27-04-2023, 06:38 PM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna andrà bene e suggerisco di abbandonare le formalità dottor Raal, anche perché da quanto ho saputo è molto probabile che avremo modo di conoscerci a fondo in futuro rispose la betazoide con un sorriso ... comunque, a titolo informativo, il contatto fisico non mi disturba. si sentì in dovere di precisare, grata che l'uomo si premurasse di non disturbarla e allo stesso tempo divertita da quell'eccesso di premura, anche se forse un po' troppo incurante di come le sue parole avrebbero potuto venir fraintese da chiunque non fosse in grado di cogliere il pensiero a cui quel discorso rispondeva.
Elina Dax rispose invece in direzione del primo ufficiale era anche lei tra gli ufficiali di plancia al tempo, ma sinceramente sono rimasta troppo poco a bordo per poter dire di conoscerla. spiegò, guardandosi attorno con aria interessata mentre attraversavano i vari ponti fino a giungere a destinazione. Ciò che si aspettavano da lei era delicato quanto rischioso ma inseguendo il desiderio di tornare a lavorare su qualcosa di grosso, aveva probabilmente sopravvalutato le proprie capacità: per quanto fosse una telepate esperta, non aveva mai incontrato una mente dalla struttura tanto insolita come quella del comandante: percepiva chiaramente di essere relegata ad esplorarne il livello superficiale e sentiva altrettanto chiaramente come ci fosse molto altro, ben protetto da un numero tale di difese che nel migliore dei casi sarebbe stato inutile e nel peggiore rischioso cercare di superare.
Stava ancora cercando di valutare quanto fosse opportuno cercare di forzare la mente di Erulen, e contemplando l'idea di chiedere un consulto direttamente al dottore, quando l'aspetto della sala in cui si trovavano si trasformò all'improvviso, riproducendo una qualche struttura in stile klingon. Korinna si guardò attorno, incuriosita dalle spiegazioni della Rahnaz. Per qualche istante non successe nulla di rilevante, ma nell'esatto istante in cui il klingon olografico colpì il connazionale con il suo bastone, nella mente di Erulen cominciarono a riversarsi in rapida sequenza una serie di immagini terrificanti associate ad un dolore così tangibile che Korinna fu costretta ad abbandonare all'istante il contatto telepatico, alzando d'istinto tutte le proprie difese mentali. Scusate... disse Erulen, allontanandosi in tutta fretta senza ulteriori spiegazioni.
Elina Dax rispose invece in direzione del primo ufficiale era anche lei tra gli ufficiali di plancia al tempo, ma sinceramente sono rimasta troppo poco a bordo per poter dire di conoscerla. spiegò, guardandosi attorno con aria interessata mentre attraversavano i vari ponti fino a giungere a destinazione. Ciò che si aspettavano da lei era delicato quanto rischioso ma inseguendo il desiderio di tornare a lavorare su qualcosa di grosso, aveva probabilmente sopravvalutato le proprie capacità: per quanto fosse una telepate esperta, non aveva mai incontrato una mente dalla struttura tanto insolita come quella del comandante: percepiva chiaramente di essere relegata ad esplorarne il livello superficiale e sentiva altrettanto chiaramente come ci fosse molto altro, ben protetto da un numero tale di difese che nel migliore dei casi sarebbe stato inutile e nel peggiore rischioso cercare di superare.
Stava ancora cercando di valutare quanto fosse opportuno cercare di forzare la mente di Erulen, e contemplando l'idea di chiedere un consulto direttamente al dottore, quando l'aspetto della sala in cui si trovavano si trasformò all'improvviso, riproducendo una qualche struttura in stile klingon. Korinna si guardò attorno, incuriosita dalle spiegazioni della Rahnaz. Per qualche istante non successe nulla di rilevante, ma nell'esatto istante in cui il klingon olografico colpì il connazionale con il suo bastone, nella mente di Erulen cominciarono a riversarsi in rapida sequenza una serie di immagini terrificanti associate ad un dolore così tangibile che Korinna fu costretta ad abbandonare all'istante il contatto telepatico, alzando d'istinto tutte le proprie difese mentali. Scusate... disse Erulen, allontanandosi in tutta fretta senza ulteriori spiegazioni.