26-05-2025, 03:59 PM

Korinna Suder
Betazoid
Apprezzo la fiducia nelle mie abilità, ma non sono un sensore a lungo raggio: posso percepire la presenza di qualcuno nelle vicinanze, non da che parte si trova una singola nave, per quanto piena di persone, a migliaia di chilometri di distanza precisò Korinna, lo sguardo fisso sui controlli e sui dati incoerenti dei sensori. Aveva seguito un corso di cartografia stellare anni prima e aveva una vaga idea di come utilizzare la posizione reciproca delle stelle per creare una mappa navigabile al computer, ma l'Impero Klingon non era una zona che le fosse esattamente familiare, né tenuta in considerazione in alcun corso dell'Accademia della Flotta Stellare. Stava lavorando di creatività al momento, anche se non aveva la minima intenzione di farlo sapere ai presenti. Poteva percepire chiaramente il nervosismo presente nell'aria e in quel momento l'ultima cosa della quale avesse bisogno era alimentarlo ulteriormente.
Passarono alcuni secondi e, prima che G'Vera aprisse bocca, Korinna sapeva già che qualcosa, su quel tricorder che le stava ronzando attorno, non andava come avrebbe dovuto. Quanto? chiese con un sospiro, sapendo che doveva aver ricevuto una dose di radiazioni più alta del previsto. Curiosamente al momento non sentiva alcun sintomo che potesse tradire il fatto che potesse aver assorbito una dose eccessiva, ma non era del tutto sicura che l'attuale assenza di sintomi non fosse semplicemente dovuta al fatto che era troppo concentrata sul cercare di portare tutti il più lontano possibile da lì alla massima velocità possibile per ciò che rimaneva della navetta.
Non le sto nascondendo nulla rispose sincera, mentre ricontrollava per l'ennesima volta la rotta. Quando fu sufficientemente soddisfatta dei dati finalmente alzò lo sguardo dalla console, rivolgendosi alla Klingon parlando con sguardo serio e voce severa … ma non è questo il momento adatto per parlarne.
Passarono alcuni secondi e, prima che G'Vera aprisse bocca, Korinna sapeva già che qualcosa, su quel tricorder che le stava ronzando attorno, non andava come avrebbe dovuto. Quanto? chiese con un sospiro, sapendo che doveva aver ricevuto una dose di radiazioni più alta del previsto. Curiosamente al momento non sentiva alcun sintomo che potesse tradire il fatto che potesse aver assorbito una dose eccessiva, ma non era del tutto sicura che l'attuale assenza di sintomi non fosse semplicemente dovuta al fatto che era troppo concentrata sul cercare di portare tutti il più lontano possibile da lì alla massima velocità possibile per ciò che rimaneva della navetta.
Non le sto nascondendo nulla rispose sincera, mentre ricontrollava per l'ennesima volta la rotta. Quando fu sufficientemente soddisfatta dei dati finalmente alzò lo sguardo dalla console, rivolgendosi alla Klingon parlando con sguardo serio e voce severa … ma non è questo il momento adatto per parlarne.