TSE Visita programmata
#21

In the end they'll judge me anyway so, whatever.

Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano

Fece un cenno con la testa alle parole di Ethan, ovviamente concordava con lui per quanto riguardava la musica. Aveva sentito vari generi e anche se si potevano considerare tutti diversi, ognuno di loro comunque esprimeva dei sentimenti.
Sono d’accordo con te, spesso molti non riescono ad esprimere ciò che provano e lo fanno attraverso la musica. Trovo che sia davvero interessante come fenomeno culturale ed è per questo che ha catturato la mia attenzione quando ero più piccolo.

Un altro cenno della testa, si trovava nuovamente d’accordo con l’altro per quanto riguardava la bellezza della spontaneità.
Io penso che non sia mai tardi per imparare qualcosa. Se hai voglia, perché non provarci? Che strumento ti piacerebbe imparare se potessi? Io per esempio vorrei imparare a suonare anche il violino, per il pianoforte me la cavo abbastanza ma sono fuori allenamento. 
Molti tendevano a bloccarsi nell’apprendere qualcosa di nuovo perché credevano che l’età fosse un limite; sebbene imparare da giovani rendeva più facile e veloce l’apprendimento, non era impossibile comunque farlo anche in età avanzata.
Si fermò qualche minuto a valutare la proposta di Ethan, non gli dispiaceva, poteva provare a fare qualcosa di nuovo con un hobby che faceva da anni ormai.
Si potrebbe fare, possiamo organizzare qualcosa in caso.
Fu colpito dalle parole di Ethan sul potere della musica, era un modo davvero profondo e interessante di pensare e Haru apprezzava quando qualcuno riusciva a sorprenderlo così tanto anche con una semplice frase. 

Non avevo pensato a questo ma mi trovi totalmente d’accordo ancora una volta; devo ammettere che mi hai colpito e che voglio davvero approfondire questo pensiero. Penso che farò anche delle ricerche in merito alla musica e alla capacità di connessione che crea nelle persone, ti ringrazio per aver condiviso con me questo punto di vista.
La sua attenzione si spostò sulla ragazza che aveva preso le loro ordinazioni; ora aveva in mano il vassoio con le bevande ed era ormai vicino al tavolo. Haru le sorrise non appena l’altra aveva iniziato a posare sul tavolo le ordinazioni ringraziandola per il lavoro svolto.
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#22

Sometimes I think the difference between what we want and what we're afraid of is about the width of an eyelash.

Ethan Scott Umano potenziato

Ascoltando Haru parlare del potere espressivo della musica e della sua attrazione per gli strumenti diversi, sentii la curiosità crescere dentro di me. Quando Haru mi chiese che strumento vorrei imparare a suonare, mi trovai a riflettere sinceramente sulla domanda.
«Non avevo mai realmente pensato al tipo di strumento che vorrei imparare a suonare»  confessai con un tono pensieroso. «Mi affascinano sia gli strumenti a fiato come il flauto, ma trovo anche il violoncello tra gli strumenti a corda molto intrigante, e la chitarra è altrettanto affascinante.»
Mi sentii un po' imbarazzato, temendo che Haru potesse pensare che volessi imitarlo. «ma non vorrei che pensassi che ti imitassi. Mi piacciono un po' tutti onestamente, ma non so...»  Arrossii leggermente, confessando una mia incertezza personale. «Ammetto che non mi sento particolarmente portato per nessuno in particolare»

Il sorriso di Haru quando la cameriera arrivò con le nostre bevande mi rassicurò, e il suo interesse per la mia risposta mi fece sentire apprezzato e compreso. «Mi fa piacere sentire che sei aperto a esplorare questi nuovi orizzonti e grazie per essere così incoraggiante riguardo all'idea di imparare a suonare uno strumento. Forse potremmo anche pensare a qualche lezione insieme, sarebbe un modo divertente e stimolante per imparare»

«E prego, anzi grazie a te. Normalmente mi considerano un po'... strano quando esco con questi pensieri» ammisi, sorridendo di fronte al suo quieto entusiasmo. «Se trovi degli articoli o delle ricerche interessanti, mi piacerebbe molto se li condividessi con me. Potrebbe diventare un bel punto di partenza per ulteriori discussioni e forse anche per qualche progetto insieme»

Guardai con un sorriso mentre la cameriera si avvicinava con le nostre bevande. «Grazie mille» dissi anch'io, apprezzando il servizio attento. Una volta che la cameriera si allontanò, sollevai la mia tazza in un brindisi informale. «A nuove scoperte e nuove avventure musicali. Sono davvero felice di avere questa conversazione con te. Non capita spesso di trovare qualcuno con cui è possibile condividere così profondamente questi argomenti»
Il mio cuore batteva forte non solo per la discussione sulle nostre passioni condivise, ma anche per la crescente vicinanza emotiva che sentivo nei confronti di Haru. Era raro trovare qualcuno che risvegliasse tali sentimenti di ammirazione e affetto in me, e ero cauto ma speranzoso riguardo alle possibilità che il futuro poteva riservare per la nostra amicizia, e.. chissà, magari, forse... qualcosa di più
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#23

In the end they'll judge me anyway so, whatever.

Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano

Ascoltò attentamente la risposta di Ethan, valutando quale potesse essere lo strumento più adatto per un principiante. Certamente il violoncello era abbastanza difficile ma la chitarra e il flauto solitamente si imparava da piccoli ed erano tra gli strumenti che maggiormente le persone studiavano.
Se accetti un consiglio, ti suggerirei di iniziare o con il flauto o con la chitarra. Dovrebbero essere più semplici o almeno è ciò che la maggior parte delle persone pensa, ognuno poi è portato per qualcosa di diverso.
Osservò accigliato il collega quando gli disse che non voleva che pensasse che lo stava imitando, il giovane Chekov non aveva idea da dove provenisse quel pensiero ma non aveva mai sfiorato la sua mente.
Non mi è mai passato per la testa, perché dovrei pensarlo? Avrei potuto capire se io avessi nominato strumenti particolari e tu avessi parlato degli stessi identici strumenti ma non è così. Hai nominato strumenti abbastanza comuni eccesso il violoncello che non in molti pensano come strumento, non ho mai accennato al flauto mentre è un tuo desiderio imparare a suonarlo.
Con la solita logica Haru provò a far capire all’altro il motivo per il quale non gli era mai saltato in mente l’idea di essere copiato.
Imparare uno strumento inoltre è una cosa abbastanza comune e penso faccia davvero bene anche solo perché aiuta a esprimersi, non potrei mai essere contro questo esercizio. Riguardo le lezioni potrei aiutarti con la chitarra se lo desideri, con gli altri strumenti temo non sarei un buon maestro.
Si trovò a inclinare la testa con confusione quando ammise di sentirsi strano nell’esprimere certi pensieri, Haru non l’aveva mai trovato eccentrico durante tutta la conversazione.
Non ti ho trovato strano, in ogni caso provvederò a passarti qualche articolo in futuro.
Ci mise un po’ ad alzare la tazza, cogliendo solo in un secondo momento l’idea del brindisi; i movimenti di Haru erano un po’ impacciati ma cercò comunque di assecondare Ethan non volendo mancargli di rispetto, fece un cenno della testa al brindisi. 


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#24

Sometimes I think the difference between what we want and what we're afraid of is about the width of an eyelash.

Ethan Scott Umano potenziato

Ascoltai attentamente Haru mentre offriva il suo consiglio su quale strumento potrei iniziare a studiare. Mi suggerì la chitarra e il flauto come opzioni accessibili, il che mi fece riflettere sulla possibilità di esplorare questi strumenti che tanto spesso erano stati nelle mani di bambini e adulti, ognuno cercando di trarne melodie e sensazioni proprie. La sua rassicurazione che non pensava che lo stessi imitando mi sollevò notevolmente, rendendomi conto che forse avevo dato troppo peso a quella preoccupazione interna, riflesso del mio desiderio di essere visto come un individuo a sé stante.

«Grazie. Apprezzo davvero il tuo supporto e i tuoi consigli. Non vedo l'ora di iniziare questo percorso musicale, e sapere che posso contare su di te rende tutto ancora più speciale.» dissi con la voce che tradiva un po' della mia emozione. «Presi un respiro profondo e continuai: «[b]Sai, non mi capita spesso di trovare persone con cui posso condividere così tante cose. La tua apertura e disponibilità mi fanno sentire molto fortunato. Mi piacerebbe davvero imparare la chitarra, e avere te come guida sarebbe un onore.»

Mi guardai intorno, assaporando il momento. «Forse potremmo iniziare con qualche lezione informale, giusto per vedere come va. E se ti va, possiamo anche esplorare insieme la musica in generale, scoprire nuovi artisti, nuove melodie. Penso che potrebbe essere un'esperienza davvero arricchente per entrambi»

Quando Haru parlò di passarmi alcuni articoli, mi illuminai ulteriormente. L'idea di poter approfondire la mia comprensione della musica attraverso la sua prospettiva aggiungeva un altro livello alla nostra nascente amicizia, una che trascendeva il semplice scambio di cortesie. «Sarà molto apprezzato. La tua prospettiva su questi argomenti arricchirà sicuramente il mio apprendimento e la mia apprezzamento per la musica.. dovrai insegnarmi anche un po' di logica, mi sa» dissi con un sorriso.

La conversazione con Haru aveva aperto nuove porte per me, non solo nel mondo della musica ma anche nell'esplorazione di nuove amicizie e connessioni umane a bordo della nave. La sua logica e il suo modo di vedere le cose con chiarezza e senza pregiudizi mi ispiravano a essere più aperto e diretto nei miei desideri e nelle mie aspirazioni.

Quando Haru alzò la tazza, un po' impacciato ma sincero, sorrisi e speravo fosse solo l'inizio di molte altre condivisioni e scoperte insieme. Mi sentivo fortunato di avere l'opportunità di coltivare un'amicizia che prometteva di essere ricca di insegnamenti reciproci e di momenti preziosi condivisi, tutto iniziato da un semplice tè matcha in un tranquillo caffè sulla stazione spaziale.
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