11-04-2024, 08:31 PM
Thomas Eugene Paris
Umano
Tom sospirò, facendo segno alla dottoressa di seguirlo mentre si allontanava di qualche passo in direzione di un angolo dell'hangar in cui non si trovava nessuno, e dopo aver rivolto le spalle al resto dei presenti per evitare che intuissero il contenuto della conversazione dall'espressione sul suo volto, continuò: dottoressa, mi serve qualcosa di più concreto: abbiamo perso tre ponti ormai, e anche se la situazione a bordo al momento rimane sotto controllo, dobbiamo sapere cosa ci aspetta. Quanto crede che ci vorrà per trovare una cura? si informò sottovoce. Con il capitano e le squadre di sicurezza avevano già approntato un piano di emergenza nel caso in cui la situazione fosse sfuggita di mano, ma sperava sinceramente di non doverlo mettere in atto, perché avrebbe implicato la morte di tutti coloro che erano stati infettati. Sebbene i suoi amici più stretti fossero fino a quel momento stati risparmiati da quell'inquietante trasformazione... non sarebbe stato un ordine facile da eseguire.
Nina
MOE Mark IX
Un campo di forza era stato eretto nel laboratorio medico attorno al tenente Kasetsz, che continuava a gironzolare al suo interno come un animale in gabbia, buttandosi di tanto in tanto contro la parete invisibile che lo tratteneva. Ogni volta, un'espressione che ricordava vagamente un misto tra sorpresa, stupore e rabbia, appariva sul suo volto per qualche istante mentre veniva rispedito all'indietro. Tenente, ciò che sta facendo rischia di causarle un'ustione di primo grado al braccio. gli fece notare Nina, senza ottenere in risposta più che qualche verso inintellegibile.
L'ologramma scosse la testa, estendendo il campo di forza all'interno del quale l'uomo era prigioniero all'intero laboratorio. Non appena realizzò di essere libero, l'ufficiale si scagliò contro quella che appriva ai suoi occhi come l'unica altra persona nella stanza. Se Nina fosse stata un essere biologico, avrebbe probabilmente urlato di dolore mentre in un gesto più animale che umano, il tenente tentò di azzannare il suo braccio, mentre il programma medico si limitò a far scomparire la propria interfaccia e rimaterializzarla qualche metro più in là, fuori dalle grinfie del nervoso tenente. Subito Kasetsz partì nuovamente all'attacco, ma prima che potesse azzannarla di nuovo, Nina lo immobilizzò sapientemente con una benda elastica. mi dispiace dover ricorrere a questi sistemi spiegò ... ma non sono certa di che effetto potrebbe avere un sedativo. precisò, prendendo un campione del sangue dell'uomo legato come un salame per eseguire qualche ulteriore test. Dal verso che fece in risposta, ciò che rimaneva del tenente non sembrava molto felice della cosa...
L'ologramma scosse la testa, estendendo il campo di forza all'interno del quale l'uomo era prigioniero all'intero laboratorio. Non appena realizzò di essere libero, l'ufficiale si scagliò contro quella che appriva ai suoi occhi come l'unica altra persona nella stanza. Se Nina fosse stata un essere biologico, avrebbe probabilmente urlato di dolore mentre in un gesto più animale che umano, il tenente tentò di azzannare il suo braccio, mentre il programma medico si limitò a far scomparire la propria interfaccia e rimaterializzarla qualche metro più in là, fuori dalle grinfie del nervoso tenente. Subito Kasetsz partì nuovamente all'attacco, ma prima che potesse azzannarla di nuovo, Nina lo immobilizzò sapientemente con una benda elastica. mi dispiace dover ricorrere a questi sistemi spiegò ... ma non sono certa di che effetto potrebbe avere un sedativo. precisò, prendendo un campione del sangue dell'uomo legato come un salame per eseguire qualche ulteriore test. Dal verso che fece in risposta, ciò che rimaneva del tenente non sembrava molto felice della cosa...