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USS Eternity Esplorando K-G
#1

Haruka Abe

Human

Haruka si trovava in plancia, seduta alla postazione scientifica. Era la prima volta, da quando era salita sulla USS Eternity, che aveva l'occasione di stare in quel luogo, il centro di comando della nave. Era il suo primo turno lì in plancia e, se non avesse fatto cavolate, probabilmente non sarebbe stato nemmeno l'ultimo. Altrimenti si sarebbe di certo ritrovata confinata nella sezione scientifica per parecchio tempo, come s'addice ad un novellino. Perché, anche se l'Eternity non era la prima nave a cui era stata assegnata dopo aver concluso l'accademia, non poteva certo dire di essere un'esperta. Magari aveva fatto le sue esperienze in campo antropologico, ma come membro dell'equipaggio di un'astronave della flotta era ancora agli esordi. E per quel motivo aveva intenzione di fare particolarmente attenzione ai suoi compiti e al comportamento del resto dei presenti in plancia: anche se non teneva eccessivamente a fare una buona figura di fronte al capitano Harris, non voleva nemmeno rischiare di mettere a repentaglio la sua carriera sull'Eternity per qualche errore che con solo un poco più di attenzione avrebbe potuto evitare. Si sarebbe impegnata al massimo, nonostante la missione in corso non fosse dello stesso livello di rischio e di importanza di quelle che la nave e il suo equipaggio avevano affrontato soltanto l'anno prima, quando lei non era ancora a bordo. Non si trattava di fermare un personaggio problematico o evitare una guerra con i romulani, ma di una semplice esplorazione di un pianeta. Un pianeta di classe M rilevato in un angolo poco esplorato del quadrante alpha da una sonda federale. Un pianeta che, dai dati inviati dalla sonda, era risultato talmente pieno di vegetazione da meritare l'appellativo di 'Kelly Green', una delle sfumature di verde, come la Terra era chiamata 'pianeta azzurro'. Così non era stato difficile per gli addetti dare una designazione a quel pianeta da poco scoperto: un pianeta dalla colorazione così Kelly Green non poteva che essere chiamato K-G. Magari Haruka non lo approvava, ma non poteva negare che almeno la designazione avesse un senso. Anche se, nel caso l'analisi avesse rivelato una forma di vita senziente nativa del pianeta, Haruka avrebbe di certo preferito chiamare il pianeta col nome indigeno. K-G era, alla fin fine, un nome freddo, una semplice designazione numerica: in confronto a quelle due semplici lettere, era sicuramente meglio un nome che era stato dato ad un pianeta dai suoi stessi abitanti. Sempre che ci fossero stati.

Non che la giapponese avesse ancora molto da aspettare per scoprirlo: mancavano solo pochi minuti all'arrivo della nave a K-G. Allora i sensori, ed un'eventuale esplorazione del pianeta, avrebbero permesso all'equipaggio dell'Eternity di scoprire se il pianeta era abitato e se, in caso contrario, fosse eventualmente adatto per stabilirci una colonia.
#2

Edward Alan Harris

Augmented Human

Pochi giorni prima, il Comando di Flotta aveva assegnato una missione alla USS Eternity. Una sonda di ricognizione aveva rilevato un pianeta di Classe M, nel Quadrante Alpha; molto lontano dai pianeti più conosciuti della Federazione, dall'altra parte del quadrante se la missione iniziava dal Settore 001.
In quei giorni di viaggio, aveva colto più occasioni per osservare i nuovi componenti dell'equipaggio, specialmente il Guardiamarina Abe.
Era il nuovo Ufficiale Scientifico, in plancia per la prima volta e su una nave della Flotta Stellare.
Sembrava più una vulcaniana che un'umana, ma dopotutto, la maggior parte degli Ufficiali Scientifici della Federazione era vulcaniano, quindi tutto risolto.
Il nuovo pianeta, secondo la sonda, era quasi completamente coperto da vegetazione. Le ipotesi si erano subito composte nell'intelletto avanzato di Edward. Ci sono tre possibili opzioni: un campo di forza mimetico circonda l'intero pianeta (anche se un campo di forza del genere richiederebbe il consumo di una immensa quantità di energia), il pianeta è realmente coperto di vegetazione e non è popolato, il pianeta è realmente coperto di vegetazione ed è popolato da una civiltà pre-curvatura. Edward aveva scartato a priori l'ipotesi che il pianeta fosse popolato da una civiltà che conosceva la curvatura, perchè se così fosse stato, la suddetta civiltà e la Federazione sarebbero già entrati in contatto.
Guardiamarina Abe, rileva forme di vita?
#3

