22-03-2024, 01:34 PM
Causing people to suffer because you hate them... is terrible. But causing people to suffer because you have forgotten how to care... that's really hard to understand.
Dakona Raal Rigeliano
Il passaggio dal bacio alla fusione mentale fu quasi repentino, ma Dakona non fece resistenza. Le immagini si susseguirono nella sua mente, catapultandolo nel mondo di T'Dal: la sua vita su Vulcano, il rapporto amorevole ma distaccato coi suoi genitori, il dolore per la morte della sua famiglia e la distruzione del pianeta, le difficoltà del matrimonio con Mestral. Poi, il loro incontro. Dakona si ritrovò quasi a trattenere il respiro mentre le immagini e le emozioni ad esse collegate si susseguivano davanti a lui. Era meraviglioso poter finalmente toccare le emozioni, normalmente represse, di T'Dal. Era emozionante sapere che quelle emozioni erano rivolte verso di lui. Era illuminante vedere gli avvenimenti di Nova Velloria attraverso i suoi occhi, sapere che lei non si era mai veramente pentita di quanto successo.
Non fu tutto rosa e fiori. Ad un certo punto fu pervaso da un lampo di rabbia, non verso T'Dal ma verso il bast*rdo che le aveva fatto del male, ma le immagini non si fermarono e quell'attimo passò.
Hai ragione. Confermò, alle parole di T'Dal. Lei era ancora nel suo abbraccio e Dakona non aveva alcuna fretta di rilasciarla, per quanto fosse pronto a lasciarla andare appena lei lo avesse voluto. L'unico lato (parzialmente) negativo della situazione era che aveva ancora la bibita in mano: non era esattamente un impaccio ma doveva stare attento a tenerla il più possibile distante da T'Dal, in modo da non rischiare di bagnarla. Alla peggio avrebbe lasciato cadere il tè a terra, per quanto ciò gli avrebbe garantito una strigliata da parte dei colleghi che si occupavano del ponte ologrammi.
Nova Velloria avrebbe potuto essere un incubo ma l'abbiamo affrontato assieme e siamo riusciti a ritrovare i nostri sogni e la nostra strada. Avrebbe potuto danneggiarci ma, alla fine, ci ha aiutato a comprendere meglio noi stessi. Le spore li avevano manipolati, dando libero sfogo al sentimento che stavano reprimendo ma anche togliendo loro la possibilità di scegliere. Avevano rinunciato a tutto - alla loro carriera, ai loro sogni, ai propri famigliari, a tornare a casa - perché le spore volevano tenerli sul pianeta, sotto controllo. In cambio avevano trovato l'un l'altra.
Chissà se sarei stato un bravo contadino. Aggiunse poi. Trovo spaventosa una colonia in cui le mie competenze mediche non servono.
Non fu tutto rosa e fiori. Ad un certo punto fu pervaso da un lampo di rabbia, non verso T'Dal ma verso il bast*rdo che le aveva fatto del male, ma le immagini non si fermarono e quell'attimo passò.
Hai ragione. Confermò, alle parole di T'Dal. Lei era ancora nel suo abbraccio e Dakona non aveva alcuna fretta di rilasciarla, per quanto fosse pronto a lasciarla andare appena lei lo avesse voluto. L'unico lato (parzialmente) negativo della situazione era che aveva ancora la bibita in mano: non era esattamente un impaccio ma doveva stare attento a tenerla il più possibile distante da T'Dal, in modo da non rischiare di bagnarla. Alla peggio avrebbe lasciato cadere il tè a terra, per quanto ciò gli avrebbe garantito una strigliata da parte dei colleghi che si occupavano del ponte ologrammi.
Nova Velloria avrebbe potuto essere un incubo ma l'abbiamo affrontato assieme e siamo riusciti a ritrovare i nostri sogni e la nostra strada. Avrebbe potuto danneggiarci ma, alla fine, ci ha aiutato a comprendere meglio noi stessi. Le spore li avevano manipolati, dando libero sfogo al sentimento che stavano reprimendo ma anche togliendo loro la possibilità di scegliere. Avevano rinunciato a tutto - alla loro carriera, ai loro sogni, ai propri famigliari, a tornare a casa - perché le spore volevano tenerli sul pianeta, sotto controllo. In cambio avevano trovato l'un l'altra.
Chissà se sarei stato un bravo contadino. Aggiunse poi. Trovo spaventosa una colonia in cui le mie competenze mediche non servono.