RE: L'esame -
Cantastorie - 22-09-2014
Bones aveva ricevuto una comunicazione da Spock subito dopo che l'Ammiraglio Sheppard, con quarantacinque minuti di ritardo, era salito a bordo e si era diretto verso l'infermeria accompagnato da Jim.
All'infermeria, McCoy aveva fatto disporre il suo staff in due colonne posizionate subito dopo la porta d'ingresso nella stanza, pronti a ricevere l'Ammiraglio. Lui si era posizionato tra le due, sarebbe stato presentato per primo da Jim e avrebbe stretto la mano di Emil Sheppard.
A Bones spettava un compito gravoso, ma meno difficile di altri che aveve portato a termine. Eseguire una perizia psichiatrica era un compito abbastanza tranquillo, aveva i suoi ufficiali e nessun motivo per cui preoccuparsi.
Uno di essi, il Tenente Johnson, era stato assegnato alla USS Enterprise quella stessa mattina. Aveva ottime credenziali, ma qualche problema ad eseguire gli ordini, e proprio per questo era stato assegnato a molte navi e riassegnato poco dopo; ora era giunto all'Enterprise. Bones l'avrebbe tenuto d'occhio: dal canto suo, quel ragazzo aveva molte possibilità di divenire un ottimo Ufficiale, magari anche Comandante se fosse riuscito a strappare una promozione a Jim. Perchè era noto a tutti che Jim amava le teste calde pronte a disubbidire agli ordini quando non li ritenevano concerni alla situazione e a quanto aveva capito, Johnson rientrava in questa categoria.
Jim e l'Ammiraglio raggiunsero l'infermeria poco dopo. Ad un cenno del Capitano, Bones fece un passo in avanti e tese la mano a Sheppard.
RE: L'esame - Michael Hundin - 22-09-2014
Appena entrati in infermeria, Bones si era fatto avanti, e Jim l'aveva presentato all'Ammiraglio Sheppard. Ammiraglio, ho il piacere di presentarLe il Comandante Leonard Horatio McCoy, Ufficiale Medico Capo della USS Enterprise. E Bones aveva teso la mano all'Ammiraglio.
Jim osservò il nuovo Tenente, Johnson, assegnato alla sua nave quella mattina stessa. Non sembrava nervoso nè agitato, stava gestendo al meglio la situazione. Era stato assegnato alla sua nave dopo molti altri incarichi su altre navi della Flotta, e Jim sperava potesse integrarsi al meglio: il suo equipaggio era la sua famiglia, e lui era responsabile per ognuno di loro.
RE: L'esame -
Master - 23-09-2014
Se solo un attimo prima gli occhi di Sheppard mostravano, al massimo, noia e irritazione, quando il suo sguardo cadde sul dottore diventarono estremamente gelidi. Quello era l'uomo che avrebbe deciso la sua sorte, un uomo che era evidentemente deciso a distruggerlo. Se solo avesse avuto più tempo e avesse trovato qualche scheletro nell'armadio di McCoy, avrebbe potuto provare a renderlo mansueto con una bella minaccia. Ma, nel caso fosse stato necessario, avrebbe potuto fare quelle ricerche più avanti, per togliere ogni credibilità al suo esame. E, se anche non avesse trovato nulla, beh... le prove si possono sempre creare.
"È un piacere conoscerla, dottore." Disse, con tono neutro che di certo non aiutava a far sembrare le sue parole veritiere, mentre stringeva più del dovuto la mano di McCoy. Nulla che potesse fargli veramente male, ma comunque bastava per alleviare almeno un poco la sua frustrazione.
RE: L'esame -
Cantastorie - 24-09-2014
Come da protocollo, era stato il Capitano Kirk a presentare Bones all'Ammiraglio.
McCoy era un dottore, ma non era solamente un chirurgo. Difatti era -anche- proprio per i suoi innumerevoli dottorati che era stato ritenuto in grado di compiere una visitica psichiatrica all'Ammiraglio Sheppard.