Haruka Abe

Human

Non ci volle molto perché la nave uscisse dalla curvatura e il pianeta diventasse visibile agli occhi dell'equipaggio dell'Eternity. Haruka lo fissò per qualche millesimo di secondo dallo schermo principale della nave, il tempo per considerare che il pianeta era veramente di color Kelly Green, poi pose la sua attenzione sull'attrezzatura della sua postazione scientifica, chinandosi sui sensori come richiesto dal capitano. Osservò i dati delle rilevazioni con attenzione, in parte perplessa dai risultati. "Non sembra esserci presenza di forme di vita umanoidi, capitano." Disse dunque. "Ci sono forme di vita animali, la maggior parte concentrate in punti precisi, ma non c'è alcun indicazione di civiltà anche arretrate." Cosa che in effetti era strana: perché gli animali avrebbero dovuto essere concentrati così tanto in solo alcuni punti se non si trovavano in delle specie di recinti? "Ma eventuali costruzioni potrebbero essere nascoste dalla vegetazione, che ricopre in maniera massiccia il pianeta." Aggiunse, nonostante quel particolare fosse evidente anche ad occhio nudo. "L'atmosfera è adatta alla vita umanoide. È un pianeta di classe M." Dalle rivelazioni sembrava essere il pianeta perfetto, troppo perfetto: vegetazione, animali, assenza di civiltà e aria respirabile. Un paradiso. Se fosse stato veramente così sarebbe stata una scoperta sensazionale, anche se probabilmente l'umanità e le altre specie sarebbero riusciti a rovinarlo: d'altronde, cosa altro può succedere quando una forma di vita aliena pone piede su di un pianeta incontaminato?

L'attenzione di Haruka fu ben presto distratta dai quei tristi pensieri. C'era una specie di bruma attorno al pianeta. Lanciò una scansione e i risultati furono così strani che volle controllare due volte. "Capitano, sia nell'atmosfera che intorno al pianeta rilevo dei corpi unicellulari di natura vegetale." Più di così non poteva dire: per scoprire di più avrebbe dovuto come minimo far teletrasportare un campione sulla nave e analizzarlo in laboratorio.
#4

Edward Alan Harris

Augmented Human

Edward aveva ascoltato le parole del Guardiamarina, che aveva riportato ciò che avevano registrato i sensori. è possibile che i nostri sensori siano disturbati? Rileva fonti di energia sul pianeta?
Tra le sue tre ipotesi, per ora era la seconda la più accreditata: il pianeta non era popolato.
Le uniche forme di vita indigene erano animali, e finora in tutta la storia della Federazione, gli animali non avevano mai mostrato di possedere intelletto. Seguivano l'istinto: se erano concentrati in punti precisi, c'era un motivo preciso. Oppure sono in delle gabbie di energia, ad ogni modo dovrò aspettare la risposta del Guardiamarina.
Il pianeta era di classe M, sarebbero potuti scendere, se lui lo avesse deciso.
Ma c'erano ancora troppe incognite in gioco.
Potremmo teletrasportare a bordo uno dei quei corpi unicellulari, inserendoli in un campo di contenimento abbastanza stabile?
#5

Haruka Abe

Human

Dopo le prime domande di Harris, Haruka lavorò un attimo sul sistema dei sensori, dicendo: "Solo un momento, capitano." Una volta finiti i controlli, cosa che le portò via solo pochi istanti, la ragazza aggiunse: "Non rilevo alcuna anomalia nei sensori. Non sembrano essere disturbati, almeno non da tecnologie conosciute." Avrebbe voluto dirsi al 100% sicura che nessuna fonte stesse disturbando i sensori, ma non bisognava essere dei vulcaniani per rendersi conto che non si può mai essere completamente sicuri. Si può essere sicuri al 99,9%, ma mai al 100%, perché qualcosa potrebbe esulare dalle proprie conoscenze o dalle possibilità delle proprie attrezzature. Quel maledetto 0,1%.

