Questa discussione è chiusa

USS Saratoga Io non sono una spia klingon
#41

Korinna Suder

Betazoid

Merzenich mosse un cenno di assenso in direzione del capitano, grato di poter condurre una seria analisi scientifica al posto di utilizzare ciò che considerava delle dubbie pratiche pseudo-religiose per venire a capo di quello che era a tutti gli effetti un problema medico. Non era certo che Raal condividesse il suo approccio così rigoroso, ma fu felice di notare che non sembrava intenzionato a sollevare obiezioni, quindi decise che fosse arrivato il momento di mettersi al lavoro: Abbiamo per caso uno scanner neurale multifasico a gradiente eco-planare? si informò speranzoso in direzione del collega, sapendo che solitamente non faceva parte della dotazione standard a bordo di una nave, ma allo stesso tempo che avrebbe semplificato di molto il loro lavoro.

Jor nel frattempo non sapeva se sentirsi sollevato o preoccupato per le parole di T'Dal: l'ultima cosa che voleva era mettere in pericolo la nave, apprezzava la fiducia che la donna gli stava dimostrando, ma non era altrettanto sicuro di se stesso e della possibilità di controllare quelle immagini che continuavano ad invadere la sua mente ed i sentimenti contrastanti associati ad esse. Sono il primo a voler scoprire la verità su questa faccenda la rassicurò ma non voglio mettere in pericolo nessuno. Se nella mia mente è davvero presente una coscienza klingon ed è stata questa a darmi problemi negli ultimi tempi... non esitate a liberarvene li pregò, squadrando il team di dottori con l'aria di un condannato al patibolo e la convinzione che la sua vita, come la conosceva, fosse finita. Quei sentimenti tanto cupi erano probabilmente difficili da ignorare per chiunque, ma per Korinna in modo particolare: Qualunque cosa scopriremo con queste analisi, il capitano T'Dal la considera un membro del suo equipaggio e si assicurerà che venga trattato come tale tradusse per lui la betazoide, sapendo che Erulen non era in grado di leggere tra i pensieri del capitano. Gli strinse affettuosamente il braccio in un gesto di incoraggiamento, poi si avviò al seguito del gruppo di diplomatici lungo il corridoio.

Avevano appena raggiunto la sala tattica, quando l'attenzione di Korinna fu sviata altrove qualcosa non va... annunciò distratta, un istante prima che dalla plancia chiamassero T'Dal. Il capitano Balint della USS Yorktown chiede di salire a bordo, dice di avere ordini da parte del Comando di Flotta. la informò l'addetto alle comunicazioni.

apriamo le danze...
#42

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Rahnaz Mezza Klingon

L'ultima cosa che sentì prima di lasciare l'infermeria fu la voce del dottor Raal rispondere al collega, informandolo che erano in possesso dello scanner neurale da lui richiesto. Ancora un po' timorosa che G'Vera riuscisse a provocare una faida tra medici federali e medici klingon, Seeth seguì Suder e T'Dal fino alla sala tattica. Il tragitto, per quanto corto, le permise di schiarirsi le idee così, al loro arrivo, la diplomatica klingon era pronta a riprendere la trattativa... o l'indagine, come forse era più corretto chiamarla. L'affermazione della betazoide e la successiva comunicazione furono però sufficienti a distogliere la sua attenzione dai suoi piani e farle corrugare la fronte. Cosa sappiamo del capitano Balint? La sua è una nave diplomatica? Domandò, cercando di comprendere perché la flotta federale avesse deciso di mandare quell'uomo (o quella donna) sulla Saratoga proprio in quel momento. Che la flotta stesse cercando di prendere il controllo delle trattative, escludendo o limitando Betazed?

