08-02-2025, 05:52 PM
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Korinna Suder
Betazoid
Korinna era seduta al posto del pilota in una delle navette e stava attivando uno dopo l'altro tutti i sistemi: controllò la diagnostica della strumentazione, avviò gli iniettori del motore, mise i sistemi in standby per la partenza… non aveva ancora terminato la procedura, quando percepì incombere una presenza. Si trattava di una klingon, di umore decisamente seccato. Prima ancora che la dottoressa riuscisse ad entrare nell'hangar, Korinna intuì che non era molto felice di quanto le era stato riferito dalla plancia. Al "la odio" della donna, Korinna si voltò verso di lei, trattenendo un sorriso cordiale che sarebbe stato probabilmente frainteso. Ne usciremo vive promise con sguardo serio, scegliendo di rispondere al pensiero della klingon invece che alle sue parole … non percepisco la presenza di Romulani da giorni... anche se si trattasse di una trappola, non possiamo lasciare dei Klingon morire a quel modo: non è onorevole, lo sappiamo entrambe. aggiunse, voltandosi nuovamente verso la console per inserire una serie di dati di volo. Se doveva essere del tutto sincera non percepiva nemmeno l'equipaggio della Ko'Tal… ma erano distanti. Inoltre, c'era la possibilità che date le condizioni della nave non fossero coscienti: era loro dovere cercare quantomeno di capire che cosa fosse successo!
Per un istante la betazoide contemplò l'idea che tutto quell'improvviso spirito di avventura potesse essere solo di una brutta abitudine che le avevano inculcato all'Accademia della Flotta Stellare diversi anni prima: investigare, investigare, investigare… ma subito allontanò quel pensiero. Indipendentemente da come quell'idea le fosse venuta, era anche la cosa giusta da fare. Di questo ne era sinceramente convinta: c'erano dei civili a bordo della Ko'Tal. Forse perfino delle famiglie. Salvare anche una sola persona avrebbe reso quella missione degna di essere affrontata!
Quando ebbe terminato con i dati di volo, Korinna si rivolse nuovamente in direzione della dottoressa. Questa volta, la sua voce fu più incerta: erano passati anni da quando era al comando di una nave stellare, dall'ultima volta che era stata chiamata a formulare complessi piani d'azione. In quel momento si sentiva vagamente un pesce fuor d'acqua: non aveva la minima idea di cosa avrebbero trovato e, si fosse trattato di una missione sotto al suo comando, avrebbe sicuramente messo assieme una squadra con più di due persone. Purtroppo al momento non godeva di quel lusso e tutto ciò che poteva fare era farsi andar bene il fatto che le fosse stato concesso almeno un medico qualificato: per il resto in qualche modo si sarebbe arrangiata. Come facciamo con le radiazioni? Le tute sono sufficienti? Per quanto resisteranno? si informò, indicando con un cenno le due tute che uno dei klingon aveva appena buttato malamente in un angolo della navetta.
Per un istante la betazoide contemplò l'idea che tutto quell'improvviso spirito di avventura potesse essere solo di una brutta abitudine che le avevano inculcato all'Accademia della Flotta Stellare diversi anni prima: investigare, investigare, investigare… ma subito allontanò quel pensiero. Indipendentemente da come quell'idea le fosse venuta, era anche la cosa giusta da fare. Di questo ne era sinceramente convinta: c'erano dei civili a bordo della Ko'Tal. Forse perfino delle famiglie. Salvare anche una sola persona avrebbe reso quella missione degna di essere affrontata!
Quando ebbe terminato con i dati di volo, Korinna si rivolse nuovamente in direzione della dottoressa. Questa volta, la sua voce fu più incerta: erano passati anni da quando era al comando di una nave stellare, dall'ultima volta che era stata chiamata a formulare complessi piani d'azione. In quel momento si sentiva vagamente un pesce fuor d'acqua: non aveva la minima idea di cosa avrebbero trovato e, si fosse trattato di una missione sotto al suo comando, avrebbe sicuramente messo assieme una squadra con più di due persone. Purtroppo al momento non godeva di quel lusso e tutto ciò che poteva fare era farsi andar bene il fatto che le fosse stato concesso almeno un medico qualificato: per il resto in qualche modo si sarebbe arrangiata. Come facciamo con le radiazioni? Le tute sono sufficienti? Per quanto resisteranno? si informò, indicando con un cenno le due tute che uno dei klingon aveva appena buttato malamente in un angolo della navetta.