08-03-2017, 05:53 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-03-2017, 06:13 PM da Neris.)
Logic is the cement of our civilization, with which we ascend from chaos, using reason as our guide.
T’Mihn K'vek | Vulcan
T’Mihn camminava a passo sostenuto lungo il sentiero. Quando era giunta per la prima volta nel campus di San Francisco, la vulcaniana si era ritrovata a fissare ammirata l'immenso prato che collegava le tante strutture accademiche. Alcuni suoi compagni di corso lo ritenevano fin troppo piatto e geometrico, ma a T’Mihn tutto quell'ordine, quella logica, piaceva molto. Quell'enorme cortile era qualcosa di ben diverso da quello a cui era abituata su New Vulcano e, in precedenza, su Vulcano: una simile vegetazione non era una norma per lei, e di conseguenza l'aveva apprezzata di più di molti suoi colleghi umani.
Eppure, in quel momento non riusciva ad ammirare la bellezza del luogo in cui si trovava. Era a causa dell'abitudine? Probabile, d'altronde ormai frequentava l'Accademia della Flotta Stellare da diversi mesi, ma era più probabile che dipendesse dal freddo. Per quanto nell'ultimo periodo le temperature si fossero alzate, erano ancora troppo basse per una vulcaniana abituata a temperature ben più alte di quelle estive terrestri, e quel giorno in particolare tirava un vento gelido.
Forse avrei fatto meglio a rimanere nel dormitorio. Si ritrovò a pensare, mentre si sforzava di mettere un passo davanti all'altro sulle larghe pietre quadrate che componevano il sentiero. Eppure sapeva benissimo che non avrebbe retto a rimanere tutta la mattina chiusa nel suo alloggio, non senza un progetto da portare avanti. Ma la V'Shar non si faceva sentire da un po' e una parte di lei non si sentiva molto a suo agio ad hackerare troppo i sistemi dell'accademia. Insomma, i livelli di sicurezza erano piuttosto alti per una struttura universitaria, ma non era certo quello che la faceva titubare: il problema era il rischio di essere scoperta ed essere espulsa. Avrebbe potuto frequentare un'altra scuola e in un certo senso aveva già una carriera possibile (se non forzata) davanti a lei, ma il frequentare l'accademia era un modo più che valido per stare alla larga dalla V'Shar... almeno fino a quando, una volta diplomata, non si sarebbe trovata costretta a tenere d'occhio alla flotta stellare federale per l'agenzia di intelligence vulcaniana, o qualcosa del genere.
Per sua fortuna, il tragitto tra il dormitorio e la biblioteca non era troppo lungo. L'edificio della biblioteca ormai si ergeva davanti a lei, cancellando così i suoi dubbi sull'aver fatto bene o meno ad uscire. Il calduccio era a pochi passi da lei, insieme ad una quantità di informazioni strabiliante. Avrebbe potuto studiare qualcosa per il corso del pomeriggio, oppure leggere qualche saggio interessante, ma in ogni caso sarebbe riuscita ad occupare la mattinata altrimenti vuota.
Eppure, in quel momento non riusciva ad ammirare la bellezza del luogo in cui si trovava. Era a causa dell'abitudine? Probabile, d'altronde ormai frequentava l'Accademia della Flotta Stellare da diversi mesi, ma era più probabile che dipendesse dal freddo. Per quanto nell'ultimo periodo le temperature si fossero alzate, erano ancora troppo basse per una vulcaniana abituata a temperature ben più alte di quelle estive terrestri, e quel giorno in particolare tirava un vento gelido.
Forse avrei fatto meglio a rimanere nel dormitorio. Si ritrovò a pensare, mentre si sforzava di mettere un passo davanti all'altro sulle larghe pietre quadrate che componevano il sentiero. Eppure sapeva benissimo che non avrebbe retto a rimanere tutta la mattina chiusa nel suo alloggio, non senza un progetto da portare avanti. Ma la V'Shar non si faceva sentire da un po' e una parte di lei non si sentiva molto a suo agio ad hackerare troppo i sistemi dell'accademia. Insomma, i livelli di sicurezza erano piuttosto alti per una struttura universitaria, ma non era certo quello che la faceva titubare: il problema era il rischio di essere scoperta ed essere espulsa. Avrebbe potuto frequentare un'altra scuola e in un certo senso aveva già una carriera possibile (se non forzata) davanti a lei, ma il frequentare l'accademia era un modo più che valido per stare alla larga dalla V'Shar... almeno fino a quando, una volta diplomata, non si sarebbe trovata costretta a tenere d'occhio alla flotta stellare federale per l'agenzia di intelligence vulcaniana, o qualcosa del genere.
Per sua fortuna, il tragitto tra il dormitorio e la biblioteca non era troppo lungo. L'edificio della biblioteca ormai si ergeva davanti a lei, cancellando così i suoi dubbi sull'aver fatto bene o meno ad uscire. Il calduccio era a pochi passi da lei, insieme ad una quantità di informazioni strabiliante. Avrebbe potuto studiare qualcosa per il corso del pomeriggio, oppure leggere qualche saggio interessante, ma in ogni caso sarebbe riuscita ad occupare la mattinata altrimenti vuota.