"Non rilevo alcuna fonte di energia sul pianeta." Continuò. "Per quanto riguarda i corpi unicellulari ritengo che sia possibile teletrasportarne alcuni in laboratorio per poterli analizzare. Devo avvisare la sala teletrasporto e la sezione scientifica in modo che procedano?"
#6

Edward Alan Harris

Augmented Human

I sensori non erano disturbati, e non sembravano esserci fonti di energia sul pianeta.
Non erano dei campi di forza a mantenere la fauna del pianeta in quei punti precisi, quindi si erano posizionati in quei punti perchè ritenevano di essere al sicuro. Ma al sicuro da cosa? L'ambiente naturale può essere così ostile da costringere gli animali in delle "gabbie"?
L'idea di non posare piede per alcun motivo sul pianeta stava prendendo terreno nella sua mente, ma Edward era troppo curioso. Era anche per questo che era entrato nella Flotta Stellare, no? "Esplorare strani, nuovi Mondi, fino ad arrivare là, dove nessuno è mai giunto prima".
Un attimo, Guardiamarina. Riesce a dedurre che effetto potrebbero avere quei corpi unicellulari a contatto con i nostri scudi e con il nostro corpo? Prima di rischiare di teletrasportarne alcuni sulla nave, vorrei essere sicuro che, qualora fuggissero dal campo di contenimento, il contatto con i nostri corpi non sia pericoloso.
#7

Haruka Abe

Human

Le parole del capitano la resero perplessa: perché tutti quei controlli? Si trattava semplicemente di corpi unicellulari di origine vegetale. Corpi che, in effetti, non avrebbero dovuto trovarsi nello spazio. Possibile che si trattasse di qualcosa di anomalo e pericoloso? Sì, era certamente possibile. Dopotutto, visto l'ampiezza dell'universo e delle sue forme di vita, c'era ancora molto che l'umanità e tutte le altre specie dovevano scoprire. Haruka si prese qualche istante per riflettere: come sarebbe stato possibile accertarsi, come richiesto dal capitano, che quei corpi unicellulari fossero innocui?

"Potremo inviare una sonda." Commentò dopo qualche millesimo di secondo, come colpita da un'illuminazione. In effetti, la risoluzione del problema era dannatamente semplice! "Dovrebbe essere possibile inviare una sonda dotata di scudi e contenente materia organica. Così potremo fare entrambi i test nello stesso tempo: sia il test degli scudi che quello con la materia organica."
#8

Edward Alan Harris

Augmented Human

La risposta del Haruka Abe era stata eccellente, esattamente ciò che avrebbe fatto lui.
Perfetto, Guardiamarina. Prepari una sonda con tali caratteristiche e la lanci. Vedremo cosa succederà. Tenente (timoniere), stia pronto ad una manovra evasiva nel caso si verificassero problemi.
Il Capitano Harris non voleva rischiare in alcun modo la propria nave, soprattutto se poteva evitare di subire danni.
#9

Haruka Abe

Human

"Sissignore." Rispose semplicemente il guardiamarina, attivando l'intercom e chiamando la sezione scientifica. Spiegò all'ufficiale scientifico che rispose quello che aveva bisogno, descrivendo il più dettagliatamente possibile le caratteristiche tecniche necessarie, poi chiuse la chiamata. Dopo qualche minuto le arrivò segnalazione dalla sezione scientifica che la sonda era pronta ad essere lanciata. "La sonda è pronta, signore." Disse dunque, rivolta al capitano Harris. "La lancerò tra tre, due, uno. Sonda inviata. Sta entrando nella 'nube' di corpi unicellulari. I dati degli scudi sono nella norma." Aggiunse, mentre controllava dalla consolle scientifica i dati che la sonda stava inviando alla nave. "Gli scudi sembrano reggere. Non c'è alcuna infiltrazione. Devo disattivare gli scudi per controllare il comportamento dei corpi unicellulari al contatto con la superficie della sonda?" Domandò, cominciando a pensare che, in effetti, tutte quelle misure di sicurezza si stavano rivelando piuttosto inutili. Ma magari quelle particelle vegetali riserbavano loro ancora delle sorprese.
#10

Edward Alan Harris

Augmented Human

Edward aveva osservato con attenzione i singoli movimenti, gesti e parole del Guardiamarina Abe. Era stata perfettamente precisa e aveva disposto con ordine ciò che la sonda avrebbe dovuto fare.
Si era anche presa la dovuta libertà di lanciare la sonda a sua discrezione, seguendo i suoi ordini alla lettera.
Seguirono il percorso della sonda sullo schermo, mentre lui dava anche un'occhiata al piccolo terminale tattico alla sua destra che lo informava sullo status della sonda. Sembrò andare tutto bene, gli scudi resistettero ai corpi unicellulari.
Si, Guardiamarina. Disattivi gli scudi e vediamo cosa succede. Continuando a spostare lo sguardo dallo schermo al piccolo terminale tattico, Edward aspettò la reazione dei corpi unicellulari di fronte alla mancanza dello scudo.
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