13-05-2024, 05:39 PM
It's nice to have a family.
Carol Marcus Umana
Ascoltavo Jim parlare con quella sua calma abituale, una calma che talvolta mascherava le sue vere emozioni. Avevo notato, anche se lui non lo ammetteva apertamente, che l'idea di diventare padre non lo entusiasmava come me. Tuttavia, ero decisa a fare in modo che si sentisse parte di questa gravidanza, di questa nuova fase della nostra vita insieme. Avevo notato il suo sguardo distratto mentre parlavo delle analisi, e il suo commento sulla stanchezza era comprensibile; aveva senz'altro avuto una giornata estenuante.
«No, sono piena» dissi, spingendo verso di lui il piatto con gli ultimi bocconi. Il suo interesse distratto per il cibo mi fece sorridere; era così tipico di lui cercare di nascondere le sue preoccupazioni dietro atti quotidiani.
Quando la conversazione si spostò sull'eventualità del matrimonio, potevo sentire nel suo tono una cautela che nascondeva una preoccupazione più profonda. Jim era sempre stato diretto, ma in quel momento sembrava cercare le parole giuste. «Per quanto riguarda il matrimonio, a me non interessa davvero se viene celebrato o no. L'importante per me è che, se hai intenzione di essere parte della vita di tuo figlio, lo faccia. Non mi importa dell'anello al dito o di un foglio firmato, quanto di un genitore presente per il bambino» dissi, trovando importante essere chiara su quello che sentiv,. Il suo sguardo sibillino quando chiese se andava bene non essere tradizionalisti mi fece riflettere per un attimo. «A me va benissimo non essere tradizionalisti, non abbiamo bisogno di seguire un percorso definito da altri per sapere che ciò che costruiamo è reale e importante. Tu a cosa pensi?» dissi seriamente.
Ascoltai il suo commento sugli amici che si aspettavano un matrimonio non mi colse di sorpresa, ma era essenziale stabilire le nostre priorità. «Se il nostro legame e il nostro impegno nei confronti di nostro figlio possono essere misurati solo con un matrimonio agli occhi di altri, allora forse non capiscono chi siamo veramente. Voglio che ogni decisione che prendiamo sia per il bene della nostra piccola famiglia, e non per aspettative esterne. »
Jim menzionò poi l'idea del nome, e il mio cuore si scaldò al pensiero che stesse considerando quelle piccole ma significative decisioni. «Per il nome, David mi piace davvero, ma per me è importante che anche tu ti senta connesso a queste scelte.» ammisi, guardando Jim attraverso il tavolo.
«No, sono piena» dissi, spingendo verso di lui il piatto con gli ultimi bocconi. Il suo interesse distratto per il cibo mi fece sorridere; era così tipico di lui cercare di nascondere le sue preoccupazioni dietro atti quotidiani.
Quando la conversazione si spostò sull'eventualità del matrimonio, potevo sentire nel suo tono una cautela che nascondeva una preoccupazione più profonda. Jim era sempre stato diretto, ma in quel momento sembrava cercare le parole giuste. «Per quanto riguarda il matrimonio, a me non interessa davvero se viene celebrato o no. L'importante per me è che, se hai intenzione di essere parte della vita di tuo figlio, lo faccia. Non mi importa dell'anello al dito o di un foglio firmato, quanto di un genitore presente per il bambino» dissi, trovando importante essere chiara su quello che sentiv,. Il suo sguardo sibillino quando chiese se andava bene non essere tradizionalisti mi fece riflettere per un attimo. «A me va benissimo non essere tradizionalisti, non abbiamo bisogno di seguire un percorso definito da altri per sapere che ciò che costruiamo è reale e importante. Tu a cosa pensi?» dissi seriamente.
Ascoltai il suo commento sugli amici che si aspettavano un matrimonio non mi colse di sorpresa, ma era essenziale stabilire le nostre priorità. «Se il nostro legame e il nostro impegno nei confronti di nostro figlio possono essere misurati solo con un matrimonio agli occhi di altri, allora forse non capiscono chi siamo veramente. Voglio che ogni decisione che prendiamo sia per il bene della nostra piccola famiglia, e non per aspettative esterne. »
Jim menzionò poi l'idea del nome, e il mio cuore si scaldò al pensiero che stesse considerando quelle piccole ma significative decisioni. «Per il nome, David mi piace davvero, ma per me è importante che anche tu ti senta connesso a queste scelte.» ammisi, guardando Jim attraverso il tavolo.