07-03-2025, 06:03 PM
This can be painful or not. That's up to you. Either way, I will know what you know.

Rhhaein s'Lhoell Romulana
Salvi. A quell'annuncio Rae avrebbe dovuto provare sollievo, eppure qualcosa la trattenne. Se tutto era andato per il meglio, perché c'era aria di morte lì dentro? La romulana poteva immaginarsi la risposta e non le piaceva per nulla: danni all'attrezzatura erano probabili, se non addirittura certi. Voleva sperare che non si trattasse di un danno da miliardi di T'chak, ma l'avrebbe scoperto solo una volta che avesse permesso ai ricercatori di fare il loro lavoro e controllare. La sua indagine aveva però la precedenza, anche perché aveva timore che ci fosse un collegamento tra il furto di dati e l'incidente odierno.
All'affermazione successiva del cardassiano, il volto di Rae si fece totalmente neutro ma dentro di sé la romulana stava imprecando. Cosa servivano dei dispositivi di sorveglianza se il sorvegliato era a conoscenza della loro esistenza? Che Torak avesse cercato e trovato le sue microspie era in un certo senso la prova della veridicità dei suoi timori, che l'avesse ammesso in quel modo invece no. Quale spia ammetteva di sapere di essere sotto sorveglianza? Era possibile che si trattasse di una semplice gaffe, ma se Torak era così scosso da fare un errore simile c'era solo una spiegazione: quanto appena successo non era opera sua. Un errore umano, quindi?
Certo, il suo ufficio sarà adatto. Rispose Rae, mettendo temporaneamente da parte quei pensieri. Capire se Torak era o meno una spia si stava rivelando più difficile del previsto, ma in qualche modo ce l'avrebbe fatta. Seguì il duo verso l'ufficio, accettando la successiva offerta di Sorren con un cenno del capo: non era sicura che sarebbe riuscita a comprendere tutto quello che avrebbero scritto nel rapporto, ma l'importante era averlo. Nel caso si fosse rivelato troppo tecnico, aveva colleghi nella Tal'Shiar a cui passarlo.
Sono stata informata che, la scorsa notte, siete entrati di nascosto nel laboratorio. Una volta che furono entrati nell'ufficio, Rae chiuse la porta dietro di sé e andò subito al punto. Posso avere una spiegazione?
All'affermazione successiva del cardassiano, il volto di Rae si fece totalmente neutro ma dentro di sé la romulana stava imprecando. Cosa servivano dei dispositivi di sorveglianza se il sorvegliato era a conoscenza della loro esistenza? Che Torak avesse cercato e trovato le sue microspie era in un certo senso la prova della veridicità dei suoi timori, che l'avesse ammesso in quel modo invece no. Quale spia ammetteva di sapere di essere sotto sorveglianza? Era possibile che si trattasse di una semplice gaffe, ma se Torak era così scosso da fare un errore simile c'era solo una spiegazione: quanto appena successo non era opera sua. Un errore umano, quindi?
Certo, il suo ufficio sarà adatto. Rispose Rae, mettendo temporaneamente da parte quei pensieri. Capire se Torak era o meno una spia si stava rivelando più difficile del previsto, ma in qualche modo ce l'avrebbe fatta. Seguì il duo verso l'ufficio, accettando la successiva offerta di Sorren con un cenno del capo: non era sicura che sarebbe riuscita a comprendere tutto quello che avrebbero scritto nel rapporto, ma l'importante era averlo. Nel caso si fosse rivelato troppo tecnico, aveva colleghi nella Tal'Shiar a cui passarlo.
Sono stata informata che, la scorsa notte, siete entrati di nascosto nel laboratorio. Una volta che furono entrati nell'ufficio, Rae chiuse la porta dietro di sé e andò subito al punto. Posso avere una spiegazione?