TFB Le nuove armi
#1

Il mercantile ci mise un po' ad arrivare sulla stazione midway ma l' importante è che ci fosse arrivato.
Le armi erano nella stiva della nave, il comandante della stessa attendeva dal controllo transito merci l' autorizzazzione per scaricare le nuove armi nella stiva. Regal stava cercando di affrettare un po' le cose facendo intervenire l' IA per tutte le operazioni necessarie, quelle armi erano oltre che dei prototipi anche molto ma molto costose e delicate, non ci si poteva affidare alla mente umana in quell' operazione.
Aspettare l' avatar della midway sulla banchina per dirgli che operazione eseguire era frustrante.
#2

Marjorie Midway

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Le armi sono finalmente arrivate.
A questo pensiero - se può essere definito tale - non posso fare a meno di chiedermi se ho usato il termine finalmente per qualche motivo specifico. Sono impaziente che siano installate? La mia è un'emozione? Sono agitata? Non lo so. Sono stata programmata per domandarmelo, ma non ho le risposte. Esattamente come gli umani. Rifletto, considerando quello che mi ha detto tempo fa mio padre. Se mi avesse dato tutte le risposte, non sarei stata umana. Non lo sono neppure adesso, in effetti. Ma vado bene come sono, almeno finché i miei sistemi funzionano correttamente. Mio padre, probabilmente, non sarebbe contento di quello che sono arrivata a pensare, ma non posso certamente non considerare che l'emotività e l'imprevedibilità umana potrebbero essere negative per le mie funzioni. Un computer pensante può essere utile, ma se comincia - ad esempio - ad aver paura può arrivare a evitare un combattimento assolutamente necessario per salvarsi la pel... lo scafo.
Un quesito interessante...
Già...
Rispondo al nucleo centrale del mio computer, mentre cammino a passo spedito verso i piloni d'attracco e un comandante abbastanza impaziente. Molto.

Arrivata alla banchina, mi avvicino al comandante.
"Ammiraglio." Lo saluto, semplicemente.
#3

Salve rispose Regal al saluto dell' avatar Bisogna affrettare le operazioni di scarico-carico, il comandante Ferengi del mercantile si è lamentato del tempo che stiamo perdendo con la burocrazia disse con fare frettoloso per far capire sia dalle parole sia dal tono che doveva fare le cose in fretta i Ferengi hanno posizionato le quattro casse vicino al portellone di sbarco, attiva le gru e scaricale. Attenzione a non danneggiarle, quelle armi costano quasi il doppio del mercantile che le ha trasportate ordinò tentando di essere più frettoloso e dettagliato allo stesso tempo ma forse era anche un po' esagerato.
Posizionale nell' area 1, quadrante A-3 che in pratica era a pochi passi dalla loro attuale posizione.
#4

Marjorie Midway

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"Capisco." Affermo, alle sue parole, anche se non è propriamente vero. Faccio fatica a capire la fretta degli esseri biologici, soprattutto quella di chi afferma che 'il tempo è denaro'. Attivo le gru, facendo attenzione ad agganciare correttamente e a riposarle con delicatezza nel quadrante A-3. Naturalmente, non è una cosa da pochi secondi: non mi interessa se il ferengi ha fretta... io verrei come minimo disattivata se danneggiassi quelle armi. Il nucleo centrale... 'non me lo perdonerebbe', citando una delle frasi più comuni tra gli umanoidi.
"Sto spostando le casse." Dico, rivolta all'ammiraglio, senza però distrarmi dal mio delicato compito. Passa ancora qualche istante, poi continuo: "Fatto."
Le armi non dovrebbero aver avuto danni, sono stata attenta e delicata nel spostarle. Sempre che siano state trattate con riguardo dal ferengi e il suo equipaggio... ma dubito che un ferengi rischierebbe di perdere un guadagno e dei clienti così importanti solo per negligenza.
#5

L' ammiraglio portò fuori da una delle tasche della cinta il suo tricorder, nella cassa erano stati disposti dei sensori che potevano percepire un danno, l' apertura della cassa non prevista, l' uso della cassa come tavolo o ecc ecc. Tutto quello che era accaduto era accaduto dall' attivazione dei sensori sull' ES fino all' arrivo sulla Midway era stato registrato ed archiviato in una pratica memoria temporanea collegata solamente al tricorder dell' ammiraglio Collegati al mio tricorder e scarica tutti i dati dalla memoria temporanea. disse mentre si prestava a disattivare i sensori.
Potresti anche contattare la sicurezza, che mandino almeno 6 agenti armati di tutto punto come scorta ed altre 6 di guardia alle altre tre casse che rimmarrano qui mentre noi tenteremo di installarne una ordinò all' avatar e contemporaneamente armeggiando con il tricorder.
#6

Marjorie Midway

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Alle richieste del comandante rimangono un millesimo di secondo indecisa. Da una parte ritengo che dovrei fare quello che mi ha chiesto nell'ordine in cui l'ha detto, d'altra parte conoscendo gli umani è meglio che per prima cosa io ordini agli ufficiali della sicurezza di venire qui. Dopotutto, ci impiegheranno di sicuro un po' di tempo.
Prendo la mia decisione, contattando per prima cosa il nucleo centrale e chiedendogli di contattare la sicurezza. Per quanto noi siamo la stessa cosa... beh, in questo momento le comunicazioni con la sicurezza non sono propriamente nel mio ambito. Mi è più comodo chiedere direttamente a lei, oltre che più... giusto, se mi è permesso pensarlo.