Era uno che notava tutto, un leggero cambio del tono o del volume della voce, movimenti impercettibili delle dita, del naso o delle orecchie, tic o movimenti causati dalla troppa sedentarietà o dalle abitudini. Tutto insomma.
E non potè non notare che la sua mano era stata stretta con leggermente troppa foga, quasi in modo intimidatorio per rivangare come fosse l'Ammiraglio Sheppard il capo e il regista della situazione. Peccato solo che non lo era, davvero no.
Bones aveva fatto i compiti a casa: aveva letto e riletto il rapporto del Comandante Saavik, aveva deciso con molta cura come agire, cosa dire e cosa non dire all'Ammiraglio. Nulla poteva andare male.
Il piacere è tutto mio, Ammiraglio. Ho avuto fortuna a ricevere proprio io l'ordine dall'Ammiraglio Pike, altrimenti non ci saremmo mai presentati. Leonard non era abituato a sorridere, nè tantomeno a sorridere in modo forzato, ma si esibì ugualmente in quella che doveva essere un'espressione di cortesia e stima. L'Ammiraglio Emil Sheppard nella mia infermeria, non ci sarebbe privilegio più grande!
RE: L'esame - Michael Hundin - 24-09-2014
Hanno già fatto amicizia. Non potè fare a meno che notare Jim. Ma non poteva allontanarsi dall'infermeria come se niente fosse, doveva sdrammatizzare quell'evento, altrimenti sembrava proprio che l'Ammiraglio si era diretto di sua spontanea volontà al suo funerale. Ammiraglio, non vorrei sembrare scortese ma....in genere le persone del Suo grado non hanno del personale medico della Flotta Stellare scelto appositamente per sottoporVi a visite mediche? Glielo chiedo perchè mi è sembrato strano che un mio Ufficiale ricevesse l'ordine di sottoporLa ad una visita....
Certo, l'ordine poteva anche sembrare strano, ma era pur sempre un ordine, e per giunta, proveniente da una persona con il grado più alto di quello dell'Ammiraglio Sheppard.
RE: L'esame -
Master - 25-09-2014
A Sheppard le parole di McCoy sembrarono quantomeno sarcastiche. Piacere? Privilegio? Era ovvio che si trovava lì soltanto per cercare di affossarlo! Altro che piacere di incontrarlo! Ma, con le sue parole, gli aveva appena confermato che anche Pike si era schierato contro di lui. Non che ormai avesse molti dubbi in proposito. Lasciò andare la mano del dottore, senza commentare le sue parole: parole di cortesia false come quelle che lui stesso aveva detto solo pochi istanti prima. Preferì invece porre attenzione a quello che aveva appena detto Kirk.
"Dopo l'attacco al quartier generale il personale medico più competente è intento ad occuparsi dei feriti più gravi." Commentò. "A quanto pare il personale medico dell'Enterprise era l'unico... diciamo... adatto disponibile. Ma questo mi permetterà di vedere con i miei occhi se i rapporti sull'egregio dottor McCoy e il suo staff sono corretti o meno."
RE: L'esame -
Cantastorie - 25-09-2014
Jim cercava di mantenere la conversazione in toni tranquilli, ma Bones non capiva come mai avesse tanto a cuore il rapporto con l'Ammiraglio. Se tutto ciò che Harris gli aveva detto era vero, se Emil Sheppard era davvero a capo di un'organizzazione para-militare con compiti simili a quelli dell'Intelligence di Flotta, non aveva comunque il potere necessario per metterli in difficoltà, degradarli o cambiargli assegnazione. O perlomeno, non senza la ratifica di un Ammiraglio più alto in grado, come ad esempio l'Ammiraglio Pike, da sempre amico di Jim e dell'Enterprise.
Sheppard aveva risposto con tranquillità alla domanda di Jim, portando l'attenzione su ciò che era successo la mattina prima al Quartier Generale della Flotta Stellare, che aveva provocato danni e molti feriti.
