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TFB Ex Astris, Scientia
#1

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

Era da tanto che non si fermava ad ammirare il maestoso giardino del campus di San Francisco. Ovunque guardasse poteva vedere prati ben curati, cosparsi di alberi, aiuole e altre decorazioni, come massi, panchine e tavoli. Mentre percorreva lentamente il sentiero sterrato che l'avrebbe condotta alla struttura principale dell'Accademia, Claire non poteva far a meno di riflettere su come non aveva mai apprezzato veramente il luogo in cui si trovava e il suo lavoro di insegnante. L'aveva considerato più che altro un divertimento, qualcosa con cui trastullarsi quando non era in missione. Per quanto alle volte poteva essere pesante districarsi tra allievi e colleghi, la vita all'Accademia non era per niente paragonabile a quella di agente della Sezione 31. All'interno del campus non rischiava la vita e i suoi errori non rischiavano di compromettere la sicurezza della Federazione. Non sentiva nemmeno il brivido che provava durante le missioni più difficili. Era semplice vita di tutti i giorni, che solo poco tempo prima avrebbe considerato sacrificabile, un semplice lavoro di copertura che avrebbe potuto essere sostituito da un altro, nel caso fosse stato necessario. Ma dopo quello che era successo, il suo lavoro all'Accademia e la sua passione per l'antropologia erano le uniche cose che le rimanevano. Ora che Sheppard non era più capo della Sezione 31, la posizione di Claire nell'organizzazione era in bilico e, a dirla tutta, dubitava di essere simpatica al nuovo presidente. La sospensione non era giunta inaspettata, non dopo quello che avevano combinato i parenti di sua madre, che erano riusciti a mettere in soqquadro l'intera sezione, ma una parte di lei aveva poche speranze che sarebbe stata revocata. Cosa avrebbe fatto se le fosse giunta la notifica che la Sezione 31 non richiedeva più i suoi servigi? Si sarebbe aggrappata alla divisa nera da professoressa che stava indossando? Sarebbe riuscita a vivere come una civile? Non lo sapeva, come non sapeva se la Sezione 31 si limitasse a licenziare gli indesiderati o arrivasse a eliminarli. Non che sarebbe stato facile eliminare lei, o almeno così Claire sperava. Dopotutto, non solo era un'agente ben addestrata ma era anche stata sottoposta a potenziamenti genetici. Sarebbe stata un osso duro. Il problema era che le faceva fastidio considerare quelli che fino a poco tempo prima erano stati suoi colleghi come dei possibili nemici.

Mentre si avvicinava alla sua destinazione, il giardino si faceva sempre più affollato, sempre più pieno di cadetti. Se fosse stato per lei, se ne sarebbe tornata al dormitorio a deprimersi e a meditare vendetta, ma non le avrebbe fatto di certo bene e comunque non aveva altra scelta che partecipare a quel dannato convegno. A causa degli ultimi avvenimenti, tra il soggiorno indesiderato nella villa di suo zio e le missioni della Sezione 31, aveva superato di gran lunga le sue ore di assenza, e i piani alti erano decisamente furiosi. Era meglio che facesse la brava e si unisse a cadetti e colleghi nell'ascoltare l'ennesima diatriba tra esperti sulla guerra con l'Impero Romulano appena scoppiata e sullo strano alleato che la Federazione si era ritrovata: l'Impero Klingon. Se fosse stata un cadetto o comunque la professoressa di qualsiasi altra materia, avrebbe potuto pensare di far finta di ascoltare e di perdersi nei suoi pensieri, ma lei era l'insegnante di xenoantropologia, si occupava dello studio delle culture aliene, quindi era molto probabile che avrebbero chiesto un suo intervento. Una vera e propria rottura di scatole.
#2

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

Un soffio di vento smosse le foglie delle betulle che erano state piantate davanti all'ingresso delle'Edificio Centrale dell'Accademia.
Sotto di esse un giovane ragazzo dai capelli castani sembrava osservare con interesse il loro frusciare, come intento a cercarne un aspetto nascosto o misterioso.

