03-07-2024, 02:15 PM
It is worthwhile studying other peoples, because every understanding of another culture is an experiment with our own.
Haruka Abe Umana
All'offerta di Kirk, Haruka lo ringraziò e gli passò il campione. Non aveva veramente bisogno di una mano, in quanto il campione era solo uno e non era poi così pesante, ma non se la sentì di rifiutare quella gentilezza. Se il capitano avesse insistito a portare anche altri eventuali campioni, Haruka avrebbe riveduto la sua decisione ma per il momento lo avrebbe lasciato fare.
Mentre seguiva Kirk tra gli arbusti, l'uomo confermò i suoi timori. Voleva parlare dell'attacco alla base romulana, la missione per cui quasi aveva lasciato la flotta. È stato difficile. Ammise, mentre spostava col braccio un ramo per liberarsi il passaggio. Non approvo completamente quella sua decisione, nemmeno ora, ma so che era l'unica opzione possibile. Ha fatto quello che doveva fare, e ha evitato un'ulteriore catastrofe. Era difficile dire a cosa avrebbero portato gli esperimenti romulani: un avanzamento tecnologico del nemico nella migliore delle ipotesi, la creazione di un buco nello spazio-tempo nella peggiore. No, una Narada era sufficiente. Haruka non poteva scambiare la vita di Vaurek con quella di un intero pianeta.
Non posso negare che l'opzione del trasferimento mi sia passata per la mente, ma preferisco un capitano pronto a fermarmi quando sono in errore ad una completa incognita. L'incontro con Vaurek l'aveva scossa, profondamente. C'erano volute diverse sessioni con McCoy per riuscire a rimettersi in quadro psicologicamente. Non osava pensare cosa sarebbe successo se Kirk le avesse permesso di partecipare alla missione. Nelle condizioni in cui era, la possibilità che avrebbe messo a rischio missione e colleghi non era da scartare.
Non sapeva esattamente come (e se) proseguire, quando Liepmann giunse involontariamente in suo soccorso. Haruka aumentò il passo, raggiungendo lo strapiombo appena dopo Kirk. Questo è decisamente un problema. Pensò, mentre si guardava attorno alla ricerca di un possibile passaggio.
Mentre seguiva Kirk tra gli arbusti, l'uomo confermò i suoi timori. Voleva parlare dell'attacco alla base romulana, la missione per cui quasi aveva lasciato la flotta. È stato difficile. Ammise, mentre spostava col braccio un ramo per liberarsi il passaggio. Non approvo completamente quella sua decisione, nemmeno ora, ma so che era l'unica opzione possibile. Ha fatto quello che doveva fare, e ha evitato un'ulteriore catastrofe. Era difficile dire a cosa avrebbero portato gli esperimenti romulani: un avanzamento tecnologico del nemico nella migliore delle ipotesi, la creazione di un buco nello spazio-tempo nella peggiore. No, una Narada era sufficiente. Haruka non poteva scambiare la vita di Vaurek con quella di un intero pianeta.
Non posso negare che l'opzione del trasferimento mi sia passata per la mente, ma preferisco un capitano pronto a fermarmi quando sono in errore ad una completa incognita. L'incontro con Vaurek l'aveva scossa, profondamente. C'erano volute diverse sessioni con McCoy per riuscire a rimettersi in quadro psicologicamente. Non osava pensare cosa sarebbe successo se Kirk le avesse permesso di partecipare alla missione. Nelle condizioni in cui era, la possibilità che avrebbe messo a rischio missione e colleghi non era da scartare.
Non sapeva esattamente come (e se) proseguire, quando Liepmann giunse involontariamente in suo soccorso. Haruka aumentò il passo, raggiungendo lo strapiombo appena dopo Kirk. Questo è decisamente un problema. Pensò, mentre si guardava attorno alla ricerca di un possibile passaggio.