14-05-2024, 06:47 PM
It's nice to have a family.
Carol Marcus Umana
Mentre Jim parlava, una cascata di riflessioni mi travolse, risvegliando ricordi e sentimenti che avevo a lungo cercato di indirizzare verso qualcosa di costruttivo. «Mi dispiace per quanto ti è capitato. Non so se te l'ho mai detto, ma anche io non ho avuto un bel rapporto con mio padre» iniziai, la voce un po' più bassa del solito, riflettendo su quanto quella relazione avesse plasmato molte delle mie scelte di vita. «Non ne ho mai fatto mistero, ma non ricordo se te ne abbia mai parlato apertamente»
Mentre riflettevo ad alta voce, mi resi conto che desiderare di diventare madre era sempre stata una parte di me, forse una reazione a quella mancanza di connessione emotiva che avevo provato crescendo. «Forse è per questo che ho sempre voluto essere madre, fin da quando ho memoria e sono pronta a prendere la cosa con relativa tranquillità» continuai, cercando di spiegare il mio atteggiamento sereno nonostante le sfide che la maternità poteva presentare.
«In passato ho avuto paura di non poter avere figli miei, e ho pensato che avrei potuto adottare in un secondo momento» confidai, lasciando che quella verità emergesse chiara tra noi. «Quindi questa gravidanza è per me un dono incredibile, qualcosa che voglio abbracciare pienamente, nonostante tutte le incertezze che può comportare»
Guardai Jim negli occhi, cercando di trasmettere la sincerità delle mie parole e la mia comprensione per il turbamento che stava provando. «Capisco che per te tutto questo sia nuovo e forse intimidatorio. Capisco che tu voglia prendere le cose giorno per giorno; una cosa molto diversa da me che tendo forse a controllare un po' troppo ed è una delle ragioni per cui ti amo.»
La sua proposta di prendere le cose giorno per giorno risuonava con il mio modo di vedere la vita, soprattutto in un contesto così imprevedibile come quello di una nave stellare. «Sì, prendiamo le cose giorno per giorno. Vedremo che succede» concordai con un sorriso.
Quando si alzò per riporre i piatti, il suo commento su David e il dolce mi strappò una risata, alleggerendo l'atmosfera. "David è molto interessato al dolce risposi giocando al suo gioco, apprezzando il modo in cui, nonostante tutto, trovava il modo di inserire un po' di leggerezza nel momento
Mentre riflettevo ad alta voce, mi resi conto che desiderare di diventare madre era sempre stata una parte di me, forse una reazione a quella mancanza di connessione emotiva che avevo provato crescendo. «Forse è per questo che ho sempre voluto essere madre, fin da quando ho memoria e sono pronta a prendere la cosa con relativa tranquillità» continuai, cercando di spiegare il mio atteggiamento sereno nonostante le sfide che la maternità poteva presentare.
«In passato ho avuto paura di non poter avere figli miei, e ho pensato che avrei potuto adottare in un secondo momento» confidai, lasciando che quella verità emergesse chiara tra noi. «Quindi questa gravidanza è per me un dono incredibile, qualcosa che voglio abbracciare pienamente, nonostante tutte le incertezze che può comportare»
Guardai Jim negli occhi, cercando di trasmettere la sincerità delle mie parole e la mia comprensione per il turbamento che stava provando. «Capisco che per te tutto questo sia nuovo e forse intimidatorio. Capisco che tu voglia prendere le cose giorno per giorno; una cosa molto diversa da me che tendo forse a controllare un po' troppo ed è una delle ragioni per cui ti amo.»
La sua proposta di prendere le cose giorno per giorno risuonava con il mio modo di vedere la vita, soprattutto in un contesto così imprevedibile come quello di una nave stellare. «Sì, prendiamo le cose giorno per giorno. Vedremo che succede» concordai con un sorriso.
Quando si alzò per riporre i piatti, il suo commento su David e il dolce mi strappò una risata, alleggerendo l'atmosfera. "David è molto interessato al dolce risposi giocando al suo gioco, apprezzando il modo in cui, nonostante tutto, trovava il modo di inserire un po' di leggerezza nel momento