Afferrò la mano di Marco, stringendogliela cortesemente. "Piacere mio, Marco." Si limitò a dire, sorridendo alle sue successive parole. Che l'avesse riconosciuta? Non che fosse un problema, d'altronde era abituata a certe attenzioni, e probabilmente non le sarebbe nemmeno dispiaciuto accettare il suo invito, ma... "Hai ragione, per quei ragazzi sarebbe problematico rimanere chiusi qui dentro. Ma abbiamo ancora un po' di tempo prima che la pausa pranzo finisca, quindi vediamo di uscire di qui per allora."
"Ingegneria... mm... ci sarebbe Achim, ma è del primo anno. Provo a chiederglielo." Si voltò verso il tavolo dei suoi amici, che ormai li stavano fissando perplessi, e cominciò a camminare verso di loro.
Se nessuno la interrompe, T'Mihn riesce ad interfacciarsi col terminale del computer. Superare le protezioni, però, non è così facile, anche perché gli algoritmi di protezione sembrano diversi dagli standard federali. Una cosa, però, è certa: il sistema è stato hackerato.
Mentre Lauren fa i primi passi verso il tavolo dei suoi amici, due figure si materializzano in mezzo alla stanza. Indossano la divisa della sicurezza dell'Accademia e hanno i tratti specifici dei vulcanoidi (orecchie appuntite, sopracciglia all'insù, ecc). Entrambi impugnano un phaser di tipo 2.