26-04-2024, 05:08 PM
Thomas Eugene Paris
Umano
Tom annuì, appuntandosi mentalmente le informazioni date dalla dottoressa. Ventiquattr'ore erano un bel po' di tempo e era inutile rimanere in infermeria tanto a lungo, specialmente considerando la situazione in cui le squadre di sicurezza si stavano trovando ad operare in quel momento. La preoccupazione che gli infetti riuscissero a raggiungere le aree in cui erano stati radunati i civili era alta ed il fatto che in una di quelle aree ci fosse anche sua figlia, lo spingeva a ritornarvi forse un po' più spesso di quanto avrebbe dovuto. Tra una decina di ore saremo nuovamente in orbita attorno a Praxion VI informò la dottoressa. Il piano era semplice: sbarcare gli infetti ed abbandonarli, ma nessuno a bordo voleva realmente ricorrere a quella soluzione. Se nel frattempo la cura si fosse dimostrata promettente o fosse emerso qualche nuovo elemento in grado di dare loro speranza, tutti loro sarebbero sicuramente stati più felici. Informi la plancia se ci fossero novità. si premurò prima di rivolgersi agli ufficiali addetti alla sicurezza.
Fernandez, rimanga qui di guardia con la sua squadra, vi manderò un cambio tra un paio d'ore promise, imbracciando il phaser ed allontanandosi nuovamente lungo il corridoio in direzione della stiva di carico.
Fernandez, rimanga qui di guardia con la sua squadra, vi manderò un cambio tra un paio d'ore promise, imbracciando il phaser ed allontanandosi nuovamente lungo il corridoio in direzione della stiva di carico.
Nina
MOE Mark IX
Nessun cambiamento annunciò Nina, esaminando i dati registrati dal bioletto del bajoriano che si trovava accanto a lei, per poi ripetere l'analisi con un tricorder medico ... leucocitosi, vari segni di sofferenza tissutale, principio di necrosi dell'area di inoculazione virale... iniziò ad elencare, ma tra tutte quelle informazioni non c'era niente che Polina già non sapesse, perché le avevano già rilevate in praticamente chiunque degli infetti. L'unica ragione per cui Nina aveva iniziato diligentemente ad elencare ciò che leggeva sul tricorder era perché Polina lo aveva chiesto e sapeva che la mezza betazoide non poteva avvicinarsi abbastanza da poter controllare di persona. Terminato il resoconto, Nina spense il tricorder e lo ripose su uno dei tavoli prima di attraversare nuovamente i campi di forza per tornare nell'area dell'infermeria in cui si trovavano la dottoressa e l'infermiera. Con tutto il rispetto... credo che voi due dovreste prendervi una pausa. Sono ore che lavoriamo e gli umanoidi devono riposare. ricordò loro. Quella raccomandazione, ovviamente, non valeva per lei: il suo programma era studiato per le emergenze, ma poteva rimanere operativo per diversi giorni di fila prima che si rendesse realmente necessario un riavvio per ripulire la cache... e anche in quel caso il suo periodo di riposo non richiedeva più di qualche secondo. Se dovesse succedere qualcosa vi chiamerò immediatamente promise.