Gli altri cadetti stavano gia affluendo verso l'auditorium, creando quel chiacchericcio di fondo che accompagna ogni camminata da un edificio ad un altro all'interno del Campus.
Il ragazzo sembrava non lasciarsi distrarre da questi piccoli rumori, intento com'era ad osservare il frusciare delle foglie di betulla.

Ad un certo punto però, il ragazzo smise di osservare, e con passo sicuro si diresse anche lui verso l'Auditorium.

Mentre camminava notò che anche la Professoressa Mayfar si stava dirigendo verso l'auditorium.
Con la mente cercò di sondare le emozioni della professoressa, ma poi decise che non era il momento di cedere alle curiosità.

Si avvicinò però lo stesso, fino a che non fu giunto alla giusta distanza per dirle :
<<buongiorno professoressa.>>
#3

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

La questione era: se avessero chiesto il suo intervento, lei avrebbe avuto il diritto di rifiutare l'onore? Teoricamente parlando, avrebbero dovuto avvisarla prima e permetterle di prepararsi una parte, ma d'altra parte lei non era esattamente nella posizione di poter rifiutare qualcosa all'amministrazione. Quindi, con ogni probabilità, avrebbe dovuto alzarsi dal suo posto e fare come le chiedevano. Si ritrovò a sospirare, mentre un lieve mal di testa, quasi una specie di pressione mentale, la coglieva. Si bloccò di colpo, chiedendosi cosa fosse stata quella sensazione che era scomparsa con la stessa rapidità con cui era apparsa, ma poi scrollò le spalle, imputandola semplicemente ai troppi pensieri e ai troppi problemi che le vagavano per la testa.

Prima che potesse rimettersi svogliatamente in marcia, una voce la richiamò. Per quanto ci fosse la possibilità che quella frase di saluto fosse rivolta ad un'altro insegnante, la voce era troppo vicina perché questo fosse possibile, così Claire si girò, costringendo le sue labbra ad aprirsi in un lieve sorriso. "Buongiorno, cadetto." Rispose, mentre cercava di ricordare se avesse già incontrato quel ragazzo. Probabilmente sì, ma non le veniva proprio in mente il suo nome. Non che fosse possibile ricordare i nomi di tutti gli allievi che aveva avuto, ma era orgogliosa della propria memoria. E, a differenza di una certa sua collega, non si limitava a ricordare i nomi dei cadetti umani, schifando il resto dell'universo. Che senso avrebbe avuto?

"Pronto per la conferenza?" Aggiunse poi, mentre ridacchiava mentalmente al pensiero di come quei convegni fossero una rottura di scatole anche per la maggior parte dei cadetti, per quanto alcuni ne approfittassero per poter fare i cavoli propri al posto di seguire le lezioni.
#4

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

"Pronto, si. Sono però curioso di che tipo di argomentazioni sono state scelte tra le molte da poter presentare. Oh mi scusi,mi presento, Cadetto Underwood.

Fece una piccola pausa.

Mi scusi se mi permetto, ma qualcosa la preoccupa? Si tratta forse dell'alleanza con l'impero Klingon?

La sua voce era calma e pacata mentre parlava, come se impostata a mettere a proprio agio chiunque la dovesse sentire.
#5

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

"Ammetto che son curiosa anch'io di sapere su cosa verterà esattamente questa conferenza." Rispose Claire, cortesemente. Quella che aveva appena detto, in effetti, era una menzogna, per quanto l'avesse pronunciata con la tranquillità e l'innocenza di una persona che sta pronunciando la semplice verità. In realtà, non le importava nulla della conferenza, se non per il fatto che era stata costretta a presenziarvi. In un'altra occasione, probabilmente la tematica l'avrebbe anche potuta affascinare, ma attualmente la sua mente era concentrata su problemi più vicini e personali. "È un piacere vedere che lei ha così tanto interesse per l'attualità, Cadetto Underwood. È un bene." Continuò, per poi aggiungere: "Claire Mayfair, professoressa di xenoantropologia.", per quanto probabilmente la sua presentazione sarebbe stata superflua.

