12-05-2024, 02:52 PM
Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.
James T. Kirk | Human
Jim ascoltò in silenzio la lunga lista di esami che rimanevano da fare, senza che niente in quell'elenco riuscisse davvero a fare luce su cosa aveva l'impressione che mancasse. In genere sapeva di poter fare affidamento sulla propria intuizione, ma in quel momento Carol dava sinceramente l'impressione di non sapere cosa altro aggiungere e, dal canto suo, nemmeno Jim aveva idea di cosa lo avesse allarmato Non lo so... forse è solo stanchezza valutò, in fondo era stata una lunga giornata e a forza di dover prestare attenzione ad ogni parola, ogni sfumatura nello sguardo dei governatori elkariani, non era poi così improbabile che cominciasse ad immaginare cose, così si limitò a scuotere la testa, lasciando cadere l'argomento.
Il vassoio tra loro si era lentamente svuotato ed ora, del ricco assortimento di piatti alieni non rimaneva che qualche boccone. Quelli li finisci? si informò Jim, pronto a spazzolare tutto ciò che era rimasto prima di passare al dolce. Non che tutto fosse esattamente di suo gradimento, ma probabilmente dopo una giornata come quella avrebbe mangiato anche dei sassi pur di recuperare un po' di energia. Ascoltò sovrappensiero Carol annunciare che, in realtà, un nome ce l'aveva già in mente... assieme al secondo nome... e a tutto quello che aveva intenzione di fare nei prossimi mesi. In effetti dava l'idea di aver riflettuto a lungo su quella situazione, sicuramente molto più a lungo di lui, nonostante si fosse premurata di informarlo non appena aveva scoperto di essere incinta. Era abbastanza evidente che nonostante le preoccupazioni, quel bambino era una cosa a cui lei teneva molto. Jim, dal canto suo, non poteva dire altrettanto. Non solo non aveva mai nemmeno concepito quell'idea prima di allora, ma sebbene fosse sicuro di amare Carol, avrebbe di gran lunga preferito che le cose tra loro rimanessero come erano state fino a quel momento. Per quanto lo riguardava, quel bambino poteva chiamarlo David, Donald o chissà che altro e non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Allontanò quel pensiero con un vago senso di colpa: avrebbe voluto davvero riuscire a condividere l'entusiasmo di Carol, ma al momento non provava che una vaga curiosità mista ad incertezza, non diversa da quella che sorgeva quando, nel mezzo di una qualche missione, saltava fuori una qualche inattesa forma di vita aliena. Forse era solo una questione di tempo. Forse, non appena si fosse abituato all'idea, sarebbe riuscito anche lui ad essere felice e trepidante per l'attesa e silenziosamente pregò fosse così.
... e a noi va bene non essere tradizionalisti? si informò con sguardo sibillino. Non sarebbe certo servita una grande intuizione per capire che quella non era una domanda posta a caso, che aveva in mente qualcosa. Non sono un grande amante dei nomi altisonanti... le ricordò, nel caso non avesse ancora notato che lui per primo preferiva presentarsi semplicemente come "Jim" che con il proprio nome per esteso ... ma se vuoi che abbia un secondo o un terzo nome, magari un giorno ti ringrazierà per non aver permesso che gli affibbiassi un nome banale scherzò, prendendosi qualche istante prima di farsi nuovamente serio ed aggiungere in realtà c'è un'altra cosa di cui dovremmo discutere: immagino che i nostri amici si aspetteranno che annunciamo un matrimonio oltre che un bambino. Cosa ne pensi? chiese con il vago timore che anche su quell'argomento non si sarebbero trovati in sintonia, ma comunque determinato a trovare una soluzione prima che diventasse un problema.
Il vassoio tra loro si era lentamente svuotato ed ora, del ricco assortimento di piatti alieni non rimaneva che qualche boccone. Quelli li finisci? si informò Jim, pronto a spazzolare tutto ciò che era rimasto prima di passare al dolce. Non che tutto fosse esattamente di suo gradimento, ma probabilmente dopo una giornata come quella avrebbe mangiato anche dei sassi pur di recuperare un po' di energia. Ascoltò sovrappensiero Carol annunciare che, in realtà, un nome ce l'aveva già in mente... assieme al secondo nome... e a tutto quello che aveva intenzione di fare nei prossimi mesi. In effetti dava l'idea di aver riflettuto a lungo su quella situazione, sicuramente molto più a lungo di lui, nonostante si fosse premurata di informarlo non appena aveva scoperto di essere incinta. Era abbastanza evidente che nonostante le preoccupazioni, quel bambino era una cosa a cui lei teneva molto. Jim, dal canto suo, non poteva dire altrettanto. Non solo non aveva mai nemmeno concepito quell'idea prima di allora, ma sebbene fosse sicuro di amare Carol, avrebbe di gran lunga preferito che le cose tra loro rimanessero come erano state fino a quel momento. Per quanto lo riguardava, quel bambino poteva chiamarlo David, Donald o chissà che altro e non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Allontanò quel pensiero con un vago senso di colpa: avrebbe voluto davvero riuscire a condividere l'entusiasmo di Carol, ma al momento non provava che una vaga curiosità mista ad incertezza, non diversa da quella che sorgeva quando, nel mezzo di una qualche missione, saltava fuori una qualche inattesa forma di vita aliena. Forse era solo una questione di tempo. Forse, non appena si fosse abituato all'idea, sarebbe riuscito anche lui ad essere felice e trepidante per l'attesa e silenziosamente pregò fosse così.
... e a noi va bene non essere tradizionalisti? si informò con sguardo sibillino. Non sarebbe certo servita una grande intuizione per capire che quella non era una domanda posta a caso, che aveva in mente qualcosa. Non sono un grande amante dei nomi altisonanti... le ricordò, nel caso non avesse ancora notato che lui per primo preferiva presentarsi semplicemente come "Jim" che con il proprio nome per esteso ... ma se vuoi che abbia un secondo o un terzo nome, magari un giorno ti ringrazierà per non aver permesso che gli affibbiassi un nome banale scherzò, prendendosi qualche istante prima di farsi nuovamente serio ed aggiungere in realtà c'è un'altra cosa di cui dovremmo discutere: immagino che i nostri amici si aspetteranno che annunciamo un matrimonio oltre che un bambino. Cosa ne pensi? chiese con il vago timore che anche su quell'argomento non si sarebbero trovati in sintonia, ma comunque determinato a trovare una soluzione prima che diventasse un problema.