13-04-2024, 10:04 PM
A hybrid can withstand these things, my heart can beat with bricks and strings.
Julian Troi Mezzo betazoide
Il fresco vento primaverile di San Francisco sfiorava il mio viso mentre osservavo la vivace scena di Union Square. La piazza era un tripudio di colori e suoni, con decorazioni che evocavano il primo contatto tra umani e vulcaniani. Mi piaceva pensare che quel momento storico avesse in qualche modo predetto e facilitato la mia stessa esistenza, frutto dell’unione tra due culture distinte.
Avrei amato passeggiare per questo evento con Lorelei, lei amava questo genere di cose... o almeno credevo!, ma la Voyager era ancora dispersa ed era per quel motivo che decisi di fare due passi per la festa, tornare in stanza e raccontarle qualcosa. Non avevo realmente in tensione di fare chissà cosa, ma almeno avevo l'idea che eravamo insieme almeno con il pensiero. Sapevo però, che sicuramente avrei ceduto ad un certo punto e avrei acquistato diverse cose: per me, per lei e per i miei genitori.
Nonostante fosse solo il mio primo anno all'Accademia della Flotta Stellare, mi sentivo già parte di quella grande comunità, legato a doppio filo con il destino di tutti coloro che, come me, ambivano a servire la Federazione ed ero fiero di quel giorno di commemorazione. Mentre avanzavo tra la folla, noi ad un certo punto Regis e il suo irrequieto furetto Kanar, così decisi di avvicinarmi: non potevo far a meno di sorridere alla scena. Kanar, con il suo pelo bianco e l'energia irrefrenabile, sembrava incarnare lo spirito vivace di questa giornata di festa. L'aria è saturata di rumori e profumi, una vivida rappresentazione delle celebrazioni per il Giorno del Primo Contatto, e ogni angolo di Union Square brulicava di attività.
«Regis, sembra che Kanar abbia deciso di godersi la festa più di noi» commentai mentre mi avvicinavo a loro, lasciando che il mio sguardo si perdesse un attimo nei colori vivaci delle decorazioni e nell'euforia contagiosa della folla..
Avrei amato passeggiare per questo evento con Lorelei, lei amava questo genere di cose... o almeno credevo!, ma la Voyager era ancora dispersa ed era per quel motivo che decisi di fare due passi per la festa, tornare in stanza e raccontarle qualcosa. Non avevo realmente in tensione di fare chissà cosa, ma almeno avevo l'idea che eravamo insieme almeno con il pensiero. Sapevo però, che sicuramente avrei ceduto ad un certo punto e avrei acquistato diverse cose: per me, per lei e per i miei genitori.
Nonostante fosse solo il mio primo anno all'Accademia della Flotta Stellare, mi sentivo già parte di quella grande comunità, legato a doppio filo con il destino di tutti coloro che, come me, ambivano a servire la Federazione ed ero fiero di quel giorno di commemorazione. Mentre avanzavo tra la folla, noi ad un certo punto Regis e il suo irrequieto furetto Kanar, così decisi di avvicinarmi: non potevo far a meno di sorridere alla scena. Kanar, con il suo pelo bianco e l'energia irrefrenabile, sembrava incarnare lo spirito vivace di questa giornata di festa. L'aria è saturata di rumori e profumi, una vivida rappresentazione delle celebrazioni per il Giorno del Primo Contatto, e ogni angolo di Union Square brulicava di attività.
«Regis, sembra che Kanar abbia deciso di godersi la festa più di noi» commentai mentre mi avvicinavo a loro, lasciando che il mio sguardo si perdesse un attimo nei colori vivaci delle decorazioni e nell'euforia contagiosa della folla..