Si ritrovò a trasalire, quando il cadetto tornò a parlare. I suoi problemi erano così evidenti? Un poco la turbava essere quasi un libro aperto davanti agli occhi di quel giovane, ma le preoccupazioni che lui aveva notato avevano trovato una spiegazione nelle sue stesse parole. Una spiegazione non esatta, ma più che plausibile, perfetta da utilizzare per nascondere i veri problemi di Claire. Sempre che ce ne fosse stata la necessità. "La cultura klingon è decisamente lontana da quella della Federazione, ma il loro onore impedisce loro di pugnalarci alle spalle, quindi direi che non sono troppo preoccupata. Se, per qualche motivo, ci fossimo trovati ad allearci con i romulani, allora sì che avremmo dovuto stare attenti ad eventuali tradimenti, ma anche se i klingon decidessero di rompere il trattato, prima ci avviserebbero con largo anticipo. D'altronde, nella loro società il sotterfugio e il tradimento non sono visti come onorevoli. Anzi, anche solo sussurrare al posto di parlare a voce alta e chiara verrebbe visto come un insulto." Rispose, trovandosi involontariamente a fare una specie di mini-lezione, per quanto stringata e imprecisa.
#6

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

Onorato di fare finalmente la sua conscenza di persona, anche se la sua fama la precede. disse Isaac con lo stesso tono di voce.

Si anche io sono interessanto all'argomento. E' sempre una buona idea tenersi informati su ciò che succede intorno a noi. Chissà quando e chissà dove la più insignificante delle informazioni potrebbe rappresentare la differenza tra la vita e la morte.

Ascoltò con interesse le parole delle professoressa, ammirando la tranquillità con cui stava declamando informazioni che per altri sarebbero state incomprensibili... ma ovviamente non per lui.
Poi disse alla Mayfair :

Mi scusi se mi permetto, ma non pensa che la vera domanda da farsi sia se le nostre due culture e razze sono veramente pronte compiere questo passo? Non sarebbe ragionevole temere che vi siano individui contrari a questa collaborazione?

Fece una pausa.

Mi scusi ho lasciato la mia mente correre. Sarà meglio che andiamo, se non vogliamo che inizino senza di noi. Mi scuso per averla fermata. Spero che il suo non fosse il discorso di apertura, altrimenti la mia carriera nella flotta terminerebbe qui. disse con tono scherzoso.
#7

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

Alla prima frase del cadetto, non seppe se doveva sentirsi lusingata o presa in giro. Ma Underwood sembrava tranquillo e rilassato, quindi difficilmente quello avrebbe potuto essere considerato un insulto. In altre parole, finalmente qualcuno guardava a lei in modo positivo, come xenoantropologa e professoressa, e non come agente della poco apprezzata e poco conosciuta Sezione 31. Non che all'Accademia qualcuno sapesse che lei era della sezione, ma le voci giravano. La professoressa Yeerum si occupava personalmente di farle girare. Ma la faida tra lei e la Yeerum era così evidente e conosciuta che nessuno prestava più veramente ascolto a quello che si dicevano l'una dell'altra. E il colmo era che entrambe dicevano la verità, o almeno così Claire supponeva. Sin da ragazzina, quando ancora Claire la chiamava Amyra ed erano grandi amiche, la Yeerum era una simpatizzante di Terra Prime. E col tempo il suo odio per gli alieni non si era per niente affievolito. Quindi, o era entrata a far parte di Terra Prime come sosteneva Claire o era semplicemente ancora una sua simpatizzante. Non che avesse importanza quale fosse la verità... il punto era che le due vecchie amiche stavano giocando tra loro, nel loro personalissimo modo. Anche se, a conti fatti, si trattava di un gioco ridicolo e inutile.

