01-01-2024, 09:34 PM
Evitiamo di sperare che le cose vadano per il meglio, perché fin troppe volte, il meglio non accade.
Alexander Jansen Umano/Q
Mi avvicinai ad Haru con curiosità, mentre lui teneva in mano una scatola, che non avevo mai visto. Poteva essere un oggetto utile per la meditazione come poteva contenere qualche oggetto per migliorare la propria abilità artistica. Decisi di non indagare oltre per non metterlo a disagio.
«In effetti, è strano non esserci mai incontrati qui» risposi pensando a quanto fosse ironico che due persone alla ricerca di tranquillità potessero incrociarsi sul ponte ologrammi e non alla mensa o alla sala ricreativa, ma probabilmente era più facile per tutti scegliere il ponte ologrammi. «Questo posto ha il dono di offrire pace e riflessione, specialmente quando la routine lavorativa diventa troppo opprimente... più ho un cane e una bambina, ci sono giorni come oggi che ho bisogno di staccare.» ammisi con un sorriso, ritrovandomi a pensare per un istante al mio cane, Artemis: dovevo assolutamente portarlo anche lui una volta, magari lo avrei portato a fare una passeggiata. D'accordo che era una passeggiata olografica, ma era meglio di nulla.
Notai ad un certo punto il leggero movimento delle sue mani, quasi come se stesse cercando di decidere se procedere con il suo programma o rimanere a conversare. «Mi scuso se ti ho interrotto, avevo intenzione di fare una sessione dei miei soliti esercizi, sebbene con qualche variazione. Tornerò più tardi, non vorrei rovinarti il tuo momento di pace» dissi con un mezzo sorriso.
«In effetti, è strano non esserci mai incontrati qui» risposi pensando a quanto fosse ironico che due persone alla ricerca di tranquillità potessero incrociarsi sul ponte ologrammi e non alla mensa o alla sala ricreativa, ma probabilmente era più facile per tutti scegliere il ponte ologrammi. «Questo posto ha il dono di offrire pace e riflessione, specialmente quando la routine lavorativa diventa troppo opprimente... più ho un cane e una bambina, ci sono giorni come oggi che ho bisogno di staccare.» ammisi con un sorriso, ritrovandomi a pensare per un istante al mio cane, Artemis: dovevo assolutamente portarlo anche lui una volta, magari lo avrei portato a fare una passeggiata. D'accordo che era una passeggiata olografica, ma era meglio di nulla.
Notai ad un certo punto il leggero movimento delle sue mani, quasi come se stesse cercando di decidere se procedere con il suo programma o rimanere a conversare. «Mi scuso se ti ho interrotto, avevo intenzione di fare una sessione dei miei soliti esercizi, sebbene con qualche variazione. Tornerò più tardi, non vorrei rovinarti il tuo momento di pace» dissi con un mezzo sorriso.