzione era la voce insolita della donna non credo di averti mai vista qui nel sottolivello nove. Devo chiedere conferma dell'autorizzazione all'accesso... iniziò a spiegare con fare inslitamente cordiale per un Borg e che probabilmente aveva qualcosa a che fare con il fatto che quel Quattordici di Quindici gli era davvero sembrato il nome di una novellina che andava adeguatamente controllata ed istruita più che una potenziale minaccia. Stava per comunicarle che aveva del lavoro per lei, quando li raggiunse la comunicazione del drone scientifico.
Il finto-Borg esitò un istante, l'ordine del drone scientifico non aveva richiesto specificamente la squadra della nuova arrivata e sarebbe stata più probabilmente competenza dei droni del sottolivello tre, non del sei. D'altra parte esitare non era bene e l'ordine veniva da un drone capo di livello superiore: se avesse creato problemi con controlli non necessari avrebbe rischiato di essere riassegnato o, peggio ancora, passare ad un rango inferiore. Fu per quella precisa ragione che decise di non verificare l'ordine. Procedi pure confermò l'alieno, affrettandosi ad allontanarsi da lì nel caso in cui qualcuno avesse deciso che la procedura non era stata seguita nel modo corretto e tornasse in cerca di un colpevole.
Mi chiamo Tom, non Piaga... e prima di oggi non avevo idea né della vostra esistenza, né del fatto che la mia gente avesse messo piede in questo settore migliaia di anni fa. insistette Gli unici motivi che ho per avercela con voi sono che avete danneggiato la mia navetta e mi state trattenendo contro la mia volontà... se aiutarvi servirà a dimostrare che non ho cattive intenzioni, sono più che disponibile a farlo. rispose quanto al perché dovreste fidarvi, sappiate che ci tengo alla mia vita: siete tanti e siete armati, non intendo giocarmi l'unica possibilità che ho di uscire vivo da questa storia... e come ho già detto sono uno studioso. Vorrei sapere almeno quanto voi cosa ci facesse qui quella nave. aggiunse indicando l'immagine della Voyager con un cenno della testa.
Quando il finto drone intervenne, Tom lo ascoltò in silenzio, incerto se essergli grato o se avesse appena firmato la sua condanna a morte con quel suggerimento: non aveva la minima idea di chi o cosa fosse questa Regina Madre di cui parlava, ma sapeva per certo che, se la vera Regina di quel cubo fosse sopravvissuta, le sue probabilità di uscirne intero erano estremamente scarse. D'altra parte, il fatto che non fosse circondato da veri Borg, lasciava intendere che, anche nell'eventualità in cui la Regina o qualche sua parte si fosse salvata, non era riuscita ad assimilare nessuno e visto che quegli alieni sembravano non desiderare altro, non doveva certamente essere per il loro spirito di autoconservazione!
Nutrito? Fece appena in tempo a chiedersi, prima che la donna ordinasse di trasferirlo. Non che avesse qualcosa in contrario all'idea di andarsene da quella sala, era il fatto che potessero considerarlo una specie di animale da compagnia a lasciarlo interdetto. Non passò comunque molto prima che una squadra di finti Borg, armati di tutto punto, si presentasse al cospetto del "drone scientifico". Per un attimo, Tom temette che avrebbero deciso di stordirlo di nuovo con la grazia che li contraddistingueva ma, apparentemente, nelle ultime ore dovevano aver appreso un po' di cortesia, perché si limitarono a liberarlo dalla piattaforma per poi fargli strada verso chissà dove.
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Il finto-Borg non notò l'esitazione di Sarah. Quello che veramente aveva attirato la sua attenzione era la voce insolita della donna non credo di averti mai vista qui nel sottolivello nove. Devo chiedere conferma dell'autorizzazione all'accesso... iniziò a spiegare con fare inslitamente cordiale per un Borg e che probabilmente aveva qualcosa a che fare con il fatto che quel Quattordici di Quindici gli era davvero sembrato il nome di una novellina che andava adeguatamente controllata ed istruita più che una potenziale minaccia. Stava per comunicarle che aveva del lavoro per lei, quando li raggiunse la comunicazione del drone scientifico.
Il finto-Borg esitò un istante, l'ordine del drone scientifico non aveva richiesto specificamente la squadra della nuova arrivata e sarebbe stata più probabilmente competenza dei droni del sottolivello tre, non del sei. D'altra parte esitare non era bene e l'ordine veniva da un drone capo di livello superiore: se avesse creato problemi con controlli non necessari avrebbe rischiato di essere riassegnato o, peggio ancora, passare ad un rango inferiore. Fu per quella precisa ragione che decise di non verificare l'ordine. Procedi pure confermò l'alieno, affrettandosi ad allontanarsi da lì nel caso in cui qualcuno avesse deciso che la procedura non era stata seguita nel modo corretto e tornasse in cerca di un colpevole.