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TFB Tra vulcaniani ci si capisce, no?
#11

T'Dal Zayrus

Vulcan

Per me, essere per una parte umana, era un qualcosa di insostenibile, sebbene non lo fosse davvero. Io non sapevo gestirla e così avevo cercato di aggiustarla a modo mio. A quanto pare nel modo sbagliato.
Mi sentii chiamare e lo guardai, seria seppur non nascondendo una certa sorpresa. Era come se avesse chiamato in me una parte che non avevo mai conosciuto fino in fondo. Nessuno da tanto tempo aveva usato un'inclinazione del genere, era davvero interessato alla mia salute mentale e fisica non per una ragione prettamente professionale? Però aveva ragione, mi stavo ostinando verso una sensazione scorretta, non funzionava così, dovevo controllarle e non sopprimerle, dovevo conviverci. Ha ragione, purtroppo sto cercando di sopprimerle. sospirai ascoltandolo.
Il mio sguardo era tornato come quello di prima e la mia posa militaresca era tornata al suo posto. Giratami a guardarlo risposi
E'... logico, provvederò a farlo, la ringrazio. beh, discrezione, non so quanto la mia parte umana possa essere discreta, ma in ogni caso spero che valuti lei stesso la mia situazione man mano che procederà. In ogni caso, lei è l'unica persona del pianeta che conosce questo mio stato d'essere così da vicino ammise tranquillamente
#12

Surak

Vulcan

Lasciai che T'Dal si riprendesse dal suo torpore. Era giusto che reagisse e quella reazione, la posa e lo sguardo sopratutto, mi lasciava intendere che le mie parole, per quanto laconiche avevano avuto l'effetto sperato. L'eloquenza non era uno dei miei pregi, ero sempre uno scienziato, non riuscivo a farcire di parole i concetti.
Non mi ringrazi, Tenente.
E non si preoccupi, sono lieto di esserle d'aiuto

Aggiunsi alzandomi e porgendole la mano perchè si alzasse anche lei
Facciamo due passi?
La zona dove ci trovavamo era poco frequentato ed era una zona ideale per una passeggiata.
Mentre camminavamo chiesi, senza voltarmi
Sulla Constellation come si trova? Io devo ancora sistemarmi e non ho ancora avuto modo di conoscere l'equipaggio.
era indispensabile avere informazioni.
#13

T'Dal Zayrus

Vulcan

Feci un cenno con la testa, come per rimarcare la mia affermazione, D'accordo. Non la ringrazierò, ma le offrirò da bere se me lo permetterà. Mi alzai, appoggiandomi alla mano che mi aveva offerto e presi a camminare al suo fianco.
Certo, molto volentieri commentai tranquilla, mentre riponevo la mano che avevo usato per appoggiarmi alla mano del tenente, dietro la schiena dritta.
Una gentilezza che non avevo mai notato, a pate che tra noi era molto normale e non voleva dire nulla.
Bene, l'equipaggio è ottimo, il capitano Suder è una mia vecchia amica, la betazoide di cui ti parlavo prima ed è la solo che non ho un buon rapporto con l'ammiraglio, ovviamente umano, al comando. Credo non veda di buon occhio i vulcaniani sebbene non lo dia a vedere. ammisi con un'alzata di spalle.
#14

Surak

Vulcan

Ascoltai tutto con grande attenzione, soppesando ogni parola pronunciata da T'Dal. Mi fidavo della sua capacità di giudizio, rimasi però un po' con l'amaro in bocca nel sentire dell'ammiraglio. Ritenevo i pregiudizi una forma di ignoranza e questo, nel mio modo di pensare, non era di certo una bella presentazione per l'ammiraglio Sheppard! Commentai
Mmph, capisco.
Abbassai momentaneamente lo sguardo, pensieroso. Mi aspettava una lunga e difficile missione di adattamento.
*coraggio Surak, coraggio*
mi dissi non tanto convinto. Se aveva prevenzioni contro i vulcaniani, forse era meglio evitare noie e cambiare destinazione. Forse al comando..
Ma dovevo essere obiettivo; avrei visto di persona e provato sulla mia pelle l'ambiente della Constellation. Camminavamo sotto le fronde dei Laquesh e anche di altre piante da fiori, così diverse da quelle di Vulcano! Ricordai una lezione che avevo appreso sul pianeta Bejor, quando ero ancora piccolo.
Nel linguaggio dei fiori, questi.. fiori di Maoqua , significano Coraggio.
Lo porsi a T'Dal.
... che le sia di buon auspicio, anche se è totalmente illogico che un fiore possa dare coraggio!
#15

