27-05-2024, 07:43 PM
It's nice to have a family.
Carol Marcus Umana
Non potei fare a meno di sorridere quando Jim protestò vivacemente contro l'accusa di essere uno scavezzacollo. Quel suo lato così orgoglioso e impulsivo era parte del motivo per cui lo amavo tanto, anche se spesso mi preoccupava. «Non tanto» aggiustò, ammettendo con un sorriso che forse, in qualche occasione, aveva messo la prudenza da parte. Sapevo che, per lui, l'adrenalina e il rischio erano parte integrante della vita a bordo dell'Enterprise.
«È più un rischio controllato»puntualizzò, e non potei fare a meno di ridere.
«Jim, il tuo concetto di rischio controllato è probabilmente molto diverso da quello di chiunque altro e sicuramente dal mio. Ammetto che a volte mi preoccupo per te, ma so anche che riesci sempre a trovare una soluzione» dissi con affetto, sapendo che la sua intraprendenza era una delle sue qualità più affascinanti e, allo stesso tempo, più pericolose.
Quando scherzò sul fatto che poteva finire per innamorarsi di me, sentii una dolcezza profonda nel modo in cui mi accarezzava il volto. Era evidente che qualcosa provasse, e il contatto fisico rendeva tutto ancora più reale e tangibile; ma percepii anche la sua ritrosia quando si ritrasse, tornando a sedersi. Sapevo che c'era qualche pensiero che lo preoccupava, non sapevo se fosse il bambino dato che c'era una parte di lui ancora insicura e incerta riguardo a quel nuovo ruolo; o se c'era qualcosa d'altro. Quando si concentrò nuovamente sull'Enterprise, parlando con la passione e la determinazione che lo caratterizzavano; dicendo che non avrei dovuto preoccuparmi, annuii.
«Lo so, come so che farai di tutto per mantenere l'Enterprise operativa» risposi, fiduciosa nelle sue capacità e nella sua determinazione, ma quando mi chiese del dolce, sorrisi.
«Sorprendentemente buono. Devo ammettere che ero un po' scettica all'inizio, non avrei mai pensato che una torta di quel colore potesse essere così buona. Grazie per averlo condiviso con me. Tu che ne pensi?» risposi con una punta di curiosità.
«È più un rischio controllato»puntualizzò, e non potei fare a meno di ridere.
«Jim, il tuo concetto di rischio controllato è probabilmente molto diverso da quello di chiunque altro e sicuramente dal mio. Ammetto che a volte mi preoccupo per te, ma so anche che riesci sempre a trovare una soluzione» dissi con affetto, sapendo che la sua intraprendenza era una delle sue qualità più affascinanti e, allo stesso tempo, più pericolose.
Quando scherzò sul fatto che poteva finire per innamorarsi di me, sentii una dolcezza profonda nel modo in cui mi accarezzava il volto. Era evidente che qualcosa provasse, e il contatto fisico rendeva tutto ancora più reale e tangibile; ma percepii anche la sua ritrosia quando si ritrasse, tornando a sedersi. Sapevo che c'era qualche pensiero che lo preoccupava, non sapevo se fosse il bambino dato che c'era una parte di lui ancora insicura e incerta riguardo a quel nuovo ruolo; o se c'era qualcosa d'altro. Quando si concentrò nuovamente sull'Enterprise, parlando con la passione e la determinazione che lo caratterizzavano; dicendo che non avrei dovuto preoccuparmi, annuii.
«Lo so, come so che farai di tutto per mantenere l'Enterprise operativa» risposi, fiduciosa nelle sue capacità e nella sua determinazione, ma quando mi chiese del dolce, sorrisi.
«Sorprendentemente buono. Devo ammettere che ero un po' scettica all'inizio, non avrei mai pensato che una torta di quel colore potesse essere così buona. Grazie per averlo condiviso con me. Tu che ne pensi?» risposi con una punta di curiosità.