14-08-2024, 08:36 PM
Dio forse esiste, Clary, o forse no, ma non credo che abbia importanza. In ogni caso ce la dobbiamo cavare da soli.
Polina Troi-Riker Mezza betazoide
Mentre Lorelei parlava, non potevo fare a meno di sentirmi eccitata all'idea di iniziare questa nuova avventura insieme. «Sì, iniziamo noi due e poi valuteremo» confermai con un sorriso. Sentivo che, nonostante la frenesia tipica della vita su una nave stellare, saremmo riuscite a trovare il modo per coordinare le nostre pause. L'idea di avere delle sessioni di meditazione condivisa non solo avrebbe arricchito la mia pratica personale, ma mi avrebbe anche offerto la possibilità di approfondire la mia amicizia con Lorelei, una prospettiva che trovavo particolarmente gratificante.
Ascoltando le sue parole su Haru e Sorek, riflettevo sulla piccola rete di connessioni che, in qualche modo, ci legava tutti in un intricato tessuto di relazioni e memorie condivise. «Interessante che tu abbia questo legame con la famiglia di T'Dal tramite tua bisnonna Korinna. Sì, lavorano entrambi sull'Enterprise, se Haru è un Biologo, Sorek lavora come un Ufficiale della Sicurezza» confermai.
La sorpresa di Lorelei riguardo alle tre katane mi fece sorridere, rivelando una curiosità che era tanto parte di lei quanto lo era la sua dedizione all'antropologia. «Ah, quella è una storia piuttosto incredibile!» risposi, divertita dal suo interesse. «Sì, tutte e tre contemporaneamente. Sorek ha sviluppato una tecnica particolare: tiene una katana in ciascuna mano e una in bocca. Non so se si sia completamente impadronito della tecnica, ma da quello che so, l'ha inventata lui.. Non è comune, neanche tra i Vulcaniani, ma è affascinante vedere come lui incorpori elementi di altre culture nelle sue pratiche marziali. Ha una sorta di fluidità e grazia che sono rare da trovare.» ammisi con un sorriso, pensando per istante ad un collega che forse.. forse.. poteva rivaleggiare, ma riflettendo sull'unicità di Sorek, continuai. «Una volta Sorek mi ha tenuto una lunga filippica sulla logicità di questa tecnica. Non entrava troppo nei dettagli tecnici, ma era una discussione appassionata sul bilanciamento e il controllo del corpo che, secondo lui, si può raggiungere con questa pratica. Se non lo conoscessi, avrei pensato che mi stesse prendendo in giro. Devo dire, è proprio un personaggio! Mi ha sempre colpito come, nonostante la sua propensione a sfidare le convenzioni, rimanga profondamente rispettoso dei principi Vulcaniani di logica e disciplina. È un contrasto affascinante, vero? Mi piacerebbe che tu potessi incontrarlo, se vuoi posso mettermi in contatto con lui.»
Ascoltando le sue parole su Haru e Sorek, riflettevo sulla piccola rete di connessioni che, in qualche modo, ci legava tutti in un intricato tessuto di relazioni e memorie condivise. «Interessante che tu abbia questo legame con la famiglia di T'Dal tramite tua bisnonna Korinna. Sì, lavorano entrambi sull'Enterprise, se Haru è un Biologo, Sorek lavora come un Ufficiale della Sicurezza» confermai.
La sorpresa di Lorelei riguardo alle tre katane mi fece sorridere, rivelando una curiosità che era tanto parte di lei quanto lo era la sua dedizione all'antropologia. «Ah, quella è una storia piuttosto incredibile!» risposi, divertita dal suo interesse. «Sì, tutte e tre contemporaneamente. Sorek ha sviluppato una tecnica particolare: tiene una katana in ciascuna mano e una in bocca. Non so se si sia completamente impadronito della tecnica, ma da quello che so, l'ha inventata lui.. Non è comune, neanche tra i Vulcaniani, ma è affascinante vedere come lui incorpori elementi di altre culture nelle sue pratiche marziali. Ha una sorta di fluidità e grazia che sono rare da trovare.» ammisi con un sorriso, pensando per istante ad un collega che forse.. forse.. poteva rivaleggiare, ma riflettendo sull'unicità di Sorek, continuai. «Una volta Sorek mi ha tenuto una lunga filippica sulla logicità di questa tecnica. Non entrava troppo nei dettagli tecnici, ma era una discussione appassionata sul bilanciamento e il controllo del corpo che, secondo lui, si può raggiungere con questa pratica. Se non lo conoscessi, avrei pensato che mi stesse prendendo in giro. Devo dire, è proprio un personaggio! Mi ha sempre colpito come, nonostante la sua propensione a sfidare le convenzioni, rimanga profondamente rispettoso dei principi Vulcaniani di logica e disciplina. È un contrasto affascinante, vero? Mi piacerebbe che tu potessi incontrarlo, se vuoi posso mettermi in contatto con lui.»