"La ringrazio, anche se personalmente ritengo che qui in Accademia ci siano professori più abili di me, per quanto non trattino la mia materia." Commentò, preferendo mantenere un profilo più cauto e modesto. Ascoltò le parole del ragazzo, annuendo quasi impercettibilmente quando lui sostenne che la conoscenza poteva fare la differenza tra la vita e la morte. Un'affermazione dannatamente vera.

"La sua è una domanda dalla difficile risposta, cadetto." Si ritrovò a rispondere, mentre rifletteva sul quesito. "La paura del diverso è qualcosa di insito nel genere umano... anzi, in tutte le specie. Che qualcuno possa ostacolare questa collaborazione è qualcosa di molto probabile, basti considerare che Terra Prime esista ancora. A tal proposito non possiamo fare molto, se non cercare di risolvere i problemi man mano che si presentano e cercare di far comprendere almeno ai cadetti quanto in realtà le specie diverse siano dannatamente simili." Continuò, per quanto lei stessa non fosse pienamente soddisfatta dell'alleanza con i klingon. Ma si stava rivelando una buona scelta... perché allora avrebbe dovuto osteggiarla?

Alle successive parole di Underwood, Claire si ritrovò a sorridere apertamente. "Non mi è stato chiesto di occuparmi del discorso di apertura o comunque di aiutare nella conferenza. Quindi, salvo sorprese, la sua carriera è al sicuro." Scherzò anche lei, mettendo da parte con una scrollata di spalle mentale i suoi timori di una vendetta da parte dell'amministrazione dell'istituto. Nel caso le fosse stato chiesto di prendere parola, beh... si sarebbe inventata qualcosa sul momento. Non sarebbe stato difficile, visto la vastità degli argomenti trattabili. Controllò l'ora, poi continuò: "Dovremmo avere ancora qualche minuto prima che la conferenza inizi, ma in effetti è meglio metterci in marcia." Ricominciò a camminare verso l'auditorium, controllando che il cadetto la stesse seguendo. In qualche modo, quella conversazione aveva iniziato a piacerle. Stava riuscendo ad allontanarle la mente dai suoi problemi personali.
#8

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

Isacc seguì la professoressa con tranquillità.
Nel tragitto lungo l'auditorium iniziò a pensare che aveva capito molto da quel piccolo scambio di frasi : aveva capito che la professoressa Mayfair era quel pozzo di conoscenza che si era aspettato quando l'aveva guardata.

Chissà forse avrebbe potuto essere il suo futuro mentore, o forse sarebbe stata la persona che glielo avrebbe presentato.
#9

Claire Lan Mayfair

Augmented Human

In qualche modo la conversazione era caduta in uno strano silenzio. Mentre camminava verso l'auditorium, Claire pensò che magari il cadetto si sentiva a disagio. Dopotutto stava parlando con un professore, un superiore. Un reazione dannatamente normale che le era quasi mancata, nel periodo in cui era stata lontana dall'Accademia. Avrebbe potuto tornare lei a parlare, ma non ne sentiva esattamente il bisogno.

Una volta entrata nell'auditorium, Claire si guardò intorno. Essendo uno dei pochi locali dell'Accademia in grado di contenere tutti i cadetti, l'auditorium veniva usato per un po' di tutto, dalle conferenze alle procedure di sospensione. Di conseguenza, non era poi così strano che si fosse presa l'abitudine, almeno in alcune zone, di far sedere addetti e professori nella prima e nell'ultima poltroncina di ogni fila, quasi a chiudere e sorvegliare i cadetti.

"A quanto pare siamo addirittura in anticipo." Commentò, notando come la conferenza fosse tutt'altro che pronta a partire. I cadetti stavano ancora, più o meno ordinatamente, prendendo posto e gli oratori stavano ancora parlando tra di loro.

[Immagine: SA-auditorium.jpg]
#10

Isaac Francis Underwood

Augmented Human

Visto il livello di progressione dei preparativi direi che forse riusciremmo a giudicarci degli ottimi posti. Che ne pensa?
Disse Isacc abbracciando l'auditorium con lo sguardo.

Sempre che non le stia rubando del tempo utile per parlare con dei suoi colleghi, professoressa.
concluse.
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