Credo sia una buona idea dirigerci tutte e tre in sala teletrasporto, nel caso fosse qui per interferire con le trattative... o con l'indagine. Propose poi, lievemente preoccupata. Non sapeva molto delle abilità telepatiche betazoidi ma evidentemente il sesto senso di Suder aveva captato qualcosa che non le era piaciuto. Cosa ne pensa, capitano T'Dal? Si sarebbe naturalmente adeguata a quanto deciso dalla vulcaniana, considerando che quella era la sua nave, ma era intenzionata a far sapere al capitano Balint cosa esattamente pensava se si fosse rivelato lì per sostituire il Console Suder.
#43

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Per prima cosa, decisi esprimere gratitudine a Korinna per la traduzione a Jor. //Ti ringrazio. Normalmente Jor riesce a comprendere, ma sono lieta di aver avuto il tuo aiuto.// dissi con un lieve sorriso.
Ci stavamo dirigendo verso la sala tattica, una comunicazione inaspettata richiamò la mia attenzione. L'addetto alle comunicazioni informò che il capitano Balint della USS Yorktown chiedeva di salire a bordo, sostenendo di avere ordini diretti dal Comando di Flotta. Presi una breve pausa per valutare la situazione. Non avevo mai incontrato il capitano Balint né ero a conoscenza dei dettagli sulla USS Yorktown, ma sapevo che era un'astronave della Federazione, di classe Constitution.
«Accetto di farlo salire a bordo. Tuttavia, prima di prendere decisioni definitive, richiedo ulteriori informazioni sulle intenzioni e il motivo della sua visita. Chiedi gentilmente al capitano Balint di fornire una breve sinossi dei suoi ordini.» dissi, sapendo che se dovessi contattare il Comando per una cosa del genere una risposta avrebbe tardato ad arrivare.
«La USS Yorktown è un'astronave della Federazione, un incrociatore pesante di classe Constitution in servizio alla Flotta Stellare. La nave è simile a quella in cui si trova ora. Non dispongo di informazioni specifiche sul capitano Balint, non l'ho mai incontrato e non conosco i dettagli della sua missione attuale.» ammisi, fornendo alcuni dettagli sulla nave, ma non conoscevo affatto il capitano e la cosa mi infastidiva un po'.
Ascoltai le parole della diplomatica klingon e ci riflettei con attenzione.
«Potrebbe essere utile avere un incontro con lui per comprendere meglio le intenzioni della Flotta. Tuttavia, dobbiamo essere preparati ad affrontare diverse possibilità, inclusa l'interferenza nelle trattative o nell'indagine. Sono d'accordo con lei, diplomatica Rahnaz. Dirigiamoci tutti e tre in sala teletrasporto per accogliere il capitano Balint. Daremo insieme il benvenuto al nostro ospite.» dissi pacatamente per poi guardare Korinna.
//A cosa stai pensando? Qualche percezione?// chiesi a Korinna. Non era logico non mettere al corrente Seeth, ma volevo prima parlare in maniera informale con la mia amica. Ero altresì, tentata di comunicare la cosa a Dakona telepaticamente, ma ero preoccupata che stesse lavorando e fosse concentrato, non volevo disturbare.
#44

Korinna Suder

Betazoid

Sissignora. rispose l'addetto alle comunicazioni, inoltrando la richiesta alla Yorktown e rimanendo poi in attesa. Le parole di T'Dal distolsero Korinna dai propri pensieri. La betazoide si concesse una smorfia non ne sono certa... rispose. Aveva percepito in effetti qualcosa che non le era piaciuto, ma era stato troppo sfuggente, più una sensazione che una minaccia concreta. Allo stesso tempo le sue sensazioni erano in genere affidabili e sicuramente non prometteva bene percepisco una certa tensione, qualunque cosa siano qui a fare, sanno che è qualcosa che non ci piacerà... ma è tutto confuso. Sono in tanti... è difficile isolare i pensieri degli ufficiali al comando fu costretta ad ammettere magari non è niente aggiunse poco convinta mentre si avviavano verso la sala teletrasporto per accogliere i membri dell'equipaggio della Yorktown.

