01-02-2017, 07:26 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-05-2019, 03:10 PM da Neris.
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)
Kai Nagashima
Human
Ore 14:00. Davanti la soglia del ponte ologrammi uno, Nagashima era in piedi con le mani unite dietro la schiena.
In fila, accanto a lui, altri quattro membri della sicurezza. Si stavano chiedendo tutti cosa volesse da loro Shesu, il caposquadra della sicurezza interna.
Come Kai, erano stati tutti contattati dal Capo di Prima Classe, e tutti avevano visto sfumare il loro pomeriggio libero per quella... simulazione.
In realtà nessuno sapeva mai cosa passava nella testa del loro enigmatico e austero superiore. Più del solito quel giorno: cosa aspettava i malcapitati ?
Nagashima deglutì nervosamente. Essere sotto esame non era mai una bella sensazione. Specie con gli occhi di Shesu che lo trapassavano da parte a parte !
Però, a dargli un pò forza, erano i compagni. Erano in cinque, e nessuno di loro sembrava troppo insicuro. Tranne quel Boliano, accanto a lui. Ecco, forse lui sembrava leggermente sotto pressione...
Ma, sospirando, Nagashima mantenne il sangue freddo. Sapevano tutti il fatto loro. Avevano tutti superato gli esami in Accademia, ed avevano conquistato col sangue e col sudore il loro ruolo a bordo di una nave stellare di tutto rispetto.
Per quanto Shesu potesse divertirsi a metterli in difficoltà, non avrebbe vinto lui ! Si, avrebbero fatto vedere al Capo di Prima Classe di cosa era capace quel gruppo della sicurezza !
Beh... forse.
Una voce, calma ma sicura, distolse dai suoi pensieri Kai. Era Shesu, e lo aveva appena chiamato.
"Nagashima, Michelakos... due passi avanti."
In fila, accanto a lui, altri quattro membri della sicurezza. Si stavano chiedendo tutti cosa volesse da loro Shesu, il caposquadra della sicurezza interna.
Come Kai, erano stati tutti contattati dal Capo di Prima Classe, e tutti avevano visto sfumare il loro pomeriggio libero per quella... simulazione.
In realtà nessuno sapeva mai cosa passava nella testa del loro enigmatico e austero superiore. Più del solito quel giorno: cosa aspettava i malcapitati ?
Nagashima deglutì nervosamente. Essere sotto esame non era mai una bella sensazione. Specie con gli occhi di Shesu che lo trapassavano da parte a parte !
Però, a dargli un pò forza, erano i compagni. Erano in cinque, e nessuno di loro sembrava troppo insicuro. Tranne quel Boliano, accanto a lui. Ecco, forse lui sembrava leggermente sotto pressione...
Ma, sospirando, Nagashima mantenne il sangue freddo. Sapevano tutti il fatto loro. Avevano tutti superato gli esami in Accademia, ed avevano conquistato col sangue e col sudore il loro ruolo a bordo di una nave stellare di tutto rispetto.
Per quanto Shesu potesse divertirsi a metterli in difficoltà, non avrebbe vinto lui ! Si, avrebbero fatto vedere al Capo di Prima Classe di cosa era capace quel gruppo della sicurezza !
Beh... forse.
Una voce, calma ma sicura, distolse dai suoi pensieri Kai. Era Shesu, e lo aveva appena chiamato.
"Nagashima, Michelakos... due passi avanti."
Ed ecco che ogni sicurezza nel corpo del sottufficiale svaniva. Leggermente teso, l'asiatico si avvicinò al suo superiore, incerto sul da farsi.
Qualsiasi domanda o insidia poteva aspettare lui e l'altro sfortunato, a quel punto. Forse li avrebbe fatti lottare tra loro ? Avrebbe chiesto di smontare pezzo dopo pezzo un fucile Phaser ? Avrebbe materializzato un Klingon grosso quanto un Flyer con intenzioni poco pacifiche ?
Fatti due passi verso Shesu, Kai attese rassegnato il proprio destino senza abbassare lo sguardo o ostentare troppa paura. Non come il Boliano dalla pelle blu dietro di lui, che aveva sospirato di sollievo appena il suo nome NON era stato scelto, senza neanche tentare di nasconderlo troppo.
Qualsiasi domanda o insidia poteva aspettare lui e l'altro sfortunato, a quel punto. Forse li avrebbe fatti lottare tra loro ? Avrebbe chiesto di smontare pezzo dopo pezzo un fucile Phaser ? Avrebbe materializzato un Klingon grosso quanto un Flyer con intenzioni poco pacifiche ?
Fatti due passi verso Shesu, Kai attese rassegnato il proprio destino senza abbassare lo sguardo o ostentare troppa paura. Non come il Boliano dalla pelle blu dietro di lui, che aveva sospirato di sollievo appena il suo nome NON era stato scelto, senza neanche tentare di nasconderlo troppo.