Non c'è tempo da perdere, allora. Prima finiremo, prima potrà tornare a svolgere i suoi compiti.
Il dottore diede un'occhiata a Jim, come per dire lasciaci tranquilli così finiremo il prima possibile e poi tornò a rivolgersi all'Ammiraglio, indicandogli una scrivania con due sedie una di fianco all'altra.
RE: L'esame - Michael Hundin - 25-09-2014
La risposta dell'Ammiraglio era stata quella attesa e Bones aveva colto la palla al balzo. Ovviamente. Sono certo che sarà soddisfatto del mio Capo Medico.
Si girò verso gli ufficiali medici ancora schierati. Non avete del lavoro da fare, voi? Domanda retorica, dato che era stata la visita dell'Ammiraglio a fare sospendere i permessi che Jim aveva dato al suo equipaggio, ma su un'astronave, c'era sempre qualcosa da fare. Vi lascio soli allora. Per qualsiasi evenienza, sono nel mio ufficio. Si rivolse un'ultima volta a Sheppard. Ammiraglio. Eseguì il saluto militare poi uscì dalla stanza, diretto al suo ufficio.
RE: L'esame -
Master - 26-09-2014
Le sue sottili insinuazioni sull'incompetenza di McCoy e del suo staff non avevano provocato alcuna reazione. Che non fossero stati comprese? O che il medico non fosse interessato a ribattere? Non che avesse importanza, ma gli avrebbe fatto piacere vedere quell'uomo perdere un po' del suo autocontrollo. Ma, almeno, sembrava che Kirk non avrebbe assistito all'esame, così non avrebbe dovuto lamentarsi lui stesso della presenza indesiderata e offensiva del capitano. Quindi, visto che l'unico ostacolo era appena uscito dall'infermeria e lo staff medico non aveva - almeno ai suoi occhi - alcun importanza, si rivolse al dottor McCoy: "Bene, vorrei terminare questo inutile esame il prima possibile, per poter tornare ai miei compiti. Quindi... quanto vuole?"
RE: L'esame -
Cantastorie - 26-09-2014
Bones e l'Ammiraglio Sheppard erano rimasti soli, per modo di dire, ovviamente. Jim era tornato nel suo ufficio, e lo staff medico del dottore era comunque a pochi metri di distanza, tutti intenti a svolgere i loro compiti. Tutti tranne i due Tenenti che Bones aveva scelto per supervisionare all'esame, fare una sorta di "tirocinio" insomma; il Tenente Johnson, il nuovo ufficiale e il Tenente Wilson, in servizio sull'Enterprise dal 2258.
L'Ammiraglio non si era ancora seduto sulla sedia, e lui non aveva compiuto la stupida mossa di sedersi per primo, quindi tutti e quattro erano ancora in piedi, poco dopo l'entrata nell'infermeria.
Ma a quel punto l'Ammiraglio disse una frase che Bones non si aspettava, una frase a cui avrebbe dovuto rispondere con tranquillità e le giuste parole, gli chiese quanto volesse per concludere in fretta l'esame.
Ammiraglio Sheppard, sono sicuro che Lei voglia tornare a svolgere i compiti che Le spettano, ma io ho l'ordine di sottoporla ad una visita e a tale visita La sottoporrò. L'Ammiraglio Pike mi ha detto che è da molti mesi che non si sottopone ad una visita, e dato che come giustamente diceva il Capitano, il personale medico apposito è occupato a curare i feriti, ecco che questo compito è stato affidato a me. Ora, prego, si sieda pure. Non voglio farle perdere più tempo del necessario. Bones era stato tranquillo, sapeva che una sua risposta non adeguata avrebbe potuto essere accolta come un oltraggio, un'insinuazione oppure come ammutinamento, invece con le sue parole non aveva detto nulla che avrebbe potuto essere interpretato in altro modo. E comunque, c'erano i video della sorveglianza.