Capitano, dicono di dover prendere in consegna il comandante Erulen, hanno un ordine siglato dal Comando le interruppe in quel momento l'addetto alle comunicazioni ... o magari intendono farci saltare l'indagine si corresse Korinna, evidentemente seccata da quell'informazione. Non fece tuttavia in tempo ad aggiungere altro perché in quell'esatto istante il capitano Balint e due membri del suo equipaggio con le uniformi rosse della sezione sicurezza si materializzarono nella sala teletrasporto. Balint era un terrestre sui cinquant'anni, capelli brizzolati tagliati corti, vivaci occhi castani e un pizzetto rasato con cura. Capitano T'Dal... la salutò con un sorriso diplomatica Rahnaz, console Suder... salutò tutti i presenti, evidentemente informato di ciò che stava accadendo a bordo.

Mi dispiace piombare qui senza preavviso, ma onestamente questa cosa ha colto di sorpresa anche noi disse il capitano come no... non riuscì a trattenersi dal commentare Korinna, comunicando telepaticamente a T'Dal anche la nota di sarcasmo che accompagnava quel pensiero non credere a una sola parola di quanto dice quest'uomo comunicò Korinna in direzione dell'amica. Se non le dispiace, capitano, preferirei discutere con lei in privato disse, muovendo un cenno di scuse in direzione delle diplomatiche. Sa che riuscirei a leggere i suoi pensieri anche se fosse dall'altra parte della nave? lo informò Korinna in tono fintamente cordiale, ma il successivo pensiero dell'uomo la costrinse a zittirsi, non prima che un'espressione preoccupata apparisse un istante sul suo volto. ... ma non c'è problema. Noi abbiamo comunque altro di cui discutere si corresse Korinna, rivolgendo un'occhiata alla klingon. Sarebbe anche risultata sufficientemente convincente, non fosse stato per la netta contraddizione con le sue precedenti parole.

T, direi che puoi andare tu, Ner non ha molto da fare. I dottori li riprenderei quando torniamo da loro e Seeth non ha molto da fare.
#45

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

//Le tue sensazioni sono affidabili, cerchiamo di rimanere in allerta.// le dissi e quando l'addetto alle comunicazioni interruppe con la notizia che il capitano Balint desiderava prendere in consegna il mio primo ufficiale, dovetti ammettere che la situazione non mi piaceva per niente. «Grazie per l'informazione tenente» risposi, mantenendo la mia compostezza, ma notai un leggero accenno di irritazione in Korinna.
//Questa informazione solleva delle preoccupazioni. Nessuno a parte pochissimi sapeva della situazione di Jor.// ammisi.
Guardai il capitano Balint e i due membri dell'equipaggio della USS Yorktown che erano appena arrivati. Ascoltai attentamente le sue parole di scusa, ma la nota di sarcasmo telepatico di Korinna mi fece sollevare un sopracciglio, prendendo in considerazione la possibilità che ci fosse dell'inganno o dell'ambiguità dietro le sue dichiarazioni.
Mi rivolsi a Balint con la mia tipica serenità vulcaniana.
«Capisco che la situazione sia inaspettata per entrambi. Desidero avere una discussione approfondita con lei riguardo ai suoi ordini e alle motivazioni che si celano dietro la richiesta di prendere in consegna il comandante Erulen. Vi prego di seguirmi nel mio ufficio, dove potremo discutere in modo più appropriato» dissi pacatamente.
Alzai un sopracciglio riguardo lo scambio tra Korinna e il capitano: qualcosa non andava.
«Dato che la situazione è in evoluzione, vi lascio la sala tattica. Vi faccio accompagnare.» dissi rivolta alle due donne.
Mi diressi verso al mio ufficio pronta ad ascoltare ciò che il capitano aveva da comunicarmi e a valutare attentamente la situazione che si stava sviluppando a bordo della nave.
#46

