01-01-2024, 02:15 PM
In the end they'll judge me anyway so, whatever.
Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano
A volte poteva tranquillamente meditare nel suo alloggio, Onyx si metteva a dormire accanto a lui e non lo disturbava fino alla fine oppure usciva a fare un giro e tornava quando Haru aveva già finito con la sua meditazione; per essere più precisi, il ritorno solitamente coincideva con l’ora del suo pasto.
Quel giorno invece meditare nella sua stanza sembrava impossibile, il gatto era piuttosto agitato e non riusciva a stare fermo, aveva provato a farlo uscire ma non ne aveva voglia. Haru non poteva fare molto in quel momento, quando Onyx prendeva una decisione non c’era niente che poteva fargli cambiare idea e discuterne con un gatto era decisamente senza senso oltre che una perdita di tempo. Per questo Haru aveva deciso di spostarsi verso il ponte Ologrammi, deciso a usare il programma che aveva salvato per la meditazione e concedersi una lunga pausa per riequilibrare la sua anima. La meditazione era un momento quotidiano per Haru ma solitamente poteva permettersi solo qualche minuto, giusto il tempo per riuscire a riprendere il controllo delle proprie emozioni in modo da essere efficiente; una volta a settimana però aveva bisogno di una meditazione molto più profonda se non voleva finire col diventare troppo emotivo.
Arrivato al ponte ologrammi, tenne con una mano la scatola con i suoi blocchetti per il Keethara e con l’altra stava per preparare il suo programma quando sentì qualcuno rivolgergli la parola. Si voltò per osservare il nuovo arrivato, analizzò il suo volto e lo associò all’ufficiale Alexander Jansen, fece un cenno con la testa per salutarlo e abbassò la mano dal controller della stanza.
Anche per me è la prima volta, scelgo questo orario proprio perché da ciò che ho osservato è una delle fasce più tranquille della giornata. Dalle sue parole devo dedurre che ha avuto la stessa idea, è davvero strano che nonostante questo non ci siamo mai incontrati prima.
Quel giorno invece meditare nella sua stanza sembrava impossibile, il gatto era piuttosto agitato e non riusciva a stare fermo, aveva provato a farlo uscire ma non ne aveva voglia. Haru non poteva fare molto in quel momento, quando Onyx prendeva una decisione non c’era niente che poteva fargli cambiare idea e discuterne con un gatto era decisamente senza senso oltre che una perdita di tempo. Per questo Haru aveva deciso di spostarsi verso il ponte Ologrammi, deciso a usare il programma che aveva salvato per la meditazione e concedersi una lunga pausa per riequilibrare la sua anima. La meditazione era un momento quotidiano per Haru ma solitamente poteva permettersi solo qualche minuto, giusto il tempo per riuscire a riprendere il controllo delle proprie emozioni in modo da essere efficiente; una volta a settimana però aveva bisogno di una meditazione molto più profonda se non voleva finire col diventare troppo emotivo.
Arrivato al ponte ologrammi, tenne con una mano la scatola con i suoi blocchetti per il Keethara e con l’altra stava per preparare il suo programma quando sentì qualcuno rivolgergli la parola. Si voltò per osservare il nuovo arrivato, analizzò il suo volto e lo associò all’ufficiale Alexander Jansen, fece un cenno con la testa per salutarlo e abbassò la mano dal controller della stanza.
Anche per me è la prima volta, scelgo questo orario proprio perché da ciò che ho osservato è una delle fasce più tranquille della giornata. Dalle sue parole devo dedurre che ha avuto la stessa idea, è davvero strano che nonostante questo non ci siamo mai incontrati prima.