"La sicurezza è stata allertata." Affermo, con un leggero sorriso. Mio padre mi ha ripetuto più volte che sorridere qualche volta mi rende più umana... e dovrebbe servire a migliorare i miei rapporti con gli altri. Sempre che io sorrida nel momento giusto, ovviamente. Allungo la mano, posandola sul suo tricorder. Immediatamente attivo la connessione con il mini-computer, facendo però in modo di disconnettermi per qualche istante dal computer centrale della stazione. Va bene che è un tricorder della flotta e quindi dovrebbe essere sicuro, ma un po' di sicurezza in più non fa mai male, per quanto il firewall della stazione dovrebbe essere in grado di bloccare anche i più subdoli attacchi. Ma nessun firewall o antivirus può proteggere al 100% un computer. Considero, mentre scarico nella mia memoria temporanea i file dei sensori.

"I ferengi hanno fatto un buon lavoro." Affermo, staccando la mano dal tricorder e analizzando i dati. "Non ci sono stati problemi durante il trasporto."

Il problema è, adesso, fare in modo che anche la flotta faccia 'un buon lavoro'. Non farebbe sicuramente piacere al Quartier Generale sapere che ci sono stati dei problemi proprio sotto la mia supervisione. C'è già chi ritiene che io non sia veramente utile.
#7

Regal era molto felice del lavoro eseguito dall' IA ed anche del fatto che la fiducia riposta dal comando della flotta stellare in quel capitano Ferengi era stata giusta, la sicurezza sarebbe arrivata tra un po' di tempo dato che il loro centro di comando distava abbatanza dai piloni d' attracco delle navi.
Come si era prestabilito durante il viaggio avrebbe illustrato alla midway il programma di trasferimento che si districava in un percorso di media lunghezza per le aree strategiche della stazione. Iniziò a guardarsi intornio alla ricerca di un terminale adibito all' orientamento per la stazione, com' era prevedibile ce n' era uno vicino all' entrata dell' hangar. Fece un cenno all' avatar di seguirlo.
Attivò il terminale usandolo normalmente, come un normalissimo utente... non voleva perder tempo nel tentare di entrare nel suo accaunt per poi mostrare con quello, cosa che avrebbe fatto più velocemente senza.
Noi siamo qui... disse indicando il grosso puntone rosso sullo schermo con sopra un cartello con su scritto "Voi siete qui" ... con le armi faremo questo tragitto... disse mentre con un dito tracciava una linea gialla che passava davanti alla stanza dei teletrasporti, davanti all' ascensore per la sala comandi, davanti al comando della sicurezza ed ovviamente davanti ai piloni d' attracco Queste quattro armi andranno installate qui... qui e qui indicando il corridoio appena fuori dai piloni d' attracco, il comando della sicurezza e la stanza dei teletrasporti. L' ultima ed anche la più potente andrà installata qui, al centro della "piazza" dell' ascensore per la sala comandi. concluse aspettando una risposta dell' avatar.
#8

Marjorie Midway

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Quando l'ammiraglio si muove verso un terminale per l'orientamento, lo seguo, anche spronata dal suo cenno. Non posso fare a meno di notare che non è entrato con il suo account, ma la cosa non mi stupisce: se devi accedere a dei dati pubblici - dati che tutti in questa stazione possono visualizzare - cosa serve perdere tempo ad inserire username e password?
Quando mi indica dove ci troviamo in questo momento non posso fare a meno di chiedermi perché l'ha fatto. E' abbastanza ovvio dove siamo: io sono questa stazione e quindi lo so... e anche se fossi solo una visitatrice umana lo capirei subito dal terminale. Il problema è che non posso - in questo momento - nemmeno chiedere un parere sulla questione al nucleo operativo del mio programma: mi sono volontariamente isolata. Non sembra che ci fossero virus tra i dati scaricati dal tricorder, ma sono programmata per non correre rischi in proposito. Quello che succederebbe se io mi connettessi alla stazione e nei miei file temporali ci fosse un virus che non ho identificato come tale potrebbe risultare un disastro.
Sì, sicuramente tra un po' avrò bisogno della comunicazione col resto dell'I.A., ma ci sono altri modi per far giungere le informazioni al nucleo centrale. E uno è parlare. Son sicura che, da quando mi sono disconnessa, il nucleo o un'altra parte di me mi sta controllando attraverso le telecamere e i sensori della sicurezza. D'altronde è la prassi.

