12-11-2011, 08:33 PM
Dhivael s'Ehweia
Romulan
Son più che convinta che non ci sia nulla di meglio di una missione per mettere alla prova sé stessi e per dimostrare la propria abilità e lealtà all'Impero. E, più pericolosa è, più è maggiore la stima che si guadagna... e l'adrenalina che scorre nelle vene mentre la si compie. Non sono certa che quella di oggi sia una delle più pericolose missioni a cui sono stata assegnata... dopotutto, non è detto che finisca con una sparatoria, ma è sicuramente una delle più delicate e snervanti a cui ho mai partecipato.
Mi trovo all'interno del cantiere navale di Utopia Planitia, la base orbitante attorno a Sol IV, pianeta anche conosciuto come Marte. Sono, quindi, nel cuore del territorio nemico, all'interno del settore 001: il sistema Sol, quello in cui vi è il pianeta Terra e, di conseguenza, il nucleo operativo della Federazione Unita dei Pianeti. La IRW T'Met, la nave su cui presto servizio, si trova occultata nelle vicinanze, ma so perfettamente che, nel caso io mi ritrovassi nei guai, dovrò cavarmela da sola. Non metteranno in pericolo la nave e la missione per una semplice agente... o forse sì? Non sono sicura che il capitano fosse molto contento quando sono stata io a propormi volontaria per questa infiltrazione. Come legato della Tal'Diann dovrei starmene buona buona sull'astronave, a controllare il comportamento degli altri membri dell'equipaggio, ma devo ammettere che non ne potevo più. Ho preso la palla al balzo per allontanarmi un po' dalla T'Met... e, soprattutto, dall'ufficiale politico. Visto che - ovviamente - è un agente della Tal'Shiar, è mio compito tenerlo d'occhio e, essendo io un'agente della Tal'Diann, è suo dovere controllare me. È semplicemente un casino totale.
Scaccio quei pensieri dalla mia testa, mentre cammino per un corridoio cercando di dare l'impressione di sapere dove sto andando. I miei capelli sono sciolti, e ricadono sulla fronte, nascondendo la mia cresta frontale già normalmente poco visibile. Indosso una divisa della flotta, più precisamente da ingegnere. Il grado segnato è basso, in questo momento sono un semplice guardiamarina: un grado più alto mi farebbe di certo comodo, ma porterebbe anche attenzione non gradita. In questi casi, è meglio passare il più inosservati possibile.
Mi trovo all'interno del cantiere navale di Utopia Planitia, la base orbitante attorno a Sol IV, pianeta anche conosciuto come Marte. Sono, quindi, nel cuore del territorio nemico, all'interno del settore 001: il sistema Sol, quello in cui vi è il pianeta Terra e, di conseguenza, il nucleo operativo della Federazione Unita dei Pianeti. La IRW T'Met, la nave su cui presto servizio, si trova occultata nelle vicinanze, ma so perfettamente che, nel caso io mi ritrovassi nei guai, dovrò cavarmela da sola. Non metteranno in pericolo la nave e la missione per una semplice agente... o forse sì? Non sono sicura che il capitano fosse molto contento quando sono stata io a propormi volontaria per questa infiltrazione. Come legato della Tal'Diann dovrei starmene buona buona sull'astronave, a controllare il comportamento degli altri membri dell'equipaggio, ma devo ammettere che non ne potevo più. Ho preso la palla al balzo per allontanarmi un po' dalla T'Met... e, soprattutto, dall'ufficiale politico. Visto che - ovviamente - è un agente della Tal'Shiar, è mio compito tenerlo d'occhio e, essendo io un'agente della Tal'Diann, è suo dovere controllare me. È semplicemente un casino totale.
Scaccio quei pensieri dalla mia testa, mentre cammino per un corridoio cercando di dare l'impressione di sapere dove sto andando. I miei capelli sono sciolti, e ricadono sulla fronte, nascondendo la mia cresta frontale già normalmente poco visibile. Indosso una divisa della flotta, più precisamente da ingegnere. Il grado segnato è basso, in questo momento sono un semplice guardiamarina: un grado più alto mi farebbe di certo comodo, ma porterebbe anche attenzione non gradita. In questi casi, è meglio passare il più inosservati possibile.