Korinna Suder

Betazoid

Fosse stato per lei, Korinna avrebbe sbattuto quell'uomo fuori dalla nave seduta stante. Quella situazione le ricordava fin troppo da vicino la ragione per cui aveva deciso di lasciare la Flotta e sebbene fosse ormai passato diverso tempo, evidentemente non era mai riuscita a sopire davvero quel senso di tradimento che aveva provato. Tuttavia si costrinse a calmarsi non è qui per conto del Comando comunicò a T'Dal ... lavora per l'Intelligence della Flotta. Hanno le prove che Erulen sia coinvolto nella storia su cui stiamo indagando, ma Balint non sa né che genere di prove, né in che modo sia coinvolto. Gli hanno detto solo che Erulen è un pericoloso terrorista e deve essere preso in consegna ad ogni costo. Sono pronti a dare battaglia alla Saratoga se necessario, fai attenzione... la classe Constitution è ben equipaggiata. avvertì l'amica. T'Dal... ritieni sia possibile? Hai detto di aver perso la tua fiducia in Erulen, ma ho percepito l'affetto e il rispetto che nutri ancora nei suoi confronti, non credo che tu lo consideri tale. Sbaglio? si informò.

Con il suo permesso, capitano, io e la mia collega torneremmo alle nostre trattative. Abbiamo già perso fin troppo tempo e tutta questa storia non fa altro che complicare ulteriormente il nostro lavoro. Sappia che inoltrerò una protesta ufficiale al Comando. disse in direzione di T'Dal, rivolgendosi a lei in modo decisamente più formale di quanto non fosse abituata a fare per evitare di dare a Balint motivo di sospettare che fossero amiche. Non aveva la minima intenzione di concedergli quella debolezza da sfruttare e sapeva che T'Dal sarebbe stata al gioco. L'uomo parve soddisfatto da quella proposta ed annuì non è mia intenzione ostacolare il prezioso lavoro della sezione diplomatica, console Suder. Ma come voi ho dei superiori ai quali devo rispondere. Preferirei non rendere questa situazione più spiacevole del necessario. disse cordiale, invitando con un cenno T'Dal a fargli strada verso la sala tattica.

Korinna attese che i due si fossero allontanati prima di rivolgersi a Seeth forse mi può chiarire una piccola differenza culturale... ho avuto l'impressione che i Klingon siano una società di guerrieri, fondata su un complesso senso dell'onore, è corretto? si informò poniamo caso che per ottenere le informazioni di cui abbiamo bisogno sia necessario passare a vie... meno diplomatiche e più rischiose. Per i suoi colleghi sarebbe un problema?

e qui direi che potete rispondere nell'ordine che volete, ma servono sia T'Dal che Seeth.
#47

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Ascoltai attentamente le sue parole, riflettendo sulle informazioni che Korinna mi diede. Mi stupid il fatto che Balint lavorasse per l'Intelligence della Flotta e che avevano prove che coinvolgevano Jor nella situazione in cui stavamo indagando, così riflettei sulle sue parole, cercando di trovare una posizione logica da mantenere per salvaguardare la salute del mio equipaggio, primo ufficiale compreso. //Sono consapevole della potenziale minaccia rappresentata dalla classe Constitution della Yorktown, e dobbiamo fare attenzione. Non voglio mettere in pericolo la Saratoga o il suo equipaggio, nemmeno gli ospiti presenti sulla nave.// ammisi per poi aggiungere //È vero che ho perso fiducia in Jor, ma l'affetto e il rispetto che provo nei suoi confronti sono presenti, rendendo di fatto la situazione complessa. Non posso negare che la mia valutazione personale possa essere influenzata, ma non riesco a considerarlo un pericoloso terrorista ma ciò non mi impedirà di analizzare obiettivamente delle prove... se mi venissero presentate. Posso dirti che in condizioni normali, prima di tutto questo, Jor ha sempre preso in grande considerazione l'essere il mio primo ufficiale e ho affidato la mia vita nelle sue mani in alcuni momenti critici.// ammisi.
"E continuerei a farlo" pensai con illogica amarezza. Non riuscivo a smettere di pensare che Jor era da sempre il mio braccio destro, facevo affidamento a lui in tutte le occasioni possibili. Era affidabile, amichevole con tutti e sapevo che tutti gli volevano bene, io per prima. Negli anni gli lasciai sempre più spazio nel tempo, lasciavo mi contestasse quando qualcosa non gli piacesse, che elencasse tutte le alternative emotive da tenere in considerazione, non mi permetteva di rischiare la vita se per lui era un rischio inutile ed era capitato che se la mia presenza fosse necessaria sul pianeta, spesso e volentieri non mi lasciava scendere in superficie senza di lui come parte della squadra di sbarco; ma facevo in modo che cogliesse ogni opportunità per sfruttare i suoi privilegi di essere primo Uuficiale, conducendo squadre in trasferta ogni volta che poteva. Volevo che assumesse il comando di qualsiasi situazione possibile, per far si che si abituasse al suo futuro ruolo di capitano. Apprezzavo quel tipo di collaborazione e mi mancava più di quanto volessi ammettere.
Dopo aver ascoltato il suggerimento di Korinna riguardo al ritorno alle trattative con Seeth, feci un piccolo ceno di assenso, intuendo che era meglio mostrare una distanza.
«Capisco la vostra posizione, console. Continuate il vostro lavoro, e comprendo la protesta ufficiale al Comando. Sono consapevole dell'importanza delle trattative che state portando avanti. Vi lascio nelle mani del tenente Owens.» risposi in tono formale, evitando qualsiasi sospetto di amicizia con Korinna. Diedi l'ordine ad un mio ufficiale della sicurezza di accompagnare Korinna e Seeth alla sala tattica, mentre io avrei accompagnato Balint nel mio ufficio. Avrei mantenuto un atteggiamento cortese ma riservato, in quanto avevo intenzione di rimanere concentrata e valutare attentamente le informazioni e le azioni che si sviluppavano intorno a noi. Non avrei permesso che il mio rapporto con Korinna o Jor - o addirittura Dakona, se qualcuno lo avesse scoperto - fosse sfruttato contro di noi.
«Siamo pronti a proseguire, capitano Balint. Esamineremo attentamente i dati e lavoreremo per trovare una soluzione adeguata a questa situazione.» dissi pacatamente.
#48

