Regal stava eseguendo una "camminata esplorativa" per la stazione, voleva sapere tutto o quasi dei luoghi della stazione. Aveva iniziato dal luogo più frequentato ossia quello dei negozi e bar. In quel momento pensava a quanti commerciati e baristi lavorassero in quel luogo, quanti soldi circolassero ma non era quello che gli interessava sapere. Si chiedeva soprattuto avessero fatto gli ingegneri a creare un gioiellino del genere.
Decise in quel preciso istante, proprio quando stava passando davanti ad un bar di bere qualcosa. Si sedette in un tavolo vuoto in disparte, non aveva voglia di passare il tempo a fare il saluto ad ogni ufficiale che sarebbe passato di li o ad ordinare "riposo" a qualunque marinaio.
Si fece notare da una cameriera.
"Desidera, signore?" chiese la cameriera con rispetto.
"Mi porti un... alcolico non troppo forte" rispose anche se non era del tutto sicuro "No, aspetti, mi porti un analcolico, sono in servizio." rettificò.
"Subito" rispose la cameriera andando al bancone per consegnare l' ordinazione.
Doveva ancora arrivare da bere quando una ragazza si avvicinò al tavolo e gli chiese di sedersi. Regal era troppo felice per il suo nuovo incarico per essere scortese ma non lo sarebbe stato comunque. L' unica cosa da spere era il motivo per cui una ragazza, abbastanza carina e giovane, gli chiese di sedersi al suo tavolo. l' Ultima volta che ciò accadde successe un putiferio, quella ragazza avrebbè usato la sua presunta "amicizia" con l' ammiraglio per proteggersi? Sperando di no.
"Prego" rispose indicando la sedia "si accomodi" continuò.
"Qual buon vento la porta da queste parti?" chiese, così "via il dente via il dolore".
Quando la ragazza gli tese la mano coma saluto lui ricambiò "Piacere, Regal Dorn" scuotendo la mano per poi mollarla.
La sua mente automaticamente prese atto della parola "Imzadi" e lui sapeva cosa voleva dire Una betazoide, pensieri a rischio pensò.
"Imzadi? Sei una betazoide?" chise poco perplesso perchò la risposta la sapeva già "Comunque credo tu faccia bene a non attendere all' infinito nel tuo alloggio, potresti trovarti una lavoro" ed in quel preciso momento la cameriera arrivò con un vassoio poggiando sul tavolo un bicchiere per l' ammiraglio.
"Volete qualcosa da bere?" chiese.
"Non preoccuparti della mia privacy, ho avuto degli ufficiali betazoidi sotto il mio comando che, non si sa per quale motivo mi leggevano sempre la mente, alla fine tre mi hanno ricattato e sono finiti alla corte marziale con prigione a vita e gli altri facevano parte di una setta pericolosa che voleva distruggere la mia stazione. Quindi non preoccuparti ci sono abituato." spiegò, ormai i casi dei betazoidi contro Regal erano pubblici da un bel pezzo, benvendosi tra una pausa e l' altra un sorso dell' analcolico.
"Prossima missione? Cosa siete un ufficiale della flotta?" chiese posando il bicchiere.
"Ho inteso ciò che vuoi dire: è più facile per voi leggere il pensiero degli altri piuttosto che non." disse in modo da estrapolarne solo il succo di quel discorso. Non voleva tornare sul discorso della setta o giù di li, la concentrazione di quegli ufficiali non gli aveva fatto il minimo danno "Se intendi dire che ho una psicologia instabile stai andando fuori strada. Secondo alcuni psicologhi la concentrazione dei Betazoidi sulla mia mente non ha fatto il minimo danno ne psicologico ne fisico." spiegò "Ma se intendi in generale non so cosa dirti, io non faccio parte della vostra razza e quindi non so." concluse.
"Non ho mai avuto a che fare con l' ammiraglio Sheppard, non l' ho mai incontrato all' ammiragliato e se proprio devo dirlo, io gli ammiragli che comandano una nave, come la Constellation, non li incontro mai. Io ho passato la mia esistenza da ammiraglio sulle stazioni spaziali e vado bene così." disse inerente all' ammiraglio Sheppard, i suoi pensieri in quel momento erano altrove così da non permettere alla sua interlocutrice di non accedere ai suoi pensieri inerenti alla carriera da capitano. Effettivamente stava pensando alla stazione in cui era stato precedentemente.