23-07-2012, 12:27 PM
Korinna Suder
Betazoid
Sentii T'Dal ritrarsi, ma non riuscii del tutto ad allontanarla da me. Riuscivo ancora a percepirla, nonostante ora si trovasse a un paio di passi di distanza. Chiusi gli occhi con forza, piegando leggermente la testa, massaggiandomi le tempie con le mani. Non sapevo cosa pensare... era tutto così confuso... passò un lungo istante, durante il quale nessuna delle due disse niente. Poi fu T'Dal a rompere il silenzio: "Mi dispiace" si scusò. Sospirai, mi raddrizzai sulla mia sedia, scossi la testa, senza sapere bene cosa rispondere. La verità era che non riuscivo ad accettarlo. Capivo che per lei fosse giusto, che non aveva altra scelta. Ma sentivo anche che la faceva soffrire... e a me era stato insegnato che qualunque cosa facesse soffrire era sbagliata... e quello era uno sbaglio di proporzioni plenetarie. Non potevo accettarlo, a maggior ragione dopo aver sentito quello che una simile cultura aveva fatto alla mia amica. Il mal di testa stava rapidamente passando e, piano, piano, i miei pensieri stavano riprendendo il giusto corso, permettendomi di ragionare di nuovo, di dare il giusto posto a tutto ciò che avevo visto: "non ti preoccupare. Sopravviverò" risposi, recuperando il mio sorriso. Un sorriso forzato. Al momento mi riusciva stranamente difficile... mi alzai, passeggiando avanti e indietro nello spazio limitato che la navetta consentiva. Qualcosa non andava. Mi fermai all'improvviso, riuscendo finalmente a intercettare quel pensiero che mi infastidiva. Posai la mano sullo schienale della sedia della vulcaniana: "T'Dal... credi che potremo continuare ad essere amiche, anche se non riesco ad accettare quello che ti hanno fatto i tuoi genitori, quello che ti ha fatto la tua gente, né quello che adesso stai facendo a te stessa?" mi informai.