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Seeth Rahnaz Mezza Klingon

Era stato difficile, estremamente difficile non scattare contro il capitano Balint e i suoi uomini. Nata e cresciuta tra i klingon, Seeth poteva sentire la chiamata del sangue: se quegli uomini avevano intenzione di portare via Erulen, prima se la sarebbero vista con lei. Eppure, oltre che una klingon, Seeth era anche una trill. Era Sef. Se avesse voluto avrebbe potuto fare resistenza, avrebbe potuto attaccare il nuovo arrivato e far intervenire la IKS Kal'Ruq per disabilitare la USS Yorktown. Ciò però avrebbe scatenato la stessa guerra che stava tentando di fermare e avrebbe messo a rischio il suo simbionte. Considerando poi la reazione del console Suder, che improvvisamente era passata dal voler porre resistenza al soddisfare le richieste di Balint, era evidente che ci fosse qualcosa che non sapeva. Qualcosa da valutare prima di compiere azioni azzardate.

Capitano Balint, le voglio far presente che questo... cambio di programma potrebbe nuocere alle trattative in corso tra Betazed, quindi la Federazione, e l'Impero Klingon. Decise infine di intervenire. La prego di riferire ai suoi superiori che l'Impero si aspetta delle spiegazioni. Non poteva negare che i klingon fossero dalla parte del torto in quella situazione, considerando che c'era una buona probabilità che Erulen fosse veramente un loro agente, ma difficilmente il suo popolo avrebbe preso positivamente un affronto simile.

Non fece nulla per fermare i due capitani mentre lasciavano la sala teletrasporto, anzi fece loro un lieve (anche se forse un po' troppo brusco) segno di saluto col capo. Per quanto Balint non le avesse fatto la migliore delle impressioni, come lei stava facendo solamente il suo lavoro. La sua espressione seria si illuminò soltanto quando Suder riprese a parlare.

