06-09-2024, 09:16 AM
Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.
James T. Kirk | Human
... c'è un'altra cosa insolita riguardo a questa missione: non trova curiosa tutta la segretezza da parte dell'Ambasciata? Voglio dire, non so quanto abbiano condiviso con lei, ma per quanto mi riguarda prima dell'incidente l'unica cosa che sapevo era che dovevamo scortare qui l'ambasciatore M'Saar per una conferenza di pace riguardo a degli attacchi al confine. Stop. Quando ho provato a curiosare tra i file della missione ho scoperto di non avere l'autorizzazione per farlo. E' stato solamente quando mi hanno chiesto di sostituire l'ambasciatore che ho ricevuto l'accesso ai file. Non che contenessero poi chissà che segreto, tra l'altro. Per il resto M'Saar partiva la mattina presto e ritornava la sera senza fare parola con nessuno. Per carità... può essere che sia semplicemente un tipo particolarmente riservato... ma mi è sembrato un livello di sicurezza insolitamente alto per una missione come questa. Non è certo la prima volta che ci troviamo coinvolti in qualche baruffa al confine e gli elkariani non rappresentano una vera minaccia... ragionò, mentre attraversavano i corridoi verso il turboascensore che li avrebbe portati fino all'area detentiva.
Sia chiaro, non sto dicendo che il Comando o l'Ambasciata sono coinvolti in qualcosa... è solo che in tutta questa situazione c'è più di una cosa fuori posto. Prenda ad esempio gli elkariani. Entrambe le fazioni negano di essere responsabili dell'attentato, accusandosi a vicenda... come si stavano accusando reciprocamente poco fa, per l'attacco alle nostre navi aggiunse, scuotendo la testa con fare pensieroso sono sempre più convinto ci sia davvero una terza fazione, ma nell'indagare... ho la sensazione che dovremmo interrogarci anche sulle intenzioni di chi ci ha mandati qui concluse mentre raggiungevano l'area detentiva. In una delle celle si trovava l'elkariano che aveva tentato di distruggere l'Enterprise con la bomba a bordo della propria navetta e bora se ne stava seduto con aria contrariata sulla branda.
L'ufficiale della sicurezza che faceva da guardia al prigioniero scattò sull'attenti nel vederli entrare e Jim gli rivolse un sorriso cordiale riposo lo autorizzò, mentre il suo sguardo si posava sul prigioniero. L'elkariano si limitò a squadrare i due capitani con sguardo seccato, ma subito il suo sguardo tornò a concentrarsi sulla paratia di fronte a sè.
James Kirk si presentò Jim ... e lei è il capitano T'Dal. Speravamo potesse aiutarci a fare un po' di chiarezza su quello che è successo. spiegò lei è un surun o un di'tak? si informò, incuriosito dal fatto che nel suo abbigliamento non ci fosse nessun segno che potesse ricondurlo ad una delle due fazioni, a differenza dei diplomatici alla conferenza che sembravano divertirsi ad ostentare la loro appartenenza con ogni dettaglio, dalla foggia dell'abito ai colori, passando per i simboli delle due fazioni sempre chiaramente visibili.
Sia chiaro, non sto dicendo che il Comando o l'Ambasciata sono coinvolti in qualcosa... è solo che in tutta questa situazione c'è più di una cosa fuori posto. Prenda ad esempio gli elkariani. Entrambe le fazioni negano di essere responsabili dell'attentato, accusandosi a vicenda... come si stavano accusando reciprocamente poco fa, per l'attacco alle nostre navi aggiunse, scuotendo la testa con fare pensieroso sono sempre più convinto ci sia davvero una terza fazione, ma nell'indagare... ho la sensazione che dovremmo interrogarci anche sulle intenzioni di chi ci ha mandati qui concluse mentre raggiungevano l'area detentiva. In una delle celle si trovava l'elkariano che aveva tentato di distruggere l'Enterprise con la bomba a bordo della propria navetta e bora se ne stava seduto con aria contrariata sulla branda.
L'ufficiale della sicurezza che faceva da guardia al prigioniero scattò sull'attenti nel vederli entrare e Jim gli rivolse un sorriso cordiale riposo lo autorizzò, mentre il suo sguardo si posava sul prigioniero. L'elkariano si limitò a squadrare i due capitani con sguardo seccato, ma subito il suo sguardo tornò a concentrarsi sulla paratia di fronte a sè.
James Kirk si presentò Jim ... e lei è il capitano T'Dal. Speravamo potesse aiutarci a fare un po' di chiarezza su quello che è successo. spiegò lei è un surun o un di'tak? si informò, incuriosito dal fatto che nel suo abbigliamento non ci fosse nessun segno che potesse ricondurlo ad una delle due fazioni, a differenza dei diplomatici alla conferenza che sembravano divertirsi ad ostentare la loro appartenenza con ogni dettaglio, dalla foggia dell'abito ai colori, passando per i simboli delle due fazioni sempre chiaramente visibili.