T'Dal Zayrus

Vulcan

Passeggiavo al suo fianco cercando di capire a cosa stesse pensando, anche se sapevo che era matematicamente impossibile che io ci arrivassi. Bei giochini che si facevano da piccoli, ma speravo che i suoi pensieri mi venissero svelati anche se poi non si era rilevato. Ovviamente, non era possibile costringerlo a farlo, ci eravamo scambiati due parole per la prima volta oggi, non potevo pretendere molto in effetti.
Lo guardai in volto ed indovinai i suoi pensieri, avevo avuto anche io quella faccia quando avevo pensato di abbandonare la nave dopo la prima missione. Non penserà di lasciarmi da sola con l'ammiraglio, non credo che reggerei molto come unica vulcaniana sotto il suo comando, nonostante le mie spalle larghe. alzai le spalle. Questo pianeta aveva della vegetazione! Oh no, ho capito, avrei evitato quella zona, se il tenente non sarebbe venuto con me, probabilmente sarebbe stata l'ultima volta che ci saremmo visti, inconsapevole che il nostro incontro, non sarebbe stato l'ultimo. Per poi rimanere stupita, dal suo gesto.
Vi ringrazio per il regalo! dissi portando il fiore vicino al mio viso per sentirne l'odore. Beh è illogico, ma è un bel fiore a priori dal significato. ammisi tranquilla
#16

Surak

Vulcan

Mi voltai, osservandola. Era così palese la mia espressione? Commentai
Ammetto che è stato uno dei miei pensieri. Ma infondo sarebbe illogico farsi trascinare da un pregiudizio dettato da ignoranza, come quello che sembra a suo dire, muovere l'ammiraglio.
Non amavo l'ignoranza, anzi; era una delle poche cose che mi dava davvero fastidio.
Continuai riprendendo a camminare
Mi sorprende che ci sia vegetazione simile e spontanea sopratutto. Mia madre coltivava questi fiori in serra, su Vulcano.
Aggiunsi, con aria tranquilla
La botanica è un campo affascinante, non trova?
#17

T'Dal Zayrus

Vulcan

Ascoltai le sue parole, girandomi appena per guardarlo bene in volto. Sembrava infastidito, cosa che si notava da una debole inflessione vocale, che avevo colto. Sapete che vi dico? Secondo me è stato preda di qualche ostinazione illogica, o troppo preoccupato per la missione talmente secretata che i suoi pensieri erano rivolti nella sua buona riuscita. E noi non valevamo nulla, a parte l'IA che aveva cercato di salvare in tutti i modi, ma purtroppo non ne è stato dichiarato il reale motivo di questa fiducia riposta in tal maniera. ammisi calma e pacata, anche se nei miei occhi brillava qualcosa di particolare. Forse stavo pensando ad una soluzione logica che faticavo a trovare.
Si, decisamente affascinante, anche se non ho avuto modo purtroppo di apprezzarla a fondo quando ne ho avuto il tempo ammisi abbozzando un sorriso, lieve conosco il nome di tutto, ma non ho mai avuto molto tempo come ora di fermarmi e goderne a pieno ammisi passeggiando al suo fianco.
#18

Surak

Vulcan

Mi voltai ad osservarla. Problemi con l'Ia della nave? come era possibile? Dissi con calma, pensandoci su.
Sarebbe meglio avere quei dati e studiarli. Il capo ingegnere potrebbe avere bisogno di una mano.
Le mie competenze potevano essere utili. Tornai a guardare il vuoto, oramai eravamo vicini alla città. Osservavo tutto con interesse, per poi commentare
A dire la verità la mia è solo una ricerca.. individuale. Mi sto documentando, se le interessa, posso passarle dei dati.
#19

T'Dal Zayrus

Vulcan

Abbozzai un sorriso, guardandolo. Ho provato a darci un'occhiata, nonchè a metterci le mani, ma le mie cognizioni in materia sono molto poche, ne sò di più su come mettere a posto deflettori e teletrasporto ammise tranquilla, in fondo aveva aiutato un suo superiore una volta e da buona vulcaniana, si era impressa tutto ma credo che lei ne sappia certamente più di me Surak.
Mi guardavo attorno, una parte di me, avrebbe seriamente voluto rimanere di più sul pianeta, sebbene non fosse possibile e lo sapessi bene.
Purtroppo di dati ne ho sin troppi, mio padre e uno dei miei fratelli erano due esponenti delle scienze vulcaniane, che ho ancora a casa alzai le spalle tranquilla in caso, volendo, possiamo confrontarli
#20

Surak

Vulcan

Annuì alle parole di T'Dal, infondo era mio dovere come ufficiale scientifico occuparmi di quei dettagli. Camminavamo ormai in città. L'architettura era uguale a quella di Vulcano, ma la flora era parzialmente diversa.
Guardai il mio collega e dissi
Fa il suo lavoro con zelo, comandante, ed è ammirevole che si presti anche a fare lavoro altrui.
esclamai guardando con attenzione una abitazione, doveva essere la casa di T'Dal, visto come la stavano salutando.
Le sarei grato se fosse possibile avere quei dati, è molto gentile da parte sua.
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