Oh, ora sì che si ragiona. Esclamò, le labbra che si piegavano in un sorriso. Ha in mente qualcosa di preciso? Per quanto mi riguarda, non avrei problemi nemmeno ad organizzare, per ragioni di sicurezza, un trasferimento di Erulen sulla Kal'Ruq. Si trattava una proposta un po' al bilico tra l'onore e il disonore ma era fattibile se svolta alla maniera klingon e non a quella romulana. Poteva immaginare che la flotta federale non avrebbe preso positivamente una chiamata dalla Kal'Ruq in cui lei ammetteva la sua azione e le motivazioni per la stessa: sarebbe stato un grosso danno alle trattative in corso ma era stata la flotta a fare il primo passo in proposito, lei stava soltanto cercando di arginare i danni.
#49

Korinna Suder

Betazoid

Balint si fermò un istante per studiare la mezza klingon le assicuro che non ci sarà alcun cambio di programma, diplomatica Rahnaz. Continueremo l'indagine che avete in corso e sarete informati di ogni risultato che possa emergere. Il Comando desidera solamente che eventuali interrogatori condotti su uno degli ufficiali superiori della Flotta seguano gli standard previsti dai nostri protocolli e non siano improvvisati da civili. Verrete contattati quanto prima dal Comando con le istruzioni per procedere. la rassicurò con un sorriso cordiale, prima di seguire il capitano T'Dal verso il suo ufficio: era disposto a condividere i dettagli de isuoi ordini con la vulcaniana, ma se la donna sperava di influire in qualche modo su ciò che avrebbe fatto sarebbe rimasta delusa, perché Balint aveva tutta l'intenzione di rispettare gli ordini ricevuti in un modo o nell'altro.

La determinazione del capitano non sfuggì tuttavia a Korinna che lo osservò allontanarsi con sguardo seccato, mentre la consapevolezza che non ci fosse modo di ricolvere quella situazione a parole si faceva strada nella sua mente. La betazoide studiò distrattamente l'addetto al teletrasporto a cui T'Dal aveva assegnato il compito di scortarle verso la sala tattica mentre rifletteva sul da farsi. Sebbene le parole del capitano Balint suonassero più che ragionevoli, i suoi pensieri raccontavano tutt'altra storia, ma dimostrarlo si sarebbe rivelato complesso: sarebbe stata la sua parola contro quella di un capitano della Flotta e lei era in evidente conflitto di interessi. Nessuno l'avrebbe presa seriamente e Balint lo sapeva. Dimostrare il coinvolgimento del capitano con l'intelligence, ammesso e non concesso che fosse possibile, avrebbe sicuramente richiesto molto più tempo di quello che sarebbe servito a lui per far sparire Erulen per sempre.

Al di là di come la scomparsa del comandante avrebbe potuto irrimediabilmente bloccare la loro indagine, era di una persona che si parlava, betazoide o klingon che fosse. Una persona a cui T'Dal teneva molto ma che, conoscendo la vulcaniana, avrebbe molto probabilmente lasciato nelle mani di Balint se lui fosse riuscito a fornirle argomentazioni sufficientemente ragionevoli e qualcosa le suggeriva che l'intellingence ne avesse tenuto conto. Senza menzionare che, anche volendo fare qualcosa, T'Dal aveva le mani legate: disobbedire ad un ordine del Comando avrebbe implicato la corte marziale o, forse peggio, mettere in pericolo l'intero equipaggio. In qualità di diplomatica, Korinna sapeva di avere margini di libertà decisamente maggiori e, se qualcuno poteva fare qualcosa, quella era lei. La betazoide si avvicinò distrattamente alla consolle del teletrasporto, lasciando che Owens facesse loro strada in direzione della sala tattica. Da questa... iniziò il tenente, ma non fece in tempo a terminare la frase. Korinna era infatti riuscita a raggiungere l'alloggiamento accanto alla consolle dove si trovavano i phaser e, dopo averne rapidamente settato uno su stordimento, aveva colpito il giovane tenente che era collassato a terra senza un solo gemito. Ho un piano, ma non ho tempo per entrare nei dettagli disse superando la Rahnaz per andare a bloccare la porta, prima di piegarsi sul giovane tenente ed assicurarsi che stesse bene.

