22-02-2024, 11:08 AM
In the end they'll judge me anyway so, whatever.
Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano
Fece un cenno con la testa quando Alexander gli diede ragione riguardo l’essere pronti per costruirsi una famiglia. Era sempre piacevole quando qualcuno si trovava in accordo con i suoi pensieri ma certamente Haru comprendeva anche chi era in disaccordo, dopotutto non tutti ragionavano in egual modo e c’era chi preferiva affidarsi ai sentimenti piuttosto che alla ragione e viceversa e chi invece riusciva a bilanciare ambo le parti. Per anni aveva pensato di dover fare una scelta anche lui ma alla fine si era reso conto che preferiva di gran lunga considerare ogni fattore e trovare un equilibrio oppure sbilanciarsi tra ragione e sentimento in base a ciò che la situazione richiedeva.
Durante l’infanzia ho viaggiato molto tra la Terra e Vulcano, questo mi ha permesso di abituarmi con maggiore facilità ai cambiamenti ma concordo sul fatto che c’è bisogno di qualcosa di familiare, in certi momenti basta anche solo questo per stare meglio.
Si voltò verso il quadrante dei comandi, aggiungendo l’opzione di due ombrelloni prima di avviare il programma. Era la prima volta che condivideva la sua meditazione con qualcuno, non si era fatto troppi problemi a proporlo, dopotutto Haru era sempre aperto a nuove esperienze.
Nessun problema, come ho detto, se questa esperienza sarà un beneficio per entrambi è l’opzione migliore per tutti e fa risparmiare tempo. Per quanto riguarda i blocchi, confermo, è una pratica di meditazione vulcaniana che si chiama Keethara. Ricorda un po’ le costruzioni per bambini terrestri, il mio compito sarà quello di costruire una struttura ad occhi chiusi; la mia mente mi aiuterà a capire dove posizionare i blocchi e per questo ho bisogno di molta concentrazione. Serve per focalizzarsi su qualcosa in modo da allontanare possibili distrazioni e aiuta anche a capire lo stato mentale in cui mi trovo.
Aveva provato varie tipologie di meditazione ma questa era sicuramente la sua preferita, la trovava decisamente più completa e lo aiutava anche a capirsi meglio. Quando invece aveva bisogno di pensare a qualcosa nello specifico o a riordinare i suoi pensieri, optava per altro.
Durante l’infanzia ho viaggiato molto tra la Terra e Vulcano, questo mi ha permesso di abituarmi con maggiore facilità ai cambiamenti ma concordo sul fatto che c’è bisogno di qualcosa di familiare, in certi momenti basta anche solo questo per stare meglio.
Si voltò verso il quadrante dei comandi, aggiungendo l’opzione di due ombrelloni prima di avviare il programma. Era la prima volta che condivideva la sua meditazione con qualcuno, non si era fatto troppi problemi a proporlo, dopotutto Haru era sempre aperto a nuove esperienze.
Nessun problema, come ho detto, se questa esperienza sarà un beneficio per entrambi è l’opzione migliore per tutti e fa risparmiare tempo. Per quanto riguarda i blocchi, confermo, è una pratica di meditazione vulcaniana che si chiama Keethara. Ricorda un po’ le costruzioni per bambini terrestri, il mio compito sarà quello di costruire una struttura ad occhi chiusi; la mia mente mi aiuterà a capire dove posizionare i blocchi e per questo ho bisogno di molta concentrazione. Serve per focalizzarsi su qualcosa in modo da allontanare possibili distrazioni e aiuta anche a capire lo stato mentale in cui mi trovo.
Aveva provato varie tipologie di meditazione ma questa era sicuramente la sua preferita, la trovava decisamente più completa e lo aiutava anche a capirsi meglio. Quando invece aveva bisogno di pensare a qualcosa nello specifico o a riordinare i suoi pensieri, optava per altro.