"Perfetto." Affermo, dopo che l'ammiraglio ha finito di parlare. In realtà, non sento il bisogno di parlare, di dire la mia, perché sono perfettamente d'accordo con lui. Poi... un superiore è sempre un superiore. Al massimo gli si può dare dei consigli, ma non criticarlo. Non apertamente, almeno. Per fortuna, fino ad ora Regal Conrad Dorn mi ha dato solo motivi per ammirarlo. Se veramente sono in grado di provare emozioni, forse sono un po' gelosa della sua competenza unita alla sua umanità. Io ho solo la competenza (sempre che io sia stata programmata bene, cosa che ritengo) ma non l'umanità.
#9

Gli uomini della sicurezza finalmente arrivarono, erano una decina, Regal si avvicinò al comandante. Questo era molto suscettibile verso l' IA della stazione, secondo lui togliere lavoro agli uomini era male... insomma... era molto estremista, per lui si sarebbe dovuto distruggere la stazione. Signori disse lanciando un' occhiata all' ufficiale che stava già guardando male l' avatar Il procedimento d' installazione è impesso in questo tricorder, dovete solo aprire i vari file. Per i luoghi dove posizionare le armi controllate su quel terminale. disse passando il tricorder all' uomo distraendolo da Midway e facendo cambiare il suo sguardo d' odio in sguardo di attenzione e di rispetto. Regal se ne accorse Qualcosa non va, tenente? chiese. Il bello di quest' ufficiale era la sua estrema schiettezza cosa che gli aveva già provocato vari richiami disciplinari e qualche degrado. Si-signore. rispose l' uomo Non credo che l' intelligenza artificiale sia indispensabile in questa operazione. Chiedo la sua rimozione dalla missione, signore disse con totale chiarezza, non curandosi dell' espressione buona o cattiva dell' avatar. Tenente, è in vena di reclami disciplinari? Le ricordo che sarebbe il suo terzo in una settimana per insulto all' intelligenza artificiale. Verrebbe congedato con disonore. disse l' ammiraglio facendosi capire Ne sono conscio, signore, ma non... venne immediatamente interrotto L'a vatar qui presente non parteciperòà attivamente al lavoro dei vostri uomini, lei verrà con me in sala comando per controllare che l' installazzione del software che sia contemporanea all' installazzione dell' hardware. Le armi contenute in quelle casse sono automontanti, nel senso che sarà l' IA a coordinare i droidi montatori. I suoi uomini devono assicurarsi che nessuno disturbi il lavoro. ordinò Andiamo disse rivolgendosi a Mindway.

Appena furono fuori dalla stanza ossia nel corridoio Mi scuso per le reazioni del tenente ma è sempre stato così, se non ci fossi io a tenerlo in riga avrebbe già distrutto la stazione. disse l' ammiraglio, in modo serio, procedendo verso la sala comando.
#10

Marjorie Midway

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All'ingresso degli uomini della sicurezza non posso fare a meno di riflettere sullo strano comportamento del comandante che guidava la squadra. E' da tempo - ossia dalla prima volta che lui è salito su questa stazione - che mi sono resa conto che non è molto felice di avermi intorno. Ho cercato di inquadrare il suo comportamento in uno degli schemi di analisi di cui sono provvista ma mi è risultato difficile. La psiche umana è troppo complessa per essere ricondotta a schemi o algoritmi, ed è principalmente per questo che io non so se mai potrò essere considerata umana... almeno a quanto riguarda il mio intelletto... o forse dovrei dire la mia cpu? La mia unità centrale di elaborazione potrà mai essere considerata alla pari di un cervello umano? Probabilmente, secondo il comandante no. Ritengo che mi veda più come una minaccia al suo lavoro e a quello degli altri, e credo che non sia l'unico, anche se è certamente quello che lo dimostra più apertamente. Prima o poi perderà il lavoro per questi insulti a me... e vedrà questo come una mia colpa. Insulti... a dire il vero devo ancora capire perché dovrei offendermi per le sue parole. Il mio processore fa ancora qualche difficoltà ad elaborare il significato completo della parola 'insulti'. Quelle del comandante non sono parole che mi tocchino. Sono solo parole. Se cercasse di disattivarmi la questione sarebbe diversa, ovviamente.
Per tutto il tempo in cui l'ammiraglio parla non dico e faccio alcunché. Sarebbe inutile e controproducente. Quando mi dice di seguirlo lo faccio senza esitare e giungo con lui in corridoio. Devo ammettere che le sue parole non mi fanno molto piacere. Se quel comandante provasse anche solo a smontare un mio terminale, lo sbatterei fuori dalla stazione in men che non si dica. Sempre che un ufficiale superiore non mi ordini di non farlo, ovviamente.

"Per ora non mi ha dato nessun motivo per sospettare la sua intenzione a sabotarmi. Si è limitato a parlare, parlare troppo per il bene della sua carriera. Non mi sembra una minaccia, ma son felice che lei lo tenga d'occhio, ammiraglio."
Naturalmente non è il solo a controllarlo, ma non è strettamente necessario dirlo. Il mio elaboratore centrale - il nucleo dell'A.I. della Stazione - tiene sotto controllo qualsiasi cosa accada su questa base orbitante. E' ovvio che tenga sotto controllo anche lui.


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