Stando a ciò che ho visto nella mente di Balint, Erulen è molto probabilmente coinvolto con la San e questa potrebbe essere l'unica occasione che abbiamo per scoprire cosa sia realmente successo. spiegò in direzione della klingon, per poi cercare mentalmente T'Dal e Balint. Attese finché i due ebbero raggiunto l'ufficio della vulcaniana, poi tagliò loro le comunicazioni, ed isolò l'ufficio con un campo di forza, bloccando il computer con il proprio codice di sicurezza. Solo T'Dal avrebbe avuto autorità sufficiente per sbloccarlo, ma per farlo avrebbe prima dovuto trovare un modo per uscire dall'ufficio e senza poter utilizzare il computer i suoi ufficiali avrebbero impiegato diversi minuti per aggirare il problema. Un tempo più che sufficiente a portare a termine il suo piano.

Salga sulla pedana, la teletrasporto alla sua navetta assieme a Erulen e ai suoi colleghi disse poi, rivolgendosi nuovamente alla klingon. Era a conoscenza dell'avversione di Seeth per il teletrasporto, ma sapeva anche che era legata al simbionte di cui temeva di rivelare l'esistenza ed era ormai chiaro ad entrambe che per lei quello non fosse un segreto. Poi cancellerò la traccia dal buffer le promise comunque raggiungete la Kal'Ruq: Balint è autorizzato ad attaccare la Saratoga per recuperare Erulen, ma questa nave difficilmente può competere con la Yorktown. Voi sì... e se vi attaccasse sareste in diritto di difendervi. le anticipò. Cercherò di evitare che si arrivi allo scontro, ma vi consiglio di allontanarvi: la nostra priorità è proteggere il comandante... e mi affido a lei perché venga trattato come un ospite. Ricordi che molto probabilmente non è consapevole del ruolo che ha avuto in questa storia e la Federazione non accetterà che venga trattato come un criminale. insistette, pregando silenziosamente che la sua fiducia nella klingon fosse ben riposta. Se non mi toglieranno l'incarico dopo questa storia, la contatterò appena possibile. promise.
#50

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

La strada per arrivare in ufficio era passata in silenzio, da parte mia per lo meno e non appena eravamo arrivati nel mio ufficio mi sedetti. Mi resi conto che qualcosa non andava quando sul computer mostrò un silenzioso allarme giallo e mi chiesi cosa stava succedendo; così tentai di contattare la plancia e dopo un tentativo di aprire le porte: entrambi i tentativi caddero nel vuoto. Guardai il computer e a quanto pare c'era un codice di sicurezza che stava bloccando il tutto, l'unico modo era sbloccarlo dalla plancia. Sebbene cercassi di avere un'espressione neutra all'esterno, dentro di me, ero in preda all'ansia e pensai che l'unica persona che poteva fare questo fosse un capitano e Balint era con me. Non avrebbe potuto materialmente farlo. Mi chiesi se Korinna non avesse avuto il pensiero di mettere in pericolo la nave ed escludermi era un modo per far in modo che non facessi qualcosa di logico e di proteggere i miei sottoposti, data l'affermazione ambigua che aveva espresso prima. La logica mi disse che non avrebbe avuto motivo di farlo, ma la mia piccola parte umana mi chiese se la conoscessi davvero: il poco amore che provava per la Federazione poteva davvero mettere in pericolo un'intera nave?
//Ehi dottore perdona il modo illogico di contattarti, ma credo di essere stata isolata nel mio ufficio. Come sta Jor? State bene?// chiesi. Volevo proteggere il mio equipaggio, ma Jor aveva la mia priorità e Dakona era lì. Non mi sarei mai sentita in pace con me stessa se fosse successo loro qualcosa di brutto a uno dei due. Il primo perché era il mio primo ufficiale e il secondo... beh, era il medico della nave, ma ero innamorata di lui e ora che ne avevo consapevolezza avrei fatto di tutto per proteggerlo nel possibile.
«Bene capitano Balint, credo che siamo bloccati qui. I miei ufficiali stanno lavorando come può notare per farci uscire e possiamo usare questo tempo per parlare.» dissi guardando l'uomo con la faccia e il tono più tranquilla del mondo, come se sapessi come risolvere la questione. In questo caso, lasciavo tutto in mano ai miei ufficiali.
"Se ci fosse Jor, credo che avrebbe trovato un modo creativo